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CAMPIONATO SERIE A – Juve-Milan, il big match che vale una stagione: addio sogni per chi perde

CAMPIONATO SERIE A – Chi perde è fuori: i sogni di rimonta per lo scudetto o per la Champions passano da Juventus-Milan, che entrambe le squadre non possono assolutamente perdere – Un tracollo pregiudicherebbe anche le panchine di Allegri e Mihajlovic – Sia Juve che Milan giocheranno per vincere

CAMPIONATO SERIE A – Juve-Milan, il big match che vale una stagione: addio sogni per chi perde

L’attesa è finita. Dopo la sosta per le nazionali il campionato riparte e lo fa subito con uno dei suoi “piatti” più prelibati. Juventus-Milan (ore 20.45), oltre che per motivi storici, è una partita fondamentale anche a livello di classifica: rossoneri (sesti con 20 punti) e bianconeri (settimi a 18) non possono proprio permettersi passi falsi.

“Dobbiamo vincere per superarli in classifica e cominciare la rimonta – il pensiero di Allegri in conferenza stampa. – Da qui alla sosta natalizia vivremo un periodo decisivo, anche se non credo di recuperare molti punti in così poco tempo. Il nostro obiettivo è lo scudetto ma ora bisogna pensare solo al Milan”. “Penso sia inutile ribadire l’importanza di questo match – ha replicato Mihajlovic. – Conosciamo la forza della Juve ma giocheremo alla pari per vincere”. Tensione e carica da ambo le parti, d’altronde questo può essere il momento topico della stagione e il discorso, come detto in precedenza, vale per tutti.

Sulla carta, nonostante partano dietro in classifica, i bianconeri partono favoriti: i bookmaker, tanto per fare un esempio, non sembrano avere dubbi sull’esito della sfida. “Intorno al Milan c’è un’atmosfera strana – ha confermato Mihajlovic. – Quando vinciamo dicono che potevamo fare meglio, quando perdiamo o pareggiamo ecco che subito si parla di gara decisiva. Nelle ultime 5 partite abbiamo viaggiato a una media superiore ai 2 punti, meglio di noi hanno fatto solo Napoli e Roma. Se manterremmo questa andatura a fine campionato saremo terzi”. Discorso inappuntabile quello del serbo: i numeri, perlomeno quelli più recenti, sono dalla sua parte. Il problema è che Berlusconi non sembra apprezzare particolarmente il suo calcio, ragion per cui i risultati, di per sé già importantissimi, diventano addirittura fondamentali.

Situazione simile per Massimiliano Allegri, se possibile ancor più sotto pressione del collega rossonero. La sua panchina, paradossalmente, sembra più salda nell’immediato ma il discorso cambia se si parla di futuro. Solo una risalita in classifica gli consentirà di restare alla Juve anche l’anno prossimo e questa, senza ombra di dubbio, passa anche dal match odierno.

Per la prima volta il tecnico toscano potrà contare sulla rosa al completo (eccezion fatta per il “solito” Caceres), il che aumenta ulteriormente i dubbi di formazione. Le ultime da Vinovo parlano di 4-3-3 con Buffon in porta (il capitano festeggerà così i 20 anni di carriera), Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini ed Evra in difesa, Khedira, Marchisio e Pogba a centrocampo, Cuadrado, Dybala (favorito su Mandzukic) e Morata in attacco. Attenzione però all’ipotesi 4-3-1-2: in quel caso il trequartista sarebbe Hernanes, con Cuadrado clamorosamente in panchina.

Qualche problema in più per Mihajlovic, costretto a rinunciare a Bertolacci e De Jong oltre ai soliti Menez, Balotelli e Diego Lopez. Il tecnico ha due soluzioni: quella più “conservativa” (Poli in mediana) e quella più “aggressiva” (Niang in attacco e Bonaventura arretrato). Opterà per la seconda, a testimonianza della volontà di provare a vincere. Il 4-3-3 sarà così composto da Donnarumma in porta, Abate, Alex, Romagnoli e Antonelli in difesa, Kucka, Montolivo e Bonaventura a centrocampo, Cerci, Bacca (favorito su Luiz Adriano) e Niang in attacco. Due squadre offensive, a caccia di 3 punti fondamentali per classifica e morale. Perché dopo il risultato di stasera tutto sarà diverso, nel bene e nel male. 

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