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Compravendita di senatori: Berlusconi e Lavitola rinviati a giudizio, condannato De Gregorio

Rinvio a giudizio per Silvio Berlusconi e Valter Lavitola nell’ambito del procedimento sulla presunta compravendita di senatori per far cadere il governo Prodi. Condannato a 1 anno e 8 mesi Sergio De Gregorio, che aveva raccontato ai pm di aver ricevuto i soldi per passare al centrodestra.

Compravendita di senatori: Berlusconi e Lavitola rinviati a giudizio, condannato De Gregorio

Silvio Berlusconi è stato rinviato a giudizio a Napoli per il reato di corruzione nell’ambito del procedimento sulla presunta compravendita di senatori per far cadere il governo Prodi. Il processo si celebrerà davanti al collegio A della V sezione penale di Napoli, a partire dall’11 febbraio 2014.

Condannato a 1 anno e 8 mesi anche l’ex senatore De Gregorio, dopo la richiesta di patteggiamento accettata dal gup. Rinviato a giudizio anche Valter Lavitola. All’udienza preliminare, nell’aula del Tribunale di Napoli, l’ex direttore dell’Avanti aveva dichiarato di avere consegnato consistenti somme di denaro a Sergio De Gregorio, ma aveva sostenuto che quei soldi provenivano dal finanziamento al suo quotidiano, dei quali entrambi erano soci, e che parte del denaro era stato in precedenza prestato da De Gregorio allo stesso Lavitola.

Ora sarà dunque un collegio di giudici a stabilire se Silvio Berlusconi e Valter Lavitola sono da considerare colpevoli. L’indagine, che si fonda sulle dichiarazioni rese lo scorso anno da Lavitola, ha avuto un’accelerazione decisiva con le ricostruzioni fornite da Sergio De Gregorio il quale ha confessato ai pm Alessandro Milita ed Henry John Woodcock, di aver accettato un «patto scellerato».

Il passaggio al centrodestra dell’onorevole Sergio De Gregorio, pagato tre milioni di euro, sarebbe infatti servito a far cadere il governo di Romano Prodi. Proprio De Gregorio ha raccontato ai pm di aver ricevuto i soldi da Berlusconi tramite Valter Lavitola.

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