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Cambi Casa d’Aste, 400 opere in asta per l’apertura della nuova sede milanese

Cambi Casa d’Aste, 400 opere in asta per l’apertura della nuova sede milanese

La prossima asta di Arte Moderna e Contemporanea di Cambi si svolgerà l’8 maggio p.v. nella nuovissima sede di via San Marco 22, a Milano. I numerosi lotti presenti in catalogo saranno esposti da venerdì 4 a lunedì 7 maggio. In due tornate, divise tra mattina e pomeriggio, verranno messi allincanto oltre 440 lotti provenienti in maggior parte da collezioni private. Tra queste, un nucleo proveniente dalla collezione di Arturo Schwarz nel quale figurano molte opere di artisti israeliani, testimoni di tre generazioni: quella di Joseph Zaritsky, Yehezkel Sareichman e Arie Aroch, pionieri del modernismo, quella di autori nati tra il 20 e 30, rappresentanti delle correnti surrealiste o informali, come Menashe Kandishman, Ori Reisman, Aviva Uri, Ofer Lellouche e Moshe Kupferman, e quella dei nati nel secondo dopoguerra, interpreti della contemporaneità, come Sam Havadtoy, Pinchas Cohen Gam e Simcha Shirman.

Nella stessa collezione opere uniche o multipli di ManRay, Daniel Spoerri, Alik Cavaliere, Mimmo Paladino, Giorgio Griffa, Gianfranco Barucchello, Lucio Del Pezzo, Enrico Baj e diversi altri.
Altra raccolta da segnalare è quella di un importante collezionista romano con opere di Rotella, Pistoletto, Dorazio, Angeli, Schifano e Pizzi Cannella, per citarne solo alcuni.
Interessante una piccola sezione di opere futuriste con lavori su carta di Tato, Crali, Sansoni Dottori e una grande tela di Mario Menin, primo battaglista del mondo (riscoperto recentemente e presente anche alla Fondazione Prada nella mostra Post Zang TumbTuuum a cura di G.Celant), che testimonia la battaglia del Tembien del 1936 e che parte da una stima di  20/25.000 euro.
Tra gli highlights della vendita segnaliamo unimportante, piccola ma
raffinata, tela di Giorgio De Chirico raffigurante Ettore e Andromaca, stimata 230/250.000 euro, un bel Tancredi del 1959, stimato 70/90.000 euro, una grande opera informale del 1963 di Giuseppe Santomaso, stimata 120/180.000; un Bonalumi del 1973 che parte da una stima di 65/75.000 euro, un bellesempio di pittura analitica dellartista Marco Gastini del 1974, offerta a 25/35.000 euro, e un raro Pinot Gallizio del 1961 stimato 25.000/35.000 euro.
La vendita comprenderà anche molte grafiche internazionali come Fontana, Duchamp, Mirò, Warhol, Tapies, Chillida, Sol Lewitt, Man Ray e molti altri. 
Non mancheranno lavori storici di Munari, Turcato, Dorazio, Melotti, Rotella, Hans Arp, Mirò, Marc Tobey e una bella sezione di opere del ‘900, con quadri di  Soffici, De Pisis, Carrà, Guttuso, Marussig e Sironi.

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