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Cina-Olanda, joint-venture per il latte in polvere

Una decisione arrivata per chiudere la “guerra del latte per l’infanzia” aperta dopo il caso della morte di sei neonati.

Cina-Olanda, joint-venture per il latte in polvere

Con il variare delle abitudini alimentari, che sempre di più sono caratterizzate da una decisa occidentalizzazione, i cinesi sono diventati grandi consumatori di latte e prodotti derivati, e la domanda di tali prodotti è andata negli ultimi anni costantemente aumentando. Più che burro, yogurt e formaggi, tuttavia, è proprio il latte a essere richiesto, tanto che le vendite di tale alimento sono passate da un fatturato di 87 miliardi di yuan nel 2008 a uno di 145 nel 2013. 

Un discorso a parte merita il latte per l’infanzia, cui sempre più spesso si fa ricorso sia nei primi mesi di vita del bambino, sia durante e dopo lo svezzamento. Lo scandalo del 2008, quando una partita di latte artificiale prodotto in Cina causò la morte di sei neonati e ne fece ammalare almeno altri 300 di calcoli ai reni, è ancora ben vivo nella memoria dei cinesi, che non ne vogliono più sapere delle marche autoctone e sono disposti a tutto pur di riuscire a mettere le mani sul latte in polvere straniero. 

L’agente responsabile dei danni ai neonati fu identificato nella melamina, composto aggiunto al latte da produttori senza scrupoli per aumentarne artificialmente il contenuto proteico. La guerra del latte in polvere è proseguita per anni, colpendo in particolare Hong Kong, presa d’assalto da migliaia di cinesi continentali in cerca di latte sicuro per i propri figli. Per ovviare a questo stato di cose, la più importante azienda casearia olandese, la Royal Friesland Campina, ha annunciato una joint venture con la cinese Huishan, finalizzata alla produzione di latte per l’infanzia. 

Dall’accordo sino-olandese, dunque, ciascuno dei contraenti si aspetta un vantaggio considerevole: per la Friesland Campina, un ampliamento notevole della propria capacità di penetrazione nel mercato cinese, per la Husian l’opportunità di riguadagnare la fiducia dei consumatori offrendo la garanzia di un latte con una formula al di sopra di ogni sospetto. La Husian fornirà infatti alla joint venture la materia prima, il latte non pastorizzato proveniente dalle sue fattorie nella provincia del Liaoning, mentre la multinazionale olandese ci metterà la formula e i controlli di qualità sulla filiera e sul prodotto finale.


Allegati: China Daily

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