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Calcioscommesse, colpo di scena: la Disciplinare boccia la richiesta di patteggiamento per Conte

La Disciplinare ha respinto la proposta di pena (ritenuta “non congrua”) del procuratore federale Stefano Palazzi, in seguito alla richiesta di patteggiamento formulata dai legali del tecnico juventino (deferito per omessa denuncia con riferimento a due gare quando era alla guida del Siena): 3 mesi di sospensione, e 200mila euro di ammenda.

Calcioscommesse, colpo di scena: la Disciplinare boccia la richiesta di patteggiamento per Conte

La Disciplinare ha respinto la richiesta di patteggiamento concordata dal procura federale e dagli avvocati di Antonio Conte. Tre mesi e 200 mila euro d’ammenda: questo era il patteggiamento richiesto dal procuratore federale della Figc Stefano Palazzi dopo aver sentito i legali di Antonio Conte, al termine della prima udienza del nuovo procedimento sportivo relativo al secondo filone dell’inchiesta del calcioscommesse. La Disciplinare ha ritenuto tale pena “non congrua”: adesso procura federale e legali del tecnico dovranno ridiscutere.

L’allenatore della Juventus (alla guida del Siena all’epoca dei fatti contestati) era stato deferito per le omesse denunce relative alle presunte combine delle partite Novara-Siena e AlbinoLeffe-Siena della stagione 2010-2011. “Conte – ha informato Palazzi – ha espresso il desiderio che questi importi possano essere destinati a scopi benefici e solidaristici e la Procura ha espresso il suo consenso”. 

Ecco le altre richieste, che coinvolgono squadre di serie A: 5 punti di penalizzazione, 20.000 euro di ammenda oltre a 20.000 per il filone di Bari per il Siena; un punto di penalizzazione e 30.000 euro di ammenda per il Torino; 4 mesi, oltre alla continuazone della pena del precedente provvedimento, per Filippo Carobbio; 2 mesi e 60.000 euro d’ammenda per Angelo Alessio (vice allenatore Juventus); 3 mesi, oltre alla continuazone della pena del precedente provvedimento, per Gervasoni (svincolato); 3 mesi e 20 giorni e 30.000 euro d’ammenda per Larrondo, derubricato a omessa denuncia.

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