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Cripto in crisi, dopo Ftx anche Genesis esplora la possibilità di ricorrere al fallimento

La società di proprietà del Digital Currency Group non ha ancora preso una decisione e sta cercando di evitare il fallimento. Il suo problema principale è che 175 milioni di dollari delle sue attività sono bloccate presso FTX dopo che la piattaforma di Sbf ha dichiarato fallimento. Il timore contagio permane.

Cripto in crisi, dopo Ftx anche Genesis esplora la possibilità di ricorrere al fallimento

Genesis Global Capital, la società di finanziamenti in criptovalute, ha assunto la banca d’investimento Moelis & Company per esplorare opzioni tra cui un potenziale fallimento.
Lo hanno detto tre persone vicine alla situazione, secondo quanto riportato dal New York Time. Genesis si ritrova con 175 milioni di dollari delle sue attività bloccate presso la piattaforma FTX. Le persone, che hanno chiesto l’anonimato perché il processo è riservato, hanno sottolineato che non sono state prese decisioni definitive e che è ancora possibile per la società evitare la dichiarazione di fallimento.

Genesis aveva precedentemente confermato di aver assunto dei consulenti che la aiutasse ad affrontare una crisi di liquidità, tra questi la società di consulenza Alvarez & Marsal e lo studio legale Cleary Gottlieb. Moelis ha assistito la socirtà di finanziamenti in criptovalute Voyager Digital quando aveva chiesto il fallimento il luglio scorso. “Il nostro obiettivo è risolvere la situazione attuale senza la necessità di dichiarare bancarotta”, ha detto un portavoce di Genesis, rifiutandosi di commentare se avesse assunto ulteriori consulenti, secondo quanto riporta il NYT.

Attività bloccate nel fallimento di Ftx per 175 milioni di dollari

Genesis, che è di proprietà del Digital Currency Group, è stata messa sotto pressione dai suoi creditori da quando l’exchange di criptovalute FTX ha cominciato a sgretolarsi questo mese. Genesis era un partner commerciale di FTX e ha affermato che 175 milioni di dollari delle sue attività erano bloccati presso FTX quando l’exchange ha congelato i conti poco prima di dichiarare bancarotta questo mese. La piattaforma aveva fatto di tutto per raccogliere liquidità per evitare il collasso dopo che i trader si erano affrettati a ritirare 6 miliardi di dollari dalla piattaforma in sole 72 ore.

Il crollo di FTX ha suscitato preoccupazioni per un effetto di contagio su altre aziende che già quest’anno si stavano cencando di riprendersi dal calo del mercato delle criptovalute. Dall’inizio dell’anno quello di Ftx rappresenta il terzo crollo nel mondo crypto dopo il crush della stablecoin Terra a maggio e dalla bancarotta della società di prestiti in criptovalute Celsius, che aveva quasi 1,8 milioni di utenti, a luglio.

Genesis alle prese con le scadenze dei libri contabili

“Questo è un problema di discrepanza di liquidità e durata del libro dei finanziamenti Genesis“, ha dichiarato martedì pomeriggio Barry Silbert, fondatore e amministratore delegato di Digital Currency Group, in una lettera ai clienti. “È importante sottolineare che questi problemi non hanno alcun impatto sulle attività di negoziazione spot e derivati ​​​​o di custodia di Genesis, che continuano a funzionare come al solito”, e ha aggiunto: “La leadership di Genesis e il loro consiglio hanno deciso di assumere consulenti finanziari e legali e l’azienda sta esplorando tutte le possibili opzioni riguardo le conseguenze dell’implosione di FTX”. La scorsa settimana, Genesis ha informato i suoi clienti che stava interrompendo i prelievi a causa di problemi di liquidità. Alla fine del terzo trimestre, Genesis aveva 2,8 miliardi di dollari di prestiti attivi, secondo la dichiarazione trimestrale dell’istituto di credito.

Il ruolo chiave del rivale Changpeng Zhao

Secondo altre fonti Genesis Global Trading si è rivolta anche a Binance, ma la più grande borsa di criptovalute fondata e guidata dal cinese Changpeng Zhao, chiamato in gergo CZ. Il quale però ha negato l’aiuto a causa di un potenziale conflitto di interessi. CZ nelle scorse settimane si era offerto di dare una mano a Ftx, ma dopo aver guardato i conti della società si era tirato indietro. Dopo di che il fondatore di Ftx Sam Bankman-Fried ha dovuto chiedere il Chater 11, la formula Usa per il fallimento assistito.

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