L’Ufficio nazionale di statistica cinese ha rivisto al ribasso il dato relativo al Pil del 2014 passando da un +7,4% a +7,3%. La revisione al ribasso fornita dall’istituto di statistica di Pechino indica che il prodotto interno lordo cinese è stato pari a 63,61 trilioni di yuan (10 trilioni di dollari), in calo di 32,4 miliardi di yuan.
Per l’economia cinese si tratta del tasso di crescita più basso dal 1990 a oggi. Il governo di Pechino attribuisce il calo “ad un rallentamento dell’edilizia, un indebolimento della domanda interna e alle difficoltà delle esportazioni”. Dietro alla revisione una performance inferiore del settore dei servizi, il cui Pil è stato tagliato dall’8,1 al 7,8% per il passato esercizio. Nel primo semestre di quest’anno il Pil della Cina frena ancora rispetto allo scorso anno con una crescita che si ferma al 7%.
Il dato rivisto al ribasso sul Pil della Cina manda ko la Borsa di Shanghai con il Composite index che ha lasciato sul terreno l’1,2%. Poco significative le variazioni relative agli altri listini asiatici: Hong Kong cede lo 0,5%, Seul lo 0,25%. Solo Tokyo chiude in positivo (+0,4%).
