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CAMPIONATO SERIE A – Juventus-Napoli, due diversi sogni di Champions

I bianconeri festeggiano allo Juventus Stadium la conquista del nuovo scudetto e della decima Coppa Italia ma pensano soprattutto alla finale di Champions contro il Barcellona – Il Napoli spera di rovinare la festa alla Juve per acciuffare in extremis l’ingresso nella prossima Champions – Allegri: “Un momento così bisogna goderselo” – Ampio turnover

CAMPIONATO SERIE A – Juventus-Napoli, due diversi sogni di Champions

Anticipo di lusso per la 37esima giornata, la penultima di questo campionato. Juventus-Napoli (ore 18) infatti è sempre una partita particolare, indipendentemente dalle motivazioni di classifica. Che sono altissime per gli azzurri, costretti a vincere per tener vivo il sogno Champions e quasi nulle per i bianconeri, la cui testa è ormai proiettata solo ed esclusivamente alla finale di Berlino.

“Non possiamo pensare solo a quella partita – ha replicato Allegri. – Mancano ancora due gare prima del Barcellona, dobbiamo trovare il giusto equilibrio per allenarci e far giocare chi ha bisogno di minutaggio. Tutto, possibilmente, senza stress eccessivo, altrimenti arriveremo al 6 giugno senza riuscire neanche a correre”.

Il tecnico bianconero non vuole cali di tensione, è chiaro però che le motivazioni del Napoli sono molto maggiori. Gli azzurri si giocano buona parte del futuro (tra Champions ed Europa League c’è una bella differenza) e non possono proprio permettersi un passo falso. Benitez, ancora in silenzio stampa, vuole concludere al meglio la sua esperienza italiana, prima di fare le valige e imbarcarsi per Madrid. In Spagna infatti sono sicuri: Florentino Perez ha scelto lui per il dopo Ancelotti.

Non a caso De Laurentiis ha stretto contatti importanti con Mihajlovic, a sua volta piuttosto vago sulla permanenza alla Samp. Non ha di questi problemi la Juventus, più che soddisfatta del lavoro di Allegri. Il tecnico livornese ha già eguagliato un mostro sacro come Lippi e potrebbe addirittura fare meglio se, il prossimo 6 giugno, conquistasse la Champions League.

“Che devo dire, sono davvero felice di questi numeri – si è schernito il diretto interessato. – Un momento così bisogna goderselo, difficilmente in una carriera capitano annate come queste. Contro il Barcellona sarà una partita molto dura ma tutt’altro che scontata. Le finali, come abbiamo visto in Coppa Italia, sono particolari, non c’è mai nulla di deciso. Loro sono abituati a questo tipo di gare, hanno giocato molte semifinali e finali negli ultimi anni, il nostro però è un ambiente positivo e carico. Ora però pensiamo al Napoli, a Berlino mancano ancora due settimane”.

E allora testa all’anticipo dello Stadium, vestito a festa per celebrare scudetto e Coppa Italia. Rispetto alla gara di Roma Allegri farà molti cambi, a cominciare dal portiere: Gigi Buffon tornerà dal primo minuto. Davanti a lui linea a 4 con Padoin, Marrone, Ogbonna e De Ceglie, a centrocampo Sturaro, Marchisio e Pereyra, in attacco Pepe, Morata e Coman. Formazione tipo invece per il Napoli, che Benitez schiererà con il consueto 4-2-3-1. La retroguardia a protezione di Andujar vedrà Maggio, Albiol, Britos e Ghoulam, a centrocampo agiranno Inler e David Lopez, sulla trequarti Callejon, Hamsik e Mertens (anche se restano possibili le soluzioni Gabbiadini e Insigne), in attacco Higuain. Il tutto per rovinare la festa della Signora (si fa per dire) e mettere ancor più pressione sulle romane, impegnate lunedì in un derby bollente.

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