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Concorso Scuola per 24mila docenti: il Parlamento dice sì

Il Senato ha dato il via libera definitivo al decreto legge che prevede il reclutamento di 24mila docenti nella scuola secondaria di primo e di secondo grado

Concorso Scuola per 24mila docenti: il Parlamento dice sì

Il nuovo concorso nella scuola si farà. Giovedì 19 dicembre l’Aula del Senato ha dato il via libera finale al decreto legge che prevede il reclutamento di 24mila docenti nella scuola secondaria di primo e di secondo grado. Il testo, già passato alla Camera, è stato approvato in via definitiva a Palazzo Madama con 160 voti favorevoli e 121 contrari. Il governo aveva posto sul provvedimento la questione di fiducia.

CONCORSO SCUOLA PER IL RECLUTAMENTO DI 24MILA DOCENTI

Nel dettaglio, il decreto prevede che entro il 2019 venga indetta una procedura straordinaria – per titoli ed esami – finalizzata all’abilitazione e al reclutamento dei 24mila docenti nella scuola secondaria di primo e di secondo grado. La procedura sarà avviata contestualmente a un nuovo concorso ordinario.

AUMENTA L’OBBLIGO DI PERMANENZA

Inoltre, il provvedimento aumenta da tre a cinque anni l’obbligo di permanenza nella scuola di titolarità.

COLLABORATORI SCOLASTICI: PIOGGIA DI STABILIZZAZIONE

Per quanto riguarda i collaboratori scolastici, saranno stabilizzati i 11.263 dipendenti con almeno 10 anni di servizio a tempo indeterminato nelle imprese attualmente impegnate nei servizi di pulizia nelle scuole.

UNIVERSITÀ: NOVITÀ SULL’ABILITAZIONE SCIENTIFICA NAZIONALE

Novità anche sul fronte delle Università, con la durata dell’abilitazione scientifica nazionale che sale da sei a nove anni.

PROROGA PER PROFESSORI DI PRIMA E DI SECONDA FASCIA

Il testo contiene poi una proroga di due anni, fino al 31 dicembre 2021, per la facoltà, attribuita alle Università, di procedere alla chiamata come professori di prima e di seconda fascia di soggetti già in servizio nella stessa università.

PERSONALE ENTI PUBBLICI DI RICERCA

Infine sono previste disposizioni per la stabilizzazione di personale degli enti pubblici di ricerca.

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