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Champions, per Inter e Atalanta sfide da dentro o fuori

Solo vincendo oggi Inter e Atalanta si giocano la possibilità di evitare l’eliminazione e di arrivare agli ottavi – Il compito più difficile è quello della squadra di Conte, che per sperare deve andare a vincere in casa del Borussia M – Ma anche l’Atalanta non può permettersi passi falsi contro il piccolo Midtjylland

Champions, per Inter e Atalanta sfide da dentro o fuori

O la va o la spacca. La due giorni di Champions comincia con due partite decisive, in particolare per l’Inter, chiamata a vincere in quel di Moenchengladbach per mantenere vive le speranze di qualificazione. Certo, anche l’Atalanta si gioca molto contro il piccolo Midtjylland (non vincesse, ecco che i giochi si complicherebbero parecchio), ma è chiaro che per Conte la notte è già da dentro o fuori: o batte il Borussia o è fuori dalla Champions League.

“Dobbiamo dare il massimo per non avere rimpianti – ha confermato il tecnico in conferenza stampa – Sappiamo che non sarà una partita facile, ma allo stesso tempo per noi è un’occasione. Dopo la gara contro il Real Madrid ci sono stati tanti giudizi negativi, dimenticando però che abbiamo giocato in 10: sfido chiunque a ribaltare un match in inferiorità numerica con una squadra come quella, invece noi siamo rimasti in partita…”.

Vero, ma è giusto fare un paio di precisazioni. La prima è che gli episodi non sono torti, bensì due ingenuità enormi procurate dagli interisti stessi, la seconda è che il Real Madrid di oggi è lontano anni luce dallo squadrone del passato, come dimostra la sconfitta di sabato contro l’Alaves. Insomma, i nerazzurri potevano e dovevano fare meglio, invece sono ultimi nel girone con soli due punti, dietro perfino allo Shakhtar versione materasso di questa edizione.

Non tutto è ancora perduto: in caso di vittoria in Germania, ecco che i giochi si deciderebbero tra una settimana, anche se l’Inter dipenderebbe comunque dal risultato di Real-Borussia. A questo però, eventualmente, si penserà solo mercoledì prossimo, perché prima c’è una partita da vincere a tutti i costi, pena salutare in modo poco dignitoso la Champions League. Conte dovrà rinunciare allo squalificato Vidal e ai soliti Kolarov, Vecino, Nainggolan e Pinamonti, per il resto però potrà contare su una rosa quasi al completo, compreso quel Brozovic finalmente negativo al tampone Covid.

Il suo 3-5-2 vedrà Handanovic in porta, Skriniar, De Vrij e Bastoni in difesa, Hakimi, Barella, Brozovic, Gagliardini e Young a centrocampo, Lukaku e Lautaro Martinez in attacco. Rose, sorprendentemente in testa al girone con 8 punti (in Bundesliga invece naviga al settimo posto a meno 7 dal Bayern capolista), proverà a chiudere il discorso qualificazione con il solito 4-2-3-1: Sommer tra i pali, Lainer, Ginter, Jantschke e Wendt nel reparto arretrato, Neuhaus e Kramer in mediana, Herrmann, Stindl e Thuram alle spalle dell’unica punta Plea.

Serata importante anche per l’Atalanta, chiamata a battere il Midtjylland per mantenere vive le speranze degli ottavi. Un successo avrebbe un grande valore, anche perché nel frattempo Liverpool e Ajax si sfideranno ad Anfield, togliendosi inevitabilmente punti a vicenda, fallire invece avrebbe il sapore amaro del fallimento, tanto più che i danesi sono la squadra materasso del girone e, forse, dell’intera Champions. I 3 punti permetterebbero alla Dea di andarsi a giocare il tutto per tutto ad Amsterdam in posizione di forza, ragion per cui vanno conquistati senza se e senza ma.

“Speriamo di arrivare all’ultima partita con due risultati a disposizione – ha ammesso Gasperini – Detto ciò, la sfida col Midtjylland non è decisiva e comunque la qualificazione agli ottavi, alla luce del girone che abbiamo, sarebbe un grandissimo risultato. I ragazzi sono encomiabili, stanno facendo il massimo per andare avanti in tutte le competizioni”.

Il tecnico spera però di ritrovare la squadra di Liverpool, non certo quella di sabato contro il Verona, ma in questo senso la musichetta della Champions potrebbe aiutarlo. Al netto delle numerose assenze (Gollini, Gosens, Pasalic, Miranchuk, Malinovskyi, Caldara e Depaoli), il 3-4-1-2 bergamasco sarà comunque competitivo con Sportiello in porta, Toloi, Palomino e Djimsiti in difesa, Hateboer, Freuler, De Roon e Mojica a centrocampo, Gomez sulla trequarti, Muriel e Zapata in attacco.

Priske, a caccia del primo punto nel girone, tenterà l’impresa con un 4-2-3-1 che vedrà Hansen tra i pali, Cools, James, Scholz e Paulinho nel reparto arretrato, Onyeka e Madsen in mediana, Dreyer, Sisto e Mabil alle spalle dell’unica punta Kaba. 

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