Condividi

Credem continua ad assumere: altri 100 giovani entro il 2016

Dopo quelle dello scorso anno, proseguono le nuove assunzioni per l’istituto bancario. Negli ultimi 3 anni ci sono state 604 assunzioni complessive, di cui il 71% di giovani under 30

Credem continua ad assumere: altri 100 giovani entro il 2016

Altri 100 nuovi giovani entreranno nell’organico di Credem entro fine 2016. Infatti, dopo l’assunzione di 171 persone nel primo semestre del 2015, di cui l’82% con meno di 30 anni, Credem, fra i principali gruppi bancari privati italiani quotati, punta ad assumere altri under 30.

Le nuove posizioni che si apriranno in Credem sono relative all’information technology (oltre 30% delle assunzioni), alla rete commerciale e agli uffici di direzione centrale.

Le assunzioni riguardano prevalentemente Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Campania, Calabria e Sicilia e sono rivolte a diplomati e laureati in discipline economiche, scientifiche e giuridiche. le candidature potranno essere inoltrate tramite la sezione ‘Lavora con noi’ del sito internet di Credem oppure partecipando ai job day organizzati dalle università di  Parma, Bologna, Brescia, Milano, Torino, Urbino, Venezia e Padova.

L’iter di inserimento prevede una giornata di colloquio di gruppo, successiva ad una fase di pre-selezione, in cui saranno valutate le attitudini dei candidati, le aspettative di carriera e le motivazioni, oltre alla coerenza di tutti questi elementi con i valori e gli obiettivi aziendali. In seguito a tale selezione potrà derivare una proposta di assunzione vera e propria, oppure l’inserimento del candidato in un elenco di persone disponibili per eventuali future opportunità di inserimento.

Diversi sono i ruoli che potranno ricoprire i giovani selezionati. I neoassunti potranno diventare gestori di clientela privata e small business in ambito commerciale, ricoprire funzioni di coordinamento nella rete commerciale o essere inseriti all’interno di uffici di direzione centrale, sulla base di un percorso di crescita sviluppato secondo le proprie capacità e attitudini. Inoltre, vi è la possibilità di arrivare a ricoprire importanti posizioni manageriali. Infatti, il 20% dei direttori di filiale ha meno di 35 anni e l’esperienza media per accedere a questa posizione è di cinque anni. Molto importanti gli investimenti in termine di nuove assunzioni nel settore dell’information technology. Da 2012, infatti, sono state assunte 49 persone e per il 2016 è previsto l’inserimento di altre 30 risorse negli ambiti della programmazione, analisi tecnica-funzionale-di processo e IT system integration.

La crescita professionale delle persone sarà supportata da importanti percorsi formativi che Credem offre ai dipendenti. Nel 2014 la scuola di formazione interna del Gruppo, Scuola Credem, ha erogato circa 30 mila ore di formazione complessive, a testimonianza del fatto che gli investimenti in questo ambito sono una priorità nella strategia di crescita e sviluppo della banca. Anche la job rotation riveste molta importanza nello sviluppo di competenze trasversali. Negli ultimi  quattro anni, in particolare, il 57% di neoassunti ha ricoperto un ruolo diverso da quello con cui aveva iniziato il suo percorso professionale in Credem.

“Da sempre per il Gruppo Credem investire nelle persone è uno degli elementi fondamentali di sviluppo e di crescita”, ha dichiarato Andrea Bassi, responsabile della gestione del personale di Credem. “Ritengo infatti”, ha proseguito Bassi, “che sia un elemento fondamentale per la competitività di un’azienda soprattutto se attiva nell’erogazione di servizi ad alto valore aggiunto. Con tale progetto di espansione, che pensiamo dia anche un concreto segnale di fiducia al sistema sostenendo l’occupazione dei giovani che saranno il motore del nostro paese in futuro, offriamo ai neoassunti un ambiente stimolante poiché siamo una realtà solida con più di un secolo di storia e con risultati eccellenti realizzati anche con la cura e l’attenzione al nostro lavoro. In Credem un giovane trova tutte le opportunità per crescere e per sviluppare la propria carriera mettendosi in gioco, imparando ed operando in un contesto dove è premiata l’imprenditorialità nell’interpretare il proprio ruolo. Oltre il 90% dei nostri manager è cresciuto all’interno dell’azienda e tale dato testimonia quanto il nostro istituto punti sulla crescita delle persone. Inoltre progetti di remote working e welfare connotano il nostro desiderio di essere vicini, in tutte le fasi della vita lavorativa, alle nostre persone”, ha concluso Bassi.

Commenta