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Coppa Italia: il Napoli vuole raggiungere la Juve in finale, ma prima deve vincere col Siena

Gli uomini di Walter Mazzarri inseguono una prestigiosa finale contro i bianconeri, ma prima devono eliminare il Siena, vincitore all’andata in Toscana per 2-1 – La finale manca agli azzurri dal 1997 (persa col Vicenza), mentre l’ultimo trofeo è la Supercoppa del ’90 vinta proprio contro la Juventus con un indimenticabile 5-1 – Lavezzi c’è, dubbio Cavani.

Coppa Italia: il Napoli vuole raggiungere la Juve in finale, ma prima deve vincere col Siena

Archiviata la qualificazione della Juventus al termine della partitissima col Milan, stasera va in scena l’altra semifinale di Coppa Italia, quella sicuramente meno affascinante, ma altrettanto importante: designerà infatti chi tra Napoli e Siena andrà a contendere ai bianconeri il trofeo nella finale di Roma il 20 maggio.

Al San Paolo gli uomini di Walter Mazzarri, reduci dalla cocente eliminazione in Champions League con il Chelsea ma pienamente rientrati nella corsa al terzo posto, cercheranno di ribaltare la sconfitta per 2-1 subita all’andata contro la cenerentola Siena, che in campionato rischia la serie B ma in coppa ha raggiunto contro tutti i pronostici questo stadio della competizione e ora sogna un posto in Uefa (che arriverebbe automaticamente centrando la finale, se la Juve finisce almeno terza in campionato) e perchè no l’occasione forse irripetibile di alzare il primo trofeo della sua storia.

Di Coppe Italia invece il Napoli ne ha vinte tre (di cui una in accoppiata con lo scudetto del 1987), ma la finale manca in casa azzurra dal lontano 1997: 15 lunghissimi anni sono passati da quella sconfitta con il Vicenza di Guidolin, 3-0 al Menti dopo aver vinto 1-0 in casa all’andata (allora la finale di disputava ancora con gare di andata e ritorno). E in una stagione così speciale per i partenopei, tornati fra le grandi d’Italia e d’Europa, sarebbe davvero un peccato, vista anche l’obiettiva inferiorità tecnica dell’avversario, non centrare l’obiettivo.

Proprio per questo, mentre l’allenatore dei toscani Sannino farà turnover in vista del delicato rush finale per la salvezza, Mazzarri schiererà i titolarissimi per cercare di regalare ai tifosi una prestigiosissima finale con la Juventus, che potrebbe riportare un titolo nella bacheca della società azzurra 22 anni dopo la Supercoppa italiana vinta proprio contro i bianconeri con un dilagante 5-1.

L’unico dubbio riguarda le condizioni di Christian Maggio, ancora dolorante alla tibia dopo l’infortunio di Londra, e di Cavani, che ha giocato tutti i 120 minuti di Stamford Bridge e i 90 di Udine, rimediando anche una leggera distorsione alla caviglia. Rientra invece sicuramente Lavezzi, tenuto a riposo nell’ultima giornata di campionato.

A sostenere la causa del Napoli ci saranno stasera al San Polo più di 50mila spettatori, per il tutto esaurito. Ma c’è chi giura che non saranno gli unici a “soffiare” per una finalissima Juventus-Napoli: Inter e Roma, infatti, attualmente fuori da qualsiasi competizione internazionale, otterrebbero così un posto in più per sperare almeno nell’Europa League. A patto che, ovviamente, Juventus e Napoli finiscano tra le prime tre in campionato, situazione tutt’altro che sicura quando mancano 11 partite alla fine della stagione.

A tifare per il Napoli saranno probabilmente anche gli amanti del calcio, che si regalerebbero così una finale prestigiosa, spettacolare ed equilibrata, tra due squadre che in questa stagione hanno entrambe incantato sul piano del gioco e dei risultati. Forse a sperare nell’impresa del Siena (che però, non va dimenticato, parte dal vantaggio dell’andata e gioca per due risultati su tre) c’è solo la Juventus, che sentirebbe già l’odore di un nuovo trofeo da aggiungere alla ricca bacheca di corso Galileo Ferraris.

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