UBI Banca ha aderito all’accordo quadro sottoscritto da ABI con Anci e UPI (Unione Province d’Italia) finalizzato alla sospensione delle rate dei finanziamenti concessi dalle banche agli enti locali. Il mondo del credito ha così voluto dare un ulteriore segnale concreto di supporto, soprattutto ai territori più duramente colpiti dall’emergenza coronavirus. Oggetto della sospensione sono le rate in scadenza nel 2020 (viene sospesa la quota capitale) con contestuale allungamento del piano di ammortamento di 12 mesi. Le domande di sospensione vanno presentate alla banca entro il 15 maggio 2020. La banca, come previsto dall’accordo, si impegna a fornire una risposta di norma entro 30 giorni dalla presentazione della domanda o dalla presentazione delle informazioni aggiuntive eventualmente richieste.
La misura è destinata ai Comuni, alle Province e agli altri enti territoriali quali le città metropolitane, le comunità montane, le unioni di Comuni e i consorzi tra enti locali che intendono aderire. “Si tratta di un intervento dal quale potranno trarre beneficio tutte le comunità e i territori che tali Enti rappresentano” ha dichiarato Riccardo Tramezzani, Responsabile Area UBI Comunità, divisione strategica di UBI Banca che ha l’obiettivo di agevolare la creazione di partnership tra profit, non profit e pubblica amministrazione. “L’adesione all’accordo fa parte di una serie articolata di interventi che UBI Banca ha adottato da subito a sostegno di istituzioni, imprese, famiglie e Terzo settore colpiti dagli effetti della diffusione di Covid-19, tra i quali “Rilancio Italia”, un programma integrato, avviato il 1 aprile, che prevede l’erogazione di finanziamenti fino a 10 miliardi di euro”.