Un punto in due. Serata amara per Juventus e Atalanta, che tornano a casa con una sconfitta e un pareggio contro Real Madrid e Slavia Praga. Per i bianconeri si tratta della seconda sconfitta consecutiva dopo quella di Como, mentre i nerazzurri raccolgono il sesto pareggio stagionale tra campionato e coppa. Paradossalmente, però, l’1-0 del Bernabeu rafforza la posizione di Tudor: la sua Juve ha risposto con una bella prestazione, spaventando a più riprese il Real e mostrando uno spirito positivo, anche se risultato e classifica non vanno certo bene: se la fase a girone finisse oggi, infatti, i bianconeri sarebbero fuori da tutto, compresi i playoff. L’Atalanta invece andrebbe agli spareggi, ma il pari casalingo contro lo Slavia va considerato un mezzo passo falso, tanto più che i prossimi impegni saranno ben più complessi: Juric si giocherà la qualificazione tra Marsiglia, Eintracht Francoforte, Chelsea e Athletic Bilbao, prima di chiudere con l’Union Saint-Gilloise.
Real Madrid – Juventus 1-0: i bianconeri lottano, ma devono arrendersi a Bellingham
Una buona Juventus si arrende al Real Madrid. Decide Jude Bellingham al 57’ con il tap-in vincente dopo il palo colpito da Vinicius, che condanna Tudor alla seconda sconfitta consecutiva dopo quella di Como. I bianconeri restano fermi a 2 punti nel girone e ancora a secco vittorie, ma almeno con la sensazione di aver retto l’urto contro una delle squadre più forti del mondo. L’inizio è incoraggiante per una Juventus compatta e pronta a ripartire. McKennie e Gatti pungono Courtois, ma col passare dei minuti il Real prende campo e inizia a martellare: Mbappé sfiora il vantaggio, Di Gregorio lo ferma con un grande riflesso e si ripete nella ripresa, quando respinge di piede un altro tiro ravvicinato del francese. Nel duello tra i baby turchi Guler-Yildiz, domina quello del Madrid, protagonista di giocate di classe, cambi di passo e un sinistro che solo i guantoni del portiere bianconero riescono a contenere.
A inizio ripresa la Juve ha l’occasione più importante per passare in vantaggio, ma Vlahovic, dopo essersi fatto tutto il campo, viene murato da un grande Courtois. Poco dopo arriva il gol che decide la partita: Vinicius si libera di tre uomini con un gran numero e calcia di sinistro, la palla centra il palo e rimbalza sui piedi di Bellingham, che da pochi passi insacca l’1-0. Il Bernabeu esplode, la Juve prova a reagire. Tudor cambia tutto davanti: dentro David, Openda e poi Kostic, con l’ex Lipsia che al minuto 81 ha l’occasione d’oro per il pari, ma calcia addosso a Rudiger da pochi metri. Nel finale ancora un paio di fiammate del Real, con Gatti che salva sulla linea il possibile 2-0 e Courtois attento nel respingere un sinistro velenoso proprio di Kostic. Finisce 1-0, con il Real che vola e la Juventus che torna a casa con l’amaro in bocca. Restano la tenuta difensiva, l’orgoglio e le parate di Di Gregorio, ma la squadra di Tudor non riesce ancora a fare il salto di qualità. Domenica a Roma servirà di più, perché la Lazio non è il Real Madrid e un altro passo falso sarebbe davvero indigesto.
Tudor: “Meritavamo di segnare almeno un gol, ma la strada è quella giusta”
“Questa partita lascia tanto rammarico per non aver portato a casa un punto – ha sospirato Tudor-. Almeno un gol lo meritavamo, i ragazzi sono dispiaciuti”. C’è stato un buon approccio, si è sofferto. Peccato per le opportunità avute. Leader? Lo devono essere sempre tutti, la maglia della Juve pesa, da questo punto di vista bisogna crescere. Da quando sono qui abbiamo sbagliato approccio in poche partite. Questa squadra ha punti di forza e limiti, le va data fiducia perché la strada è quella giusta, i paragoni con il passato non aiutano ma capisco che è così. Io esco contento, fiducioso. Anche i ragazzi avuto buone sensazioni. Il gol preso? Bravo Vinicius in mezzo a tre…”
Atalanta – Slavia Praga 0-0: la Dea non concretizza e raccoglie l’ennesimo pareggio
L’Atalanta ci prova in tutti i modi, ma non sfonda. Alla New Balance Arena finisce 0-0 contro lo Slavia Praga, un pareggio che lascia l’amaro in bocca ai nerazzurri e prolunga la serie di risultati senza vittorie. La squadra di Juric crea tanto, spreca altrettanto e si ferma davanti a un Markovic in serata di grazia. Lo 0-0 la lascia a quota 4 punti, a metà classifica, e con più di un rimpianto per le tante occasioni mancate. L’avvio è subito intenso: lo Slavia parte meglio e al 6’ sfiora il vantaggio con Chory, che crossa basso per Kusej, a un passo dal tocco vincente. Scampato il pericolo, l’Atalanta prende campo e inizia a macinare gioco. De Ketelaere è ispirato, accende la manovra e impegna due volte Markovic, che respinge prima un destro dal limite e poi una conclusione a giro diretta all’incrocio. Il portiere ceco si ripete al 27’ su Krstovic, salvato anche dal recupero di Zima. Ma la Dea rischia in contropiede: Moses scappa sulla destra e costringe Carnesecchi a una gran parata in uscita. Si va al riposo sullo 0-0, tra i rimpianti dei bergamaschi e la solidità difensiva dei cechi.
Nella ripresa Juric cambia subito, inserendo Zalewskiper l’ammonito Bernasconi, ma il copione non si sposta. Lo Slavia si difende con ordine e prova a colpire in transizione con Kusej, che calcia alto. L’Atalanta risponde con i nuovi ingressi di Sulemana e Scamacca, che danno più peso e imprevedibilità all’attacco. Proprio il ghanese ha la palla buona in contropiede, ma si allunga troppo il pallone e facilita l’intervento del solito Markovic. Nel finale la Dea alza il ritmo e va vicinissima al gol: Scamacca sfiora l’incrocio di testa su cross di Zalewski e all’85’ trova ancora la risposta del portiere avversario, che devia in angolo con un grande riflesso. Ultimo brivido al 90’ con Samardzic, che tenta il tiro dalla distanza ma manda alto. Finisce così, tra i rimpianti e la sensazione di un’occasione sprecata. L’Atalanta domina ma non vince, e la pareggite continua: è il quarto pari consecutivo dopo Juventus, Como e Lazio.
Juric: “Purtroppo non riusciamo a far gol, ma prima o poi ci sbloccheremo”
“In due partite abbiamo avuto 15 palle gol in tutti i modi, è un momento così – ha spiegato Juric -. Sei contento quando crei, perché significa che lavori bene, ma in avanti gira così e non riusciamo a fare gol. Dobbiamo restare positivi, prima o poi arriva il momento che ti sblocchi. Preoccupati? No, sono dispiaciuto perché abbiamo fatto cose di livello concedendo poco, ma se non riesci a fare gol sei triste perché non vinci. Se ci manca Retegui? Scamacca è un grande talento, dopo più di un anno di non gioco serve inserirlo al meglio. Dispiace per Krstovic perché fa tanto e c’è sfortuna. Inutile pensare al passato, serve migliorare davanti”.