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Champions, la Roma sfida il gelo ucraino contro lo Shakhtar

Difficile trasferta per i giallorossi in Ucraina dove le rigidissime condizioni ambientali non sono meno insidiose dello Shakhtar che in precedenza ha eliminato il Napoli dalla Champions – Di Francesco punta su Under e Dzeko, ma deve rinunciare a Florenzi.

Champions, la Roma sfida il gelo ucraino contro lo Shakhtar

Dopo la Champions da conquistare…c’è quella da giocare. Anche per la Roma è arrivato il momento di scendere in campo per gli ottavi di finale, in una competizione che, finora, le ha visto dare il meglio di sé. I giallorossi infatti sono arrivati sin qui dopo aver vinto un girone con Chelsea e Atletico Madrid, il tutto offrendo prestazioni di alta qualità, peraltro contro ogni favore del pronostico.

Questo però non basta per considerare il match contro lo Shakhtar come agevole: anzi, dovesse essere questo l’approccio allora sì che sarebbero guai. Ne sa qualcosa il Napoli, che proprio contro gli ucraini di Fonseca ha lasciato la qualificazione agli ottavi, rimediando una prematura e clamorosa eliminazione agli albori della Coppa.

“Dobbiamo cercare di evitare cali di concentrazione, dando continuità sia alla fase difensiva che a quella offensiva – il pensiero di Di Francesco – Ci saranno momenti in cui comanderemo il gioco e altri in cui saremo costretti ad abbassarci, dovremo essere attenti e compatti. Ho visto una squadra in grande crescita e mi auguro di vederla ancora meglio qui”.

Il gelo di Kharkiv (temperatura ben oltre sotto lo zero quella prevista alle 20.45) non è proprio l’ideale per giocare a calcio ma a scaldare l’ambiente ci penserà una partita piuttosto interessante, una delle più equlibrate di questa tornata di Champions. L’ultima volta che la Roma ha affrontato lo Shakhtar poi non è che sia andata troppo bene: erano gli ottavi del 2010/11 e gli ucraini vinsero sia all’andata (3-2) che al ritorno (3-0).

“Non ho rivisto quelle partite perché è passato troppo tempo – ha glissato Di Francesco. – Però ho studiato le ultime che ha fatto in questa stagione e mi ha colpito per il suo modo di giocare, ha un’identità molto spiccata. Ce la giocheremo 50 e 50, stiamo vivendo la sfida con grande equilibrio”.

L’unico problema del tecnico si chiama Florenzi, fermato da un virus intestinale che, a meno di clamorosi recuperi dell’ultim’ora, dovrebbe metterlo fuori gioco. Per il resto le scelte sono fatte a cominciare dalla conferma del 4-2-3-1, sistema che ha contribuito a rilanciare la Roma dopo il periodo difficile tra dicembre e gennaio.

In difesa, a tutela della porta di Alisson, agiranno Bruno Peres, Manolas, Fazio e Kolarov, con De Rossi e Strootman a centrocampo, Under, Nainggolan e Perotti sulla trequarti, Dzeko in attacco. “Loro sono fortissimi, lottano per le posizioni di vertice in Serie A e sono arrivati sin qui vincendo un girone molto difficile – l’analisi di Fonseca. – Noi però siamo ben preparati e sul discorso qualificazione dico che abbiamo entrambi le stesse possibilità”.

Il tecnico portoghese vuole eliminare un’altra italiana dopo il Napoli e per farlo si affiderà a un 4-2-3-1 con Pyatov tra i pali, Butko, Ordets, Khocholava e Ismaily nel reparto arretrato, Fred e Stepanenko in mediana, Marlos, Taison e Bernard alle spalle dell’unica punta Ferreyra.

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