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Cina, il colosso del risparmio Zhongzhi Enterprise in rosso per 36 miliardi. Il governo corre in aiuto

Un altro tassello del mosaico immobiliare cinese scricchiola. Ma le borse cinesi restano positive, mentre il governo ritorna sulle sue decisioni per poter sostenere il settore che vale il 28 del Pil del paese

Cina, il colosso del risparmio Zhongzhi Enterprise in rosso per 36 miliardi. Il governo corre in aiuto

Il colosso del sistema bancario ombra Zhongzhi Enterprise Group ha annunciato agli investitori di essere “gravemente insolvente” e l’espressione non è esagerata, visto che si tratta di un’insolvenza tra i 420 e i 460 miliardi di yuan, pari a circa 36,4 miliardi di dollari, a fronte di un suo patrimonio di 200 miliardi di yuan. Il gestore patrimoniale privato ha comunicato in una lettera inviata mercoledì agli investitori che la liquidità si è prosciugata progressivamente dopo che la morte del suo fondatore Xie Zhikun nel 2021 e la successiva partenza dei dirigenti senior hanno portato al fallimento della gestione interna. I precedenti tentativi di “auto-salvataggio”, ha scritto Zhongzhi, non sono stati all’altezza delle aspettative. Ora il gestore prevede di recuperare valore dalle cessioni di attività.

Le borse cinesi però si muovono positive, come se avessero già messo in conto un’uscita. Alle ore 7:30 italiane l’Hang Seng sale dello 0,36%, Shanghai dello 0,6% e lo yen si rinforza dello 0,4% contro l’euro a 148,96.

I primi scricchiolii di Zhongzhi già in agosto

Già lo scorso agosto Zhongzhi aveva destato qualche preoccupazione quando una delle sue controllate non era riuscita a effettuare i pagamenti ai clienti su prodotti di investimento ad alto rendimento. L’azienda aveva assunto KPMG per iniziare a mettere ordine e pensare a una ristrutturazione. Le banche ombra come Zhongzhi sono società poco regolamentate che raccolgono i risparmi delle famiglie per offrire prestiti e investire in immobili, azioni, obbligazioni e materie prime. Negli ultimi anni, anche se i gruppi concorrenti avevano ridotto i rischi, Zhongzhi e le sue controllate, in particolare Zhongrong International Trust, aveva ampliato i finanziamenti ai gruppi immobiliari in difficoltà tra cui Evergrande.

Il governo ora si sta muovendo per sostenere il settore

Esiste già un elenco provvisorio delle 50 società immobiliari cinesi ammissibili al sostegno finanziario e il governo sta lavorando per aiutare i costruttori in difficoltà, scrive Bloomberg citando fonti a conoscenza dei fatti. Le autorità di regolamentazione chiuderanno l’elenco e lo distribuiranno alle banche e agli istituti finanziari entro pochi giorni. Nell’elenco compaiono Country Garden, Sino-Ocean e CIFI Holdings Group, tutti con problemi di pagamenti.

Le maggiori realtà immobiliari cinesi, a partire da Evergrande, stanno faticando a ripagare i debiti nel mezzo di una crisi che ha travolto il settore dopo che lo stesso governo un paio di anni fa aveva bloccato i prestiti bancari per raffreddare il mercato delle case i cui prezzi stavano volando ben oltre il potere di acquisto dei salari. Ma questa mossa si è rivelata fallimentare visto che ha innescato una crisi senza precedenti del mattone, ripercuotendosi in tutta l’economia visto che l’immobiliare incide per il 28% del Pil del Paese.

Ora il governo ha fatto dietro front: le autorità cinesi stanno al contrario esercitando pressioni sulle banche statali perché accelerino i prestiti nei confronti delle società immobiliari. Le autorità di regolamentazione cinesi, scrive il FT, hanno incaricato le banche statali di garantire che l’importo dei prestiti corrisponda almeno alla media del settore.
In questo modo le autorità cercano di sostenere gruppi come Evergrande e Country Garden, i due maggiori gruppi del mattone che già quest’estate avevano mostrato difficoltà. Evergrande, la società immobiliare più indebitata al mondo ha scosso la fiducia nell’economia cinese, lasciando i creditori a inseguire debiti non pagati e progetti immobiliari rimasti incompiuti in tutto il Paese. La crisi dei finanziamenti in corso ha spinto quest’anno Country Garden al default obbligazionario. Un tempo Country Garden era il più grande gruppo immobiliare privato cinese in termini di vendite e a lungo considerato finanziariamente più stabile rispetto ai suoi concorrenti.

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