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CAMPIONATO SERIE A – Il Milan a caccia del terzo posto contro il Palermo. L’Inter cade a Parma

CAMPIONATO SERIE A – I rossoneri di Inzaghi inseguono il terzo posto ma per centralo devono battere il Palermo a San Siro: triente con Menez, Honda e El Shaarawy – L’Inter fallisce la terza vittoria consecutiva e cade a Parma infilzata da una doppietta dell’ex juventino De Ceglie che salva la panchina di Donadoni – Ora torna in bilico la panchina di Mazzarri

CAMPIONATO SERIE A – Il Milan a caccia del terzo posto contro il Palermo. L’Inter cade a Parma

La terza vittoria non s’ha da fare. L’Inter fallisce nuovamente la prova del tre: mai infatti, da quando Mazzarri siede sulla panchina nerazzurra, è riuscita ad andare oltre due successi consecutivi. Ma le statistiche contano poco: la sconfitta di Parma è un duro colpo per classifica e morale, un brutto passo indietro dopo le due vittorie su Cesena e Sampdoria che avevano ridato il sorriso (o quantomeno una parvenza) a Walter Mazzarri.

“Non sappiamo fare il salto di qualità – la triste ammissione del tecnico. – Quando arriva il momento di cambiare marcia ci areniamo. Se si vuole lottare per il vertice bisogna avere continuità, questo finora non è avvenuto. Non avevamo giocato male, purtroppo però siamo andati sotto subito e questo ci ha innervositi”. In effetti i nerazzurri hanno capito subito che la notte del Tardini sarebbe stata tutt’altro che facile. Il Parma infatti, a dispetto del momento terribile (fino a ieri 8 sconfitte in 9 partite), parte forte e passa in vantaggio dopo appena 5’. Il gol è di De Ceglie ma va diviso equamente con Rispoli (autore del cross), la coppia Vidic-Ranocchia (mal posizionati) e Obi (sull’ex juventino doveva chiudere lui).

Le sbavature della difesa interista animano un Parma malato ma non morto mentre Mazzarri, orientato a giocare un match sulle ripartenze, deve subito rivedere i propri piani. Il tecnico le prova davvero tutte: dal cambio di modulo (nella ripresa addio 3-5-2 in virtù di un 4-3-1-2) all’inserimento di tutti gli attaccanti a disposizione (giovane Bonazzoli compreso). I risultati però non sono quelli sperati. Questione di sfortuna (palo di Kovacic e occasionissima sprecata da Palacio) ma anche, se non soprattutto, di gioco che non c’è. Il Parma stringe i denti e quando ne ha l’opportunità colpisce: al 76’ Cassano inventa, De Ceglie (ancora lui!) capitalizza. Il 2-0 finale salva la panchina a Donadoni e rimette in discussione quella di Mazzarri. Il terzo posto si allontana nuovamente e con lui anche le (poche) certezze dell’Inter.

Oggi (ore 20.45) tocca al Milan tentare l’assalto al podio. Con i risultati di ieri i rossoneri sono ancor più obbligati a vincere: se ci riusciranno scavalcheranno il Napoli e distanzieranno l’Inter di 4 punti, viceversa si apriranno tutta una serie di processi. Di fronte ci sarà un Palermo rinfrancato dalla vittoria sul Chievo e dunque abbastanza sereno, un po’ come settimana scorsa contro la Juve. “Sarà una partita difficile, hanno un’ottima mentalità e anche una certa qualità – il pensiero di Inzaghi. – Però dobbiamo fare bene, giochiamo a San Siro e siamo nella posizione di classifica che sognavamo a inizio stagione”.

Nonostante ciò il momento non è dei migliori. Le ultime partite hanno visto la squadra in calo dal punto di vista del gioco, inoltre, per la prima volta sotto la gestione Inzaghi, sono venute fuori alcune polemiche. Su tutte il caso Pazzini, la cui signora, in settimana, ha pesantemente criticato l’operato dell’allenatore con un tweet al veleno. “Quello sfogo non è piaciuto né a me né alla società – ha tagliato corto il tecnico rossonero. – Il giocatore però è il primo a essere dispiaciuto, mi ha chiamato subito facendo immediatamente rientrare il caso”.

Questa sera comunque Pazzini partirà nuovamente dalla panchina e, probabilmente, troverà Torres a fargli compagnia. Là davanti infatti dovrebbe spuntarla Menez, in un tridente con Honda ed El Shaarawy. L’altro grande dubbio di formazione riguarda il portiere: Diego Lopez sembra leggermente favorito su Abbiati ma di certezze assolute non ce ne sono. Per il resto formazione fatta. In difesa Zapata tornerà a far coppia con Alex, a centrocampo lo squalificato Muntari verrà sostituito da Essien. Iachini risponderà con il solito 3-5-2 con Dybala e Vazquez in attacco e il giovane Belotti pronto a subentrare dalla panchina.

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