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Clessidra rinuncia alle radio Rcs: sulla trattativa in esclusiva cala il sipario

Il fondo di private equity guidato da Claudio Sposito ha rinunciato a proseguire la trattativa in esclusiva con Rcs per rilevarne il pacchetto azionario del 44,5% di Finelco, che controlla con la famiglia Hazan Radio 105, Radio Montecarlo e Virgin Radio – Come in una precedente occasione alla base del mancato accordo le resistenze del fondatore Hazan

Clessidra rinuncia alle radio Rcs: sulla trattativa in esclusiva cala il sipario

Nuova fumata nera per la cessione delle radio in mano a Rcs. Clessidra, uno dei maggiori fondi di private equity fondato e guidato da Claudio Sposito, ha definitivamente rinunciato a proseguire la trattativa in esclusiva per rilevare la quota (44,5%) di Rcs in Finelco, la holding di proprietà della famiglia Hazan e della stessa Rcs che controlla Radio 105, Radio Montecarlo e Virgin Radio e che una perizia di PriceWaterhouse valuta 110 milioni di euro. 

Malgrado la volontà di Clessidra e Rcs di arrivare ad un accordo, per la seconda volta in un anno le resistenze sia economiche che di governance del fondatore delle radio Hazan, la cui famiglia è legata a un complesso groviglio di put e call a Rcs, hanno reso impossibile il raggiungimento di un’intesa.

A questo punto sarà il nuovo board di Rcs a decidere nel nuovo piano industriale se confermare o meno la vendita delle radio, per le quali, oltre a Clessidra, avevano manifestato interesse sia soggetti finanziari nazionali come la veneta Palladio che emittenti radiofoniche straniere.

Clessidra, invece, si concentrerà sul closing della trattativa per entrare in forze nel lusso attraverso l’acquisto di una quota di maggioranza nella maison dello stilista Roberto Cavalli (che resterebbe con il 10%) e nella corsa all’acquisto di Icbpi (l’istituto centrale delle banche popolari) dove sono in campo quattro cordate, tra cui quella che vede alleati Advent, Bain e la stessa Clessidra. 

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