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Cina, tutti al cinema senza censura… o no?

L’organo statale di controllo della stampa, della radio, del cinema e della televisione ha rilasciato ieri una dichiarazione nella quale si rende noto che i film che trattano “argomenti generali” non avranno più bisogno di essere controllati – con certosina attenzione – dalle autorità.

Cina, tutti al cinema senza censura… o no?

Sembra che la fiorente industria cinematografica cinese, la seconda al mondo dietro la colossale macchina da film statunitense, potrà beneficiare d’ora in avanti di maggiori gradi di libertà, grazie a un allentamento dei vincoli imposti dalla censura. L’organo statale di controllo della stampa, della radio, del cinema e della televisione ha rilasciato ieri una dichiarazione nella quale si rende noto che i film che trattano “argomenti generali” non avranno più bisogno di essere controllati – con certosina attenzione – dalle autorità. 

Ai produttori di tale genere di pellicole verrà soltanto richiesto di pubblicare sul sito dell’amministrazione un sunto della trama del film, invece che sottoporre a un’accurata ispezione l’intero copione, per ottenere il permesso di iniziare le riprese. Ai film su “argomenti generali” si contrappongono quelli su “argomenti significativi”. Sono considerate “significative” le pellicole che affrontano i seguenti temi: religione, relazioni tra gruppi etnici, affari militari, diplomazia, forze di polizia, sistema giudiziario, eventi storici. Per questo tipo di film è ancora obbligatoria la consegna ai funzionari dell’amministrazione del testo integrale della sceneggiatura. Il vantaggio sarebbe dunque “significativo” solo per quella parte delle produzioni cinematografiche i cui soggetti non entrano in collisione con le verità di regime. 

Ma anche in questo caso, il problema, eliminato a monte, potrebbe ripresentarsi a valle. A riprese concluse, infatti, il film deve ricevere un’approvazione ufficiale prima di essere distribuito nelle sale. Secondo il regista Zhang Qi  “per molti produttori questo sistema potrebbe rivelarsi addirittura più svantaggioso: potrebbero infatti vedersi rifiutare dall’autorità il permesso di far circolare il film quando ormai questo è ultimato, e tutti comprendono facilmente che è molto più oneroso modificare un film bell’e pronto che una sceneggiatura”.


Allegati: China Daily

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