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CAMPIONATO – Una Juventus scintillante strapazza la Roma di Zeman: 4 a 1

CAMPIONATO – I bianconeri stravincono l’attesissima supersfida con la Roma a suon gol e di traverse: reti di Pirlo (perfida punizione), di Vidal (su rigore per fallo di mano di Florenzi) e di Matri, e traverse di Marchisio e Vucinic nel primo tempo – Nella ripresa la Roma accorcia con rigore di Osvaldo ma Giovinco ristabilisce le distanze – Disastroso Zeman.

CAMPIONATO – Una Juventus scintillante strapazza la Roma di Zeman: 4 a 1

Semplicemente mostruosa! Diventa sempre più difficile trovare gli aggettivi adatti a definire questa Juventus, capace di superarsi partita dopo partita. La sensazione che i bianconeri stessero preparando qualcosa di grosso si era avvertita già durante il match di Firenze, quando gli stessi avevano tirato i remi in barca, quasi accontentandosi di un pareggio indolore. Meglio tenere le cartucce buone per la Roma di Zeman, il nemico per eccellenza, capace di far arrabbiare pure un ex sparito nel nulla come Cobolli Gigli.

La differenza tra i bianconeri e il resto d’Italia è enorme, ma contro i giallorossi è stata addirittura imbarazzante. Diciotto minuti sono bastati per mettere al tappeto Zeman, che questa volta non potrà appellarsi a discorsi extra calcistici per giustificare il tutto. Il campo ha parlato chiaro, più di quanto non abbia fatto la società in settimana. Anche ieri in conferenza stampa si è presentato Claudio Filippi, validissimo preparatore dei portieri (Buffon lo definì il motivo della sua rinascita), ma non certo allenatore della Juve. E’ bene tener presente che la squalifica di Conte non vale per le interviste televisive, ciò nonostante i media si sono “accontentati” di Carrera. Se ora però finisce per latitare anche lui…

Meglio parlare della partita, che fin dall’inizio ha visto una sola squadra in campo. Cattiva, compatta e tatticamente perfetta, la Juve si è letteralmente mangiata la Roma in meno di metà tempo. Pirlo su punizione, Vidal su rigore, Matri su azione, eccoli qui i timbri bianconeri verso quella destinazione che si chiama scudetto, e a questi vanno aggiunte le due traverse colpite da Marchisio e Vucinic. Zeman ha osservato tanto furore agonistico con la solita espressione impassibile, ma c’è da giurare che questa sconfitta brucia più del solito. Nella ripresa poi i bianconeri hanno (giustamente!) risparmiato energie per la Champions, che mercoledì vedrà sbarcare a Torino gli ucraini dello Shakthar, ma non appena la Roma ha accorciato (si fa per dire…) le distanze (Osvaldo su rigore), ecco che si sono rimessi a fare la voce grossa (Giovinco su assist di Barzagli).

La cosa bella, e per certi versi incredibile, di questa Juve è che non esistono titolari e riserve, salvo in alcuni reparti chiave. L’attacco però è una vera e propria giostra, sulla quale a turno salgono tutti a festeggiare. Dopo i fasti di Quagliarella, ieri è toccato a Matri e Giovinco e a breve potrebbe toccare a Bendtner (Vucinic è l’unico intoccabile). Un alchimia perfetta, che si traduce in spettacolo, gol e vittorie. E se le cose continuano così, arriveranno anche i trofei.

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