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Conte: “Puntiamo al Natale senza lockdown ma con le prime dosi di vaccino”

Il premier spiega che l’obiettivo è riprendere il controllo della curva epidemiologica al più presto in modo da evitare chiusure a Natale, periodo nel quale potrebbero essere pronte le prime dosi del vaccino anti-Covid.

Conte: “Puntiamo al Natale senza lockdown ma con le prime dosi di vaccino”

“I dati che stiamo esaminando dimostrano che l’epidemia sta correndo e in modo assolutamente critico su tutto il territorio nazionale. L’Italia nei momenti più difficili dimostra sempre coesione e forza. Se nel mese di novembre seguiremo le regole per tenere la curva sotto controllo, riusciremo così ad allentare le misure e affrontare dicembre e le festività natalizie con maggiore serenità”. Con queste parole il premier Giuseppe Conte ha riassunto il senso della conferenza stampa di presentazione del nuovo Dpcm (ecco le misure della bozza originaria e le successive precisazioni). Il crocevia è dunque Natale: il semi lockdown deciso in fretta e furia in pochi giorni, su sollecitazione di esperti ed enti locali, serve proprio a fare uno sforzo subito per scongiurare uno stop prima e durante le festività, che rappresenterebbe una disgrazia per il sistema economico oltre che una mazzata psicologica per milioni di famiglie italiane.

Sempre intorno a Natale dovrebbero arrivare le prime dosi del vaccino, ormai la notizia è ufficiale e il premier ha ulteriormente precisato: “A dicembre potrebbero arrivare le prime dosi. Se gli impegni saranno confermati, potremo intervenire subito per somministrarli alle categorie più fragili ed esposte al pericolo”. Tuttavia questo non significherà poter allentare subito la tensione, visto che ci sono tempi lunghi di distribuzione e le primissime dosi saranno disponibili forse solo nel nuovo anno e sicuramente solo per pochi milioni di italiani. La stragrande maggioranza dovrà ancora proteggersi: “Dobbiamo fare il possibile – ha aggiunto Conte – per proteggere insieme salute ed economia. L’Italia è un grande paese, lo ha dimostrato la scorsa primavera. Ce l’abbiamo fatta allora e ce la faremo anche adesso. Un paese che è grande una volta deve essere grande sempre”.

Rivolgendosi poi alle categorie più colpite dal nuovo Dpcm, come ristoranti, bar e locali, il presidente del Consiglio aggiunge: “Non mi piace fare promesse, prendo un impegno a nome del governo. Mi rendo conto delle difficoltà e dei sacrifici che chiediamo in particolare a determinate categorie come ristoratori, gestori di palestre e commercianti. Sono già pronti indennizzi per tutti coloro che verranno penalizzati da queste nuove misure. I ristori arriveranno sul conto corrente degli interessati attraverso un bonifico dell’Agenzia delle Entrate”. Tra i settori più in sofferenza rientra anche il mondo dello spettacolo. “La decisione sulle categorie culturali come teatri e cinema è stata una delle più sofferte. Il decreto legge con gli indennizzi che saranno aggiuntivi a quelli già esistenti, saranno già in gazzetta ufficiale martedì, per essere erogati nel mese di novembre. Il Cdm, non sarà oggi, come annunciato da qualcuno, ma lunedì o martedì”.

Conte ha infine spiegato: “Arriveranno nuovi contributi a fondo perduto, ci sarà un credito d’imposta per gli affitti commerciali per i mesi di ottobre e novembre e verrà cancellata la seconda rata Imu dovuta entro il 16 dicembre”. E ancora: “È confermata la cassa integrazione, sarà fornita una nuova indennità mensile una tantum su stagionali di turismo e spettacolo, un’ulteriore mensilità per il reddito di emergenza e misure di sostegno alla filiera agroalimentare. Grazie all’aiuto dei ministri Gualtieri e Patuanelli riusciremo a garantire gli indennizzi con le risorse attuali e non ci saranno scostamenti di bilanci”.

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