Condividi

Cattolica: utile primo semestre balza da 1 a 51 milioni

L’ad Minali: la Berkshire di Warren Buffet, che detiene il 9% della compagnia veronese, “non ha fatto richiesta di essere iscritta nel libro soci” – Cariverona invece “ha fatto domanda di diventare socio ed è stata accettata” – “L’impatto dello spread sulla posizione di capitale è stato significativo”

Cattolica: utile primo semestre balza da 1 a 51 milioni

Cattolica archivia il primo semestre con un risultato operativo in crescita del 25,1%, a quota 149 milioni, mentre il risultato di gruppo si è attestato a 51 milioni, da un milione dell’anno scorso. La raccolta complessiva ha raggiunto i 2,9 miliardi (+12,6%) a fronte di un aumento sia del Vita (+17,2%) sia del Danni (+5,4%) mentre il combined ratio è al 92,6% (dal 93,4%) e il Solvency II Ratio al 160%.

Per quanto riguarda il risultato netto, che a livello consolidato si attesta a quota 63 milioni (8 milioni l’anno scorso) Cattolica precisa che il primo semestre 2017 era stato segnato da significative svalutazioni di natura non ricorrente per un totale di 67 milioni (66 milioni quota di gruppo); gli effetti one-off sono presenti anche quest’anno per 12 milioni, oltre ad alcuni costi per l’avvio della jv con Banco Bpm.

In un mercato assicurativo “ancora caratterizzato da un’elevata competitività, da bassi tassi di interesse e da una significativa volatilità dello spread sui titoli italiani, fatti salvi eventi straordinari”, Cattolica prevede “un risultato operativo e di utile netto di gruppo in deciso miglioramento rispetto al precedente esercizio”.

L’ad Alberto Minali sottolinea in una nota la “crescita sostanziale del gruppo” e come “il dato Solvency II conferma la solidità patrimoniale, nonostante la volatilità dei mercati obbligazionari. Il turnaround industriale ci porterà a raggiungere i target di piano attraverso una crescita sostenibile che si sta traducendo, già nel corso di questo esercizio, in un risultato operativo e in un utile netto in deciso miglioramento”.

Inoltre, Minali ha fatto sapere che la Berkshire di Warren Buffet, che detiene il 9% della compagnia veronese, “non ha fatto richiesta di essere iscritta nel libro soci, noi saremmo ben contenti di accettarla. Loro sono investitori di lungo periodo, molto interessati alle performance industriali e finanziarie. Potrebbero diventare soci, è una decisione che compete a loro, non appena faranno richiesta la analizzeremo con molta attenzione e celerità”.

Al contrario, ha precisato Minali, “Cariverona ha fatto domanda di diventare socio ed è stata accettata: è una ottima notizia, la Fondazione è un operatore molto importante che lavora sul territorio. Siamo molto contenti che si siano avvicinati a Cattolica”.

Infine, Minali ha detto che “l’impatto dello spread sulla nostra posizione di capitale è stato significativo perché si è allargato molto, parliamo di un impatto di quasi 40 punti. Siamo in una fase di allargamento dello spread che non ha ancora consentito di attivare il meccanismo del volatility adjustement. Se lo spread si allargasse di altri 50 punti base, paradossalmente scatterebbe questo meccanismo e un avremmo un recupero della nostra posizione di capitale di quasi 20 punti. Ovviamente avremmo un beneficio anche se lo spread calasse”.

Commenta