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Coronavirus, Lombardia alza il tiro: “Chiudere tutto per 15 giorni”

Il governatore Fontana sta chiedendo al Governo di irrigidire ulteriormente le misure anti-virus, almeno sul territorio lombardo: resterebbero aperti solo alimentari e farmacie, e ridottissimi i mezzi pubblici.

Coronavirus, Lombardia alza il tiro: “Chiudere tutto per 15 giorni”

La richiesta arriva dal Governatore della Lombardia, il leghista Attilio Fontana, dopo aver sentito i sindaci dei Comuni capoluogo della Regione: inasprire ancora di più le direttive del Governo e chiudere praticamente tutto, dagli ufficio ai negozi, fino ai mezzi di trasporto (riducendone la frequenza al minimo indispensabile) e lasciando aperti solo i servizi essenziali, cioè alimentari e farmacie. “E’ il tempo della fermezza – ha scritto Fontana su Facebook. Ho incontrato i sindaci dei capoluoghi lombardi e il presidente di Anci Lombardia, chiedono tutti la stessa cosa: chiudere tutto adesso (tranne i servizi essenziali) per ripartire il prima possibile. Le mezze misure, l’abbiamo visto in queste settimane, non servono a contenere questa emergenza”. Il premier Giuseppe Conte ha risposto che il Governo valuterà la richiesta, rimandando la decisione al Cdm di mercoledì mattina.

“Noi avevamo già chiesto di chiudere tutte le attività commerciali – aveva già commentato in mattinata l’assessore regionale alla Sanità Giulio Gallera -, perché se io esco per andare a lavorare non posso fermarmi a fare shopping. Ma forse è arrivato anche il momento di inasprire ancora di più le misure. Chiudere per 15 giorni interamente almeno la Lombardia può servire a ridurre o bloccare la diffusione del virus, lo dicono gli esperti. Perché noi altri 15 o 20 giorni con una crescita così forsennata delle persone nei pronto soccorso e nelle terapie intensive non li reggiamo, non li regge la Lombardia e non li regge l’Italia”.

“Abbiamo bisogno che ci sia una vera inversione di tendenza, che la gente interrompa il diffondersi di questo contagio, abbiamo bisogno che i numeri inizino a ridursi, di una maggiore coscienza da parte di tutti”, ha aggiunto Fontana, mentre lo stesso sindaco di Milano Giuseppe Sala, dopo aver inizialmente lanciato slogan e video a fare di una città che non doveva per nessun motivo fermarsi, ha sentito il dovere di correggere il tiro e lanciare un appello in senso opposto: “State a casa, lo dico soprattutto a voi giovani”, ha detto in un video pubblicato sui social.

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