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CORSA SCUDETTO – La Juventus sbanca anche Palermo e va in fuga: +14

SFIDA SCUDETTO – I campioni d’Italia espugnano Palermo con un gran gol di Morata e portano a 14 punti il loro temporaneo vantaggio in classifica sulla Roma (che domani deve affrontare la Sampdoria) ipotecando sempre di più la conquista del quarto scudetto consecutivo – Ora possono concentrarsi sulla sfida Champions di mercoledì con il Borussia Dortmund

CORSA SCUDETTO – La Juventus sbanca anche Palermo e va in fuga: +14

Semplicemente inarrestabile. La Juventus sbanca anche Palermo e prosegue così la marcia trionfale verso il quarto scudetto consecutivo. Ora i punti di vantaggio sulla Roma (impegnata domani sera contro la Sampdoria) sono addirittura 14: solo un cataclisma, insomma, potrebbe riaprire questo campionato. Di partita in partita la superiorità bianconera diventa sempre più evidente. Dove gli altri faticano (al Barbera, fino a ieri, era passata solo la Lazio) loro passeggiano e questo nonostante le assenze (Pirlo e Pogba) e l’inevitabile turnover in vista della Champions League.

Allegri, già privo di due centrocampisti titolari, si è permesso il lusso di rinunciare a Vidal e Morata per scelta tecnica, salvo poi affidarsi a loro nel momento del bisogno. Non a caso la vittoria è arrivata solo nel secondo tempo proprio grazie all’estro dello spagnolo, capace di inventarsi il gol partita con un sinistro a giro da grande campione (70’). La missione di incrementare il vantaggio in classifica risparmiando energie è perfettamente riuscita e ora il Borussia, ieri fermato sullo 0-0 dal Colonia, fa meno paura. “Abbiamo ottenuto un successo importante, ora possiamo pensare alla Champions – ha spiegato Allegri. – Siamo pronti per giocarci questo ottavo di finale, sappiamo che per farcela dovremo giocare molto meglio. Intanto ci godiamo la classifica, per lo scudetto serviranno altre vittorie ma intanto ci siamo tolti una partita difficile”.

La scaramanzia del tecnico bianconero, per quanto comprensibile, fa sorridere: come si può pensare davvero a un campionato aperto? Ne sono consapevoli tutti in casa Juve, ecco perché, alla vigilia, c’era il timore di un calo mentale. Ma i bianconeri hanno ormai raggiunto una convinzione tale da renderli immuni alle insidie italiche. La squadra è in grado di vincere anche con il pilota automatico, tanto che Allegri si diverte a miscelare uomini e sistemi di gioco in continuazione. Ieri è tornato al 3-5-2 contiano rispolverando Barzagli (buona la sua prova), facendo esordire Sturaro (costretto poi a uscire per un problema fisico) e affidandosi al “solito” Tevez, uno a cui non si può proprio rinunciare. Ne è uscita una partita bruttina anche per demeriti del Palermo, incapace di creare problemi a Buffon nonostante gli spauracchi Vazquez e Dybala. E dopo aver gestito la situazione in totale serenità è arrivato il colpo di Morata, più che sufficiente per regalare alla Juve l’ottava vittoria esterna di questo campionato.

Il massimo risultato con il minimo sforzo, esattamente ciò che serviva per preparare al meglio la Champions League. Dove la Signora cercherà quella consacrazione che ancora le manca: dopo essersi presa l’Italia è tempo di alzare la voce anche in Europa.

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