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Cdp, Guzzetti al Governo: “No a stravolgere Cassa Depositi”

Il numero uno dell’Acri è perentorio con il Governo: “Se si vuole uno sviluppo di Cassa coerente con l’obiettivo di non mettere a rischio il risparmio degli italiani noi ci saremo, ma se si supera il limite ci opporremo con tutte le nostre capacità” – Guzzetti ringrazia i vertici uscenti per “aver tutelato il risparmio facendo argine su Alitalia

Cdp, Guzzetti al Governo: “No a stravolgere Cassa Depositi”

Le fondazioni bancarie socie di minoranza di Cassa Depositi e Prestiti lanciano un messaggio chiarissimo al nuovo Governo Lega-M5s: Sì a un rafforzamento di Cdp, ma opposizione perentoria a qualsiasi tipo di cambiamento che metta a rischio il risparmio degli italiani.

Questo il riassunto di quanto affermato dal presidente dell’Acri, Giuseppe Guzzetti, al XXIV Congresso Nazionale delle Fondazioni di Origine Bancaria e delle Casse di Risparmio Spa. Per il padre delle fondazioni, sarà l’ultimo congresso, dato che non potrà essere rieletto alla presidenza della Fondazione Cariplo e dovrà di conseguenza abbandonare anche la carica di numero uno dell’Acri a decorrere dal 2019. Ma non per questo Guzzetti ha rinunciato a dare battaglia.

“Noi abbiamo assecondato lo sviluppo che Cdp ha avuto in questi anni. Se si vuole un ulteriore sviluppo di Cassa coerente con l’obiettivo di non mettere a rischio il risparmio degli italiani noi ci saremo, ma se si supera il limite ci opporremo con tutte le nostre capacità“, ha affermato perentoriamente al congresso dell’Associazione, ricordando anche che “alcune iniziative di Cassa, senza il nostro voto, non saranno consentite: siamo collaborativi come siamo sempre stati con tutti i governi, noi non siamo all’opposizione in Parlamento”.

L’Acri rappresenta le 70 Fondazioni azioniste di Cassa spa e detiene il 16% del capitale (le quote restanti appartengono al Mef), ma soprattutto, in base a quanto stabilito, ha un potere di veto per le maggioranze qualificate necessarie per le decisioni strategiche al voto dell’assemblea.

Le parole del numero uno dell’Acri dunque non lasciano spazio ad interpretazioni e suonano come un vero e proprio avvertimento nei confronti dell’Esecutivo che vorrebbe invece per Cdp un ruolo più interventista sulle principali materie economiche.

Guzzetti ha poi ringraziato i vertici uscenti, sottolineando come sia il presidente Claudio Costamagna che l’amministratore delegato Fabio Gallia “nel rispetto di quel limite (la salvaguardia del risparmio, ndr) hanno avuto la loro stella polare e ricordo solo il caso Alitalia”. I due manager secondo Guzzetti “hanno fatto grande la Cassa”.

Ricordiamo che i vertici di Cassa Depositi e prestiti sono in scadenza. Entro il 16 giugno, il Tesoro e le fondazioni dovranno presentare la lista contenente i nomi per il nuovo Cda. Il 5 giugno, a sorpresa, Claudio Costamagna ha dichiarato la sua indisponibilità ad effettuare un secondo mandato. In base ai rumors, le fondazioni vorrebbero come nuovo presidente, Massimo Tononi. L’assemblea è stata fissata, in prima convocazione per il 20 giugno.  In seconda la data stabilita è il 28 giugno.

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