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Cattolica Assicurazioni cambia lo statuto

Non più di tre mandati per Presidente e vicepresidente e nuove regole per l’Ad ma, stante l’emergenza Covid-19, l’assemblea non è ancora stata fissata

Cattolica Assicurazioni cambia lo statuto

Cattolica Assicurazioni si appresta a sottoporre all’assemblea dei soci alcune modifiche statutarie. A deliberarlo è stato il Cda di venerdì 20 marzo che ha approvato, con il voto favorevole di tutti i presenti e un solo voto contrario, alcune modifiche al vigente Statuto sociale. L’intervento viene deciso nell’ambito della costante attenzione degli organi della compagnia, spiega una nota, all’evoluzione dei profili di governance e alle migliori pratiche del settore e concerne alcuni significativi punti di adeguamento riguardanti, in particolare, la composizione soggettiva e il funzionamento dell’organo amministrativo.

“Si rammenta – scrive compagnia assicurativa veronese – che la società ha da molti anni avviato una costante riforma del proprio statuto e nel 2018 ha apportato significativi aggiornamenti nella propria governance, con l’adozione del sistema di amministrazione e controllo monistico. Le riforme proposte, in sintesi, prevedono:

  • la riduzione del numero degli Amministratori da 17 a 15;
  • la possibilità che l’Amministratore delegato possa non avere la qualità di Socio;
  • l’introduzione di criteri (di genere, di esperienza e professionalità nonché anagrafici) per assicurare una più articolata e trasparente diversity nella composizione del Consiglio e altresì un equilibrato, prospettico ricambio professionale e generazionale;
  • la specificazione del requisito di indipendenza, individuando talune situazioni che potrebbero incidere ai fini della valutazione della sussistenza del requisito, in particolare una anzianità di carica temporalmente significativa;
  • l’introduzione di un limite temporale di tre mandati continuativi per l’eleggibilità alle cariche speciali di Presidente e Vice Presidente;
  • una più precisa configurazione delle funzioni in capo all’Amministratore delegato e dei flussi informativi endoconsiliari;
  • una parziale revisione della disciplina e del funzionamento dei Comitati endoconsiliari, coerente con le prassi migliori e con l’esperienza di Cattolica.

Le modifiche statutarie proposte, ove approvate dall’assemblea, potranno essere iscritte al Registro delle Imprese, e quindi acquisire efficacia, solo dopo l’approvazione da parte dell’IVASS, ai sensi dell’art. 196 del d.lgs. n. 209/2005 e relative disposizioni regolamentari di attuazione e saranno operative secondo la clausola transitoria formulata che, fatta eccezione per la modifica che riguarda la posizione soggettiva dell’Amministratore delegato, ne prevede l’applicazione con il primo rinnovo degli organi societari.

Il Consiglio ha infine dato mandato al Presidente per le opportune interlocuzioni con l’Ivass, prodromiche alle formalità assembleari, fermo restando che allo stato non è possibile prevedere la data di convocazione dell’Assemblea dei Soci stante la nota situazione sanitaria e sociale.

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