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Coronavirus: spesa, quasi metà degli italiani la rimanda

I supermercati presi d’assalto e il boom di ordini online sono solo parte della realtà: molti italiani non stanno uscendo nemmeno per fare la spesa, o lo fanno regolarmente, una volta a settimana. Ecco i prodotti più acquistati.

Altro che code folli e supermercati presi d’assalto anche di notte. Quelle immagini, pur veritiere, ci raccontano una realtà solo parziale: un’indagine di Coldiretti su questi primi giorni di quarantena nazionale dice invece che il 38% degli italiani hanno fatto scorte di prodotti alimentari e bevande per il timore ingiustificato di non trovali più disponibili sugli scaffali; ma anche che il 43%, raccogliendo l’invito ad uscire il meno possibile, ha tagliato le uscite anche per andare a fare la spesa, che rimane peraltro tra i comportamenti consentiti.

La grande maggioranza degli italiani sta dunque assumendo un atteggiamento ordinario, visto che l’inchiesta di Coldiretti certifica anche che il 61% dei nostri connazionali in questo periodo va a fare la spesa circa una volta alla settimana, in modo dunque regolare, preoccupandosi di mettere nel carrello prima di tutto nell’ordine pasta, riso e cereali (26%), poi latte, formaggi, frutta e verdura (17%), quindi prodotti in scatola (15%), carne e pesce (14%), salumi e insaccati (7%) e vino e birra (5%).

Nelle ultime tre settimane dell’emergenza Coronavirus gli acquisti di pasta sono cresciuti del 61% e quelli di farina addirittura dell’82% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Da segnalare anche un raddoppio per cibo in scatola e conserve e un balzo di oltre il 24% dei surgelati, quasi si temesse una lunga durata della pandemia. Difatti quasi 1 italiano su 3 (30%) si aspetta che l’emergenza duri almeno fino a Pasqua, mentre il 46% pensa che dovremo fare i conti con il virus almeno fino all’estate.

Ci sono anche i più pessimisti: il 7% pensa che si arriverà in questa condizione fino all’autunno, un altro 7% scommette sull’intero 2020 in quarantena. Ma non per questo dispera, come testimonia l’indagine di Coldiretti che smentisce anche in parte l’assalto all’online: solo l’11% ha aumentato l’online (creando comunque non pochi problemi logistici ai supermercati) mentre il 7% si è rivolto con maggiore frequenza ai servizi di consegna a casa.

Coldiretti infine ha lanciato un appello per una spesa made in Italy, in modo da sostenere la filiera agroalimentare: “Chiediamo a supermercati, ipermercati e discount di privilegiare negli approvvigionamenti sugli scaffali le mozzarelle con il latte italiano al posto di quelle ottenute da cagliate straniere, salumi ottenuti con la carne dei nostri allevamenti, frutta e verdura nazionale ed extravergine Made in Italy al 100%”, afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini

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