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CAMPIONATO – Juve, solo pari con il Genoa (1-1) ma l’arbitro le nega un rigore al ’94

CAMPIONATO – La Juve non va oltre il pari in casa contro il Genoa di Ballardini ma si scaglia contro l’arbitro che al ’94 le nega un clamoroso rigore – Di Quagliarella l’iniziale vantaggio bianconero – Conte scatenato – La Lazio è a meno 6 – Anelka è bianconero.

CAMPIONATO – Juve, solo pari con il Genoa (1-1) ma l’arbitro le nega un rigore al ’94

Furia Juventus. Per il risultato (solo 1-1 con il Genoa in casa) e, soprattutto, per l’arbitraggio, che ha scatenato polemiche di ogni tipo. Il fattaccio avviene al 93°, quando Granqvist tocca con il braccio un pallone piovuto dalla destra: per l’arbitro Guida è tutto regolare, ma le immagini lasciano più di un dubbio. “Non c’è nulla da spiegare o chiarire – ha spiegato furioso Antonio Conte – tutti hanno visto cosa è successo, pure un cieco avrebbe visto. Il rigore è sacrosanto e posso accettare un errore, ma non ciò che mi ha detto Guida. L’arbitro di porta gli aveva segnalato il rigore, ma lui mi ha detto che non se l’è sentita di darcelo. Questo non è calcio. Se io ascolto determinate cose, vergogna è il minimo che io possa dire. Voglio equità, il rigore era sacrosanto, avrei accettato che Guida mi avesse detto di non aver visto o di aver sbagliato…”. Una presa di posizione piuttosto dura, ma nulla rispetto a quella di Marotta: “Per un arbitro come Guida di Torre Annunziata ci sono difficoltà a venire ad arbitrare la Juventus. Non parlo di malafede ma di difficoltà. Al 94′ un arbitro della provincia di Napoli si è trovato in difficoltà… Così come è consigliabile che un arbitro di Novara non arbitri la Juventus, così una arbitro napoletano non deve venire ad arbitrare la Juventus”. Parole pesantissime, che hanno suscitato l’immediata indignazione di Enrico Preziosi: “Dov’è lo stile della Juventus? Spesso noi contro la Juve abbiamo subito dei rigori inesistenti. Ora mi aspetto che qualcuno prenda provvedimenti nei confronti di Conte. Vorrei ricordargli che la Juventus ha vinto uno scudetto con un gol fantasma di Muntari…”. Dura la presa di posizione del presidente rossoblu, soprattutto sul tecnico bianconero: “C’è un’arroganza unica da parte di Conte che sostiene che l’arbitro gli avrebbe detto che non se l’è sentita. Questo lo dice lui. Un allenatore dovrebbe dare l’esempio e invece lui urlava vergogna vergogna…”.

Insomma, il clima è incandescente e la partita sembra essere passata in secondo piano. In realtà la Juve recrimina perché non è stata capace di chiudere prima i giochi: passata in vantaggio con Quagliarella (54°, anche se su deviazione di Granqvist), la squadra campione d’Italia non è riuscita a raddoppiare. E così, alla prima occasione utile, l’ex di turno Borriello ha firmato il gol dell’1-1 (68°). Da lì in poi è stato assedio bianconero, con tanto di polverone finale, peraltro più che motivato dai fatti.

Nel frattempo Marotta ha ufficializzato l’acquisto di Anelka: il francese arriva con un contratto fino a giugno. “Definiamolo un rinforzo ponte. – ha dichiarato l’ad bianconero. – Comunque ribadisco che manca ancora il transfer, l’ufficialità arriverà fra qualche giorno. L’operazione ha la durata di 5 mesi con una reciproca valutazione futura. Se arriveranno altri attaccanti? Direi di no…”. Insomma, mercato chiuso, nonostante il popolo bianconero protesti in maniera vibrante per l’acquisto del francese. La Torino bianconera aspetta, proprio come Lisandro Lopez.

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