Condividi

Camera, ok bipartisan al rifinanziamento delle missioni all’estero

Con 493 voti favorevoli e 22 contrari è stato approvato in via definitiva il Ddl passato pochi giorni fa al Senato – La misura ha messo d’accordo quasi tutti: solo l’Idv ha votato contro – Entro fine novembre i nostri 9.200 soldati schierati su fronti stranieri saranno ridotti di 2mila unità: via quasi 900 militari dalla Libia, intatto il fronte afgano.

Camera, ok bipartisan al rifinanziamento delle missioni all’estero

Dalla Camera via libera bipartisan al rifinanziamento delle missioni italiane all’estero. Il decreto legge è stato approvato oggi in via definitiva dopo il sì del Senato. Sono stati 493 i voti favorevoli, 22 i contrari e 15 gli astenuti. Ampio e trasversale il fronte comune che ha unito i due rami della Camera, forse anche sull’onda emotiva degli ultimi fatti di sangue che hanno visto cadere soldati italiani in Afghanistan.

Pdl, Lega, Popolo e territorio, Udc e Pd non hanno avuto dubbi nel promuovere le nuove misure, anche se tutti gli emendamenti delle opposizioni sono stati respinti. Gli unici ad aver votato contro sono stati i parlamentari dell’Idv. Quanto agli astenuti, si tratta dei Radicali.

Il testo approvato oggi prevede per il secondo semestre alcuni tagli rispetto ai finanziamenti stanziati per la prima metà dell’anno. Ad oggi sono schierati sui fronti internazionali 9.200 miliari italiani, che entro fine novembre saranno ridotti di duemila unità. In questo modo le spese dello Stato si ridurranno da 811 a 664 milioni di euro, per un risparmio complessivo di 120 milioni.

Il contingente che subirà lo sfoltimento maggiore sarà quello attivo in Libia, dove attualmente sono operativi 1.970 soldati italiani. A breve, il loro numero sarà ridotto di 884 unità. Discorso diverso per l’Afghanistan. In questo caso “non è stata prevista alcuna riduzione – ha spiegato il ministro della Difesa, Ignazio La Russa -, perché è ferma intezione del nostro Governo tenere fermo il rispetto di un impegno internazionale che vede i nostri ragazzi lavorare per la pace”.

Commenta