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Club Med ancora in rosso, Giscard d’Estaing: “Torneremo all’utile nel 2015”

Il gruppo conteso dai cinesi di Fosun e dall’italiano andrea Bonomi registra una perdita di 9 milioni nell’esercizio 2013-14 – Calano i villaggi ma cresce l’alta gamma.

Club Mediterranée, sul quale ha recentemente rilanciato la contro-Opa il finanziere italiano Andrea Bonomi, ha chiuso nuovamente in rosso nell’esercizio 2013-2014, facendo segnare ancora una volta una perdita di 9 milioni di euro, come nel precedente dato. Sul risultato – spiega Club Med in una nota – hanno pesato oneri straordinari per 13 milioni per la chiusura o l’uscita da villaggi non strategici e altri 6 milioni di altri costi straordinari.

Il fatturato consolidato del gruppo francese, tuttora al centro di una contesa a suon di opa tra i cinesi del fondo Fosun e il consorzio guidato dalla Investindustrial di Andrea Bonomi, è calato a cambi costanti dell’1,9% a 1,38 miliardi, mentre il fatturato dei soli villaggi di 1,37 miliardi (-0,2%) a tassi di cambio costanti.

Il volume di attività dei villaggi è in calo dell’1,2% a 1,43 miliardi (-3% a cambi effettivi). Il risultato operativo dell’esercizio chiuso il 31 ottobre è calato a 13 milioni da 14 milioni. L’Ebitda villaggi è stabile a 118 milioni, con un margine pari all’8,6% (dall’8,4%). La clientela si è concentrata per il 73% (+0,4%, ovvero +5.200 clienti a 901mila) sui villaggi di alta gamma.

Club Med – ha commentato il presidente Henri Giscard d’Estaing -, pur in un contesto difficile, è riuscito a mantenere la sua redditività operativa continuando nella sua strategia di innalzamento della gamma. Nel 2015 questa strategia, assieme al significativo calo dei costi non ricorrenti legata all’uscita dai villaggi non strategici dovrebbe permettere alla società di segnare, a livello di attività equivalente, un risultato netto positivo”.

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