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CAMPIONATO SERIE A – Roma-Lazio, sale la febbre del derby

Effervescente vigilia della stracittadina di Roma: i giallorossi devono vincere per inseguire o sorpassare la Juve che va a Napoli ma la Lazio è in formissima e con il gioiellino Felipe Anderson tenterà il colpaccio – E un big match che interessa sia la corsa alla scudetto che la lotta per il terzo posto e l’ingresso in Champions.

CAMPIONATO SERIE A – Roma-Lazio, sale la febbre del derby

Stavolta l’uomo derby della finale di Coppa Italia del 2013, quel Senad Lulic ormai incubo dichiarato dei tifosi giallorossi, non ci sarà, ma non per questo non si respira la stessa atmosfera alla vigilia. Benchè la Roma di oggi non sia la polveriera di quella di allora, e la Lazio non abbia più vinto una stracittadina da quell’indimenticabile 26 maggio, anche stavolta lo sgambetto è nell’aria.

Il divario tra le due squadre infatti non è infatti mai stato così ridotto da quando sulla panchina della Roma è arrivato Garcia, proiettando la sponda giallorossa della Capitale in piena lotta scudetto da ormai un anno e mezzo, mentre la Lazio ha faticato a ritrovare brillantezza dopo quel trionfo fin troppo decantato. Ma proprio come allora, qualcosa fa pensare che l’imboscata è nell’aria: la compagine di Pioli arriva all’appuntamento nel suo momento di massima forma, dopo aver visto l’esplosione proprio nelle ultime settimane del brasiliano Felipe Anderson, che si candida ad essere l’uomo derby.

La tempistica della sua improvvisa consacrazione è, dal punto di vista biancoceleste, quanto mai provvidenziale: l’infortunio di Candreva sembrava aver bagnato le polveri in autunno, ma proprio sotto Natale è arrivato il regalo più inatteso. Ora Pioli potrebbe persino pensare a schierare insieme la coppia, l’emergente Anderson e il redivivo azzurro, dietro a Djordjevic o ancora meglio, stando al suo curriculum nei derby, a Klose.

La Roma da parte sua arriva all’appuntamento ancora una volta, come nella finale di Coppa Italia citata, da favorita, e in più, questa volta, anche da principale sfidante della Juventus per lo scudetto. Una posizione scomodissima, in cui c’è tutto da perdere: soprattutto considerando il momento di forma che, specularmente a quello dei rivali, non è affatto dei migliori, come testimoniano gli ultimi risultati. Sebbene Garcia abbia in realtà recuperato terreno nei confronti della Juventus, nelle ultime settimane la Roma ha evidenziato limiti che non aveva mai mostrato sotto la gestione del francese, e anche la tenuta atletica è in evidente calo.

Le ultime vittorie, in particolare quelle di Udine e Genova, sono state abbastanza stentate e persino, stando alle moviole, generate da qualche aiutino arbitrale. I più evidenti sono quelli che hanno portato i 3 punti contro l’Udinese (con il famoso gol fantasma di Astori e il rigore negato ai friulani) e il pareggio interno contro il Sassuolo, rimontando da 0-2 grazie a un rigore molto dubbio. Anche la gestione di Genoa-Roma non è sembrata impeccabile (e leggermente favorevole ai giallorossi): nel complesso, la sensazione è che dopo le infinite polemiche successive a Juventus-Roma (l’ultima ancora pochi giorni fa in conferenza stampa) Garcia sia riuscito a “grattare” qualcosina. Basterà per superare un’arrembante Lazio?

Qualsiasi sarà il risultato del derby, non dormirà comunque sonni tranquilli neanche la capolista Juventus, che la sera dopo il derby di Roma concederà la rivincita di Supercoppa al Napoli. Si gioca al San Paolo, dove i campioni d’Italia l’anno scorso hanno perso 2-0 con gol di Callejon e Mertens. Può essere il turno del sorpasso giallorosso, ma anche di un nuovo allungo bianconero. E in agguato ci sono le due terze in classifica, che potrebbero accorciare le distanze con la vetta.

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