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Coppa Italia all’Inter dopo i supplementari: per la Juve zero titoli dopo 10 anni e Allegri espulso

L’Inter vince la Coppa Italia superando con due rigori la Juve in una finale bellissima – Per la prima volta dopo 10 anni bianconeri senza titoli – Allegri furioso ed espulso

Coppa Italia all’Inter dopo i supplementari: per la Juve zero titoli dopo 10 anni e Allegri espulso

Il cielo di Roma è nerazzurro. È l’Inter, infatti, a festeggiare la Coppa Italia al termine di una finale bellissima, nella quale la Juve ha recitato un ruolo altrettanto valido, giocandosela fino alla fine e rendendo tutto incerto come non mai. Immancabili poi, come in ogni Derby d’Italia che si rispetti, le polemiche arbitrali, figlie del rigore che ha permesso ai nerazzurri di pareggiare la partita, così come i momenti di altissima tensione, su tutti la quasi rissa tra Allegri (espulso) e il vice di Inzaghi Farris. Oggi però, smaltita l’adrenalina del match, bisognerà fare delle riflessioni: sull’Inter, che dopo le due “ciliegine” Supercoppa-Coppa Italia tornerà a tuffarsi sulla “torta” Scudetto, ma anche sulla Juve, per la prima volta a secco di trofei dopo 10 anni di abbuffate.

Coppa Italia, finale infuocata: sei gol, due rigori, risse e Allegri espulso

Grande festa in casa nerazzurra, un po’ per la Coppa Italia, un po’ perché battere la Juve, dalle parti di Appiano Gentile, fa sempre piacere. Inoltre l’andamento del match ha reso tutto ancora più bello, visto che la finale, a un certo punto, sembrava seriamente destinata a colorarsi di bianconero. Dopo un ottimo inizio, certificato dallo splendido sinistro di Barella (7’), la squadra di Inzaghi perdeva la bussola, rischiando più volte di subire il pareggio già nel primo tempo, per poi incassare un clamoroso 1-2 a inizio ripresa: Alex Sandro (50’) e Vlahovic (52’) ribaltavano la sfida e l’Inter cominciava a pensare di averla persa.

Al minuto 79’ però ecco il contatto tra Lautaro e Bonucci che Valeri giudicava da rigore: decisione discutibile, visto che sembra essere l’argentino ad agganciare la gamba del difensore, ma confermata anche dal Var Di Paolo. Calhanoglu trasformava e la finale si protraeva così ai supplementari, dove l’Inter sferrava altri due ganci, questi da KO. Al 96’ De Ligt colpiva De Vrij in area e il Var mandava nuovamente i nerazzurri dal dischetto, stavolta senza polemiche, per il 3-2 di Perisic.

Allegri, già ammonito dopo il primo penalty per un testa a testa con Farris, non gradiva l’esultanza della panchina dell’Inter e finiva a contatto prima con Lautaro, poi ancora con il vice di Inzaghi, rimediando un cartellino rosso. A riportare il tutto sul campo ci pensava nuovamente Perisic, trovando il 4-2 con uno splendido tiro dalla distanza, che chiudeva la contesa tingendo la Coppa Italia di nerazzurro.

Inzaghi: “Godiamoci il momento, poi sotto con il campionato”

“Fa enormemente piacere aver conquistato questo trofeo, io e il mio staff ci tenevamo molto – ha esultato Inzaghi – Abbiamo fatto un’ottima gara contro un avversario molto forte, nella prima mezz’ora siamo stati molto bravi, poi abbiamo perso un po’ di distanze e il secondo tempo l’abbiamo approcciato male prendendo due gol. Questa squadra però non molla mai, avevo bisogno di risposte e ne ho avute tante, da luglio fino a oggi è stato un continuo di emozioni che non si fermano. Ora abbiamo le ultime due gare di campionato da fare nel migliore dei modi, ma adesso è giusto godersi il momento”.

Perisic, segnali di addio: “Non si aspetta l’ultimo momento per rinnovare a un big”

A macchiare un po’ la serata di festa ci si è messo proprio Perisic, eroe del match sul campo ma molto piccato davanti ai microfoni. Il suo contratto, in scadenza il 30 giugno, è stato poco considerato dalla società (a differenza di quello di Brozovic) e la cosa, evidentemente, non gli è andata giù. “Il mio futuro qui? Non lo so ancora, ma non si parla così con i giocatori importanti, non si aspetta l’ultimo momento”. Marotta e Inzaghi vorrebbero trattenerlo, le premesse però non sono delle migliori, tanto più che la distanza tra domanda (triennale da 5 milioni) e offerta (biennale da 3,5) è molto ampia: vedremo quel che succederà, di certo non sarebbe facile sostituire uno come il croato.

Allegri furibondo: “Un giocatore dell’Inter mi ha dato una pedata”

Clima completamente diverso in casa Juve, dove la delusione per una stagione senza trofei si mischia alla rabbia per l’andamento della partita. “Un giocatore dell’Inter è venuto in panchina e mi ha dato una pedata, ho reagito e l’arbitro mi ha giustamente espulso – ha spiegato Allegri -. Detto questo faccio i complimenti ai nerazzurri, a noi resta la rabbia di non aver vinto nulla quest’anno, ma la porteremo con noi per la prossima stagione. Dispiace perché abbiamo fatto una buona prestazione, anche in campionato eravamo riusciti a fare una bella rimonta, ma ci siamo fermati con l’Inter, gli episodi ci sono andati contro”. Il primo anno del suo regno 2.0, insomma, si conclude senza trofei, scenario impensabile fino a pochi mesi fa, quando i suoi predecessori furono esonerati nonostante Scudetto (Sarri) e Supercoppa-Coppa Italia (Pirlo). Allegri non rischia di fare la stessa fine, salvo colpi di scena che avrebbero del clamoroso, ma la prossima stagione dovrà andare decisamente meglio: il motto della Juve, del resto, recita che “vincere non è importante, è l’unica cosa che conta”…

Chiellini ufficializza l’addio: “Lunedì saluterò lo Stadium”

L’altra notizia di serata, peraltro già nell’aria da settimane, riguarda Giorgio Chiellini, che a breve saluterà la Juventus dopo 17 stagioni e 20 trofei vinti. “Dispiace lasciare con un anno senza vittorie dopo dieci anni, ma va accettato – ha confermato il difensore bianconero -. Ci deve rimanere qualcosa dentro per i prossimi anni, lunedì contro la Lazio festeggerò e saluterò il mio Juventus Stadium, ma cedo lo scettro a tanti giovani. Ci sono i cicli, fa parte della vita, bisogna avere l’energia che ci può far ripartire. È una mia scelta, oggi non ce la facevo più ma ho dimostrato di esserci ancora: lascio con serenità, sarò il più grande tifoso”.

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