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Consob, Paolo Savona verso la presidenza

L’attuale ministro degli Affari europei è in pole position per la nomina alla presidenza dell’Authority che vigila su Borsa e mercati finanziari: piace a Conte e a Mattarella e toglirebbe dal tavolo l’mbarazzate candidatura del filo-grillino Minenna

Consob, Paolo Savona verso la presidenza

Potrebbe essere l’attuale ministro degli Affari europei, Paolo Savona, il nuovo presidente della Consob. L’indiscrezione è filtrata ieri sera da ambienti governativi e sembra essere questa la soluzione immaginata dal premier Giuseppe Conte per superare l’impasse della nomina al vertice dell’Authority che vigila sulla Borsa e sui mercati finanziari dopo la burrascosa uscita del presidente Mario Nava, infilzato da Lega e soprattutto Cinque Stelle quattro mesi fa.

La nomina di Savona toglierebbe dal tavolo l’imbarazzante candidatura di Marcello Minenna, l’ex assessore nella Giunta grillina di Roma e attuale Direttore della Divisione Analisi Quantitative della Consob, che sia il premier Conte – a cui spetta la proposta – che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella – a cui tocca firmare il decreto di nomina – non hanno mai nascosto di non gradire malgrado la vistosa sponsorizzazione di una parte dei Cinque Stelle.

Savona, del resto, non faceva mistero della sua insoddisfazione per la sostanziale marginalizzazione del suo ruolo nel Governo e sarebbe ben lieto di ascendere a 82 anni alla presidenza di un’istituzione importante come la Consob. Certo l’età non è giovanissima ma la competenza di Savona in materia economica e finanziaria è fuori discussione così come la moralità e l’indipendenza che il terzo comma dell’articolo 1 della legge istitutiva della Consob richiede al presidente.

Ora sono in corso le verifiche necessarie ad accertare che, a norma di legge, non ci siano profili di  incompatibilità nella nomina di Savona e, se l’esito sarà positivo, la Consob potrebbe avere molto presto un nuovo presidente. In quel caso Conte assumerebbe ad interim l’incarico di ministro degli Affari europei subito dopo le dimissioni dell’economista sardo dal Governo.

La candidatura di Savona sembra del resto mettere d’accordo sia Lega che Cinque Stelle e non dispiace agli operatori di mercato, come Conte – che uscirebbe rafforzato dalla soluzione del complicato caso – ha accertato nella sua recente visita alla comunità finanziaria di Milano.

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