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Cassano, c’è l’ok dei medici: può tornare a giocare

Il calciatore del Milan e della Nazionale è stato visitato dall’Istituto di medicina dello sport di Milano ed ha ricevuto il certificato di idoneità per l’attività agonistica – Cinque mesi fa un problema cardiaco ne aveva messo in pericolo la carriera – La felicità dei compagni di squadra a Barcellona per la super sfida di Champions League.

Cassano, c’è l’ok dei medici: può tornare a giocare

La notizia è di quelle che fanno felici qualsiasi tifoso di calcio. Non solo i milanisti, che potranno rivedere in campo Antonio Cassano con la maglia rossonera, ma anche i tifosi della Nazionale, di cui Fantantonio è leader in vista degli Europei di giugno, e in generale qualsiasi fan del pallone affezionato al talento barese.

Poco più di 5 mesi dopo il problema cardiaco che gettò più di un dubbio sulla carriera di Cassano, oggi il calciatore ha avuto la risposta positiva: ha superato le visite per l’idoneità agonistica sostenute presso l’Istituto di medicina dello sport di Milano. La conferma è arrivata dal medico del Milan Rudi Tavana: “Il certificato c’è, la federazione medica italiana ci ha aiutati, Cassano è idoneo. Tornerà quando Allegri vorrà. L’ok è definitivo, spero non ci siano bisogno di ulteriori idoneità”.

Cassano può dunque tornare a giocare. Non si sa ancora bene quando, visto che è appunto fermo da 5 mesi, ma ha già ripreso ad allenarsi e quando mister Allegri lo riterrà disponibile, potrà schierarlo. Sicuramente con prudenza e a piccole dosi, ma probabilmente già in questo campionato. Si parla infatti di una possibile convocazione per la prossima partita di campionato, sabato 8 aprile a San Siro contro la Fiorentina. Nel turno pasquale, quasi a voler sancire la resurrezione di Fantantonio.

Per ora Cassano si allena con la Primavera e non ha ancora rilasciato dichiarazioni. A dipingere la sua emozione è stata però la testimonianza di Emilio Rovelli, il Direttore dell’Istituto di Medicina dello Sport della Fmsi di Milano che ha rilasciato l’idoneità al calciatore: “Ha fatto tutto quello che doveva, sapeva che oggi era sì o no. Poi ha voluto correre a casa da sua moglie con il pezzo di carta in mano”.

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