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Consob: italiani in fuga dal mercato, l’83% non ha azioni né bond

RELAZIONE ANNUALE CONSOB – In un anno la percentuale di famiglie che hanno investito in strumenti finanziari rischiosi è scesa dal 20 al 17% – Rendimenti bond banche ancora svantaggiosi per il retail – Aumentano le ispezioni, calano le sanzioni.

Consob: italiani in fuga dal mercato, l’83% non ha azioni né bond

La crisi fa scappare gli italiani dal mercato. Nel 2011 la percentuale di famiglie che hanno investito in strumenti finanziari rischiosi (azioni, bond, risparmio gestito, polizze vita) è diminuita del 3%, attestandosi al 17% dal 20% circa del 2010. E’ quanto emerge dalla relazione annuale della Consob, su elaborazione di dati Gfk Eurisko. Nel dettaglio, la percentuale degli investitori retail che detengono prodotti del risparmio gestito è passata dall’11% al 9%, mentre la quota di famiglie che possiedono azioni o bond è scesa dal 16% al 14%. Depositi, risparmio postale e titoli di Stato superano l’80%.

RENDIMENTI BOND BANCHE ANCORA SVANTAGGIOSI PER IL RETAIL

La Consob rivela poi che lo spread mediano fra i rendimenti a scadenza delle obbligazioni bancarie a tasso fisso e quelle dei Btp con vita residua simile è risultato negativo di oltre 40 punti base nel 2011 per le emissioni domestiche al retail. Allo stesso tempo, invece, gli investitori istituzionali hanno beneficiato sull’euromercato di un rendimento superiore di oltre 60 punti base rispetto a quello dei Btp.

Quanto alle obbligazione bancarie con tasso variabile, lo spread mediano sul tasso Euribor offerto al retail si è attestato intorno ai 50 punti punti base nel 2011, mentre per gli investitori istituzionali il dato si è attestato a valori significativamente più elevati (180 punti base).

AUMENTANO LE ISPEZIONI, PER LA PRIMA VOLTA ANCHE IN BORSA

Le ispezioni della Consob nel 2011 sono state 35, in aumento rispetto ai 27 dell’anno precedente. Si tratta del dato più elevato negli ultimi sette anni. Per la prima volta, inoltre, siano stati condotti accertamenti nei confronti di Borsa Italiana e Monte Titoli Spa (in quest’ultimo caso in collaborazione con la Banca d’Italia) relativamente agli assetti organizzativi e alle soluzioni procedurali adottate. 

SANZIONI IN CALO

Nonostante l’aumento delle ispezioni, l’anno scorso le sanzioni sono diminuite rispetto al 2010. Nel dettaglio, la Consob ha avviato 235 procedimenti sanzionatori, in calo del 20% su base annua, mentre l’importo complessivo delle sanzioni pecuniarie applicate è stato pari a 8 milioni di euro, contro i 14,6 milioni dell’anno precedente (-45%).

BOOM RICHIESTE DI DATI E INFORMAZIONI

Nel 2011, i soggetti a cui la Consob ha richiesto dati e informazioni in materia di abusi di mercato sono stati complessivamente 340, più del doppio rispetto ai 142 del 2010. Di questi, 161 erano intermediari autorizzati (banche, sim, sgr) contro i 37 dell’anno precedente. In 61 casi la Consob si è avvalsa della collaborazione di autorità di vigilanza estere (17 nel 2010).

CALANO RICHIESTE DI PUBBLICAZIONE DATI

Calano le richieste di pubblicazione di dati e notizie al mercato, che l’anno scorso sono state 129, contro le 164 del 2010 e le 267 del 2009. Di contro c’è stata un’attività più intensa a monte: nei confronti delle società sono state effettuate 611 richieste di comunicazioni alla Consob contro le 506 dell’anno passato. Da sottolineare come nel 2011 la Consob ha ricevuto quasi 24mila report degli analisti, una media di quasi 100 studi al giorno.


Allegati: Relazione Consob.pdf

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