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Calciomercato, Inter e Napoli in ansia per Icardi e Insigne

Frank De Boer vota per la conferma di Icardi ma il bomber nerazzurro resta in bilico tra Inter e Napoli, dove cresce l’insofferenza di Insigne e di Gabbiadini – La Juve sempre a caccia del sostituto di Pogba: Matuidi e Witsel in pole position – Milan ancora in panne: difficile arrivare a Badelj – La Roma abbraccia Vermaelen

Calciomercato, Inter e Napoli in ansia per Icardi e Insigne

Poche idee ma molto chiare. D’altronde Frank De Boer sa bene che il tempo è quello che è, ragion per cui non è il caso di volare troppo con la fantasia ma di dare linee guida ben precise. Una su tutte la permanenza di Icardi, a questo spunto scolpita nella pietra (a meno che il Napoli non faccia saltare il banco con un nuovo, decisivo, rialzo). “Per me è un giocatore molto importante, quindi resterà” ha fatto sapere l’olandese durante la sua prima conferenza stampa da allenatore dell’Inter. E’ ancora presto per farsi un’idea definitiva su di lui (ci mancherebbe!), la sensazione però è che la sintonia con la proprietà (in particolare con Thohir) sia molto più solida rispetto all’era Mancini.

“L’Inter è famosa per il suo settore giovanile quindi cercherò di lanciare qualcuno in prima squadra” ha proseguito nella sala stampa di Appiano Gentile, musica per le orecchie del tycoon indonesiano, da sempre suo grande sostenitore. E poi c’è l’investitura su Gabigol, attaccante brasiliano del Santos che sarebbe perfetto per la nuova Inter indo-cinese, a caccia di prospetti futuri più che di giocatori fatti e finiti. “E’ un giocatore molto fantasioso e creativo – ha spiegato l’olandese. – Sicuramente è nel mirino di tutti i top club perché è un profilo molto interessante”. Sarà un caso ma ieri, poco dopo la conferenza del neo tecnico nerazzurro, il ds Ausilio ha fatto un ulteriore passo verso l’acquisto del suddetto attaccante, anche se non ancora decisivo. L’offerta di 25 milioni infatti, grazie anche alla mediazione di Kia Joorabchian (nemico di Mancini ai tempi del City per la querelle Tevez), era stata accettata dal Santos, fino a quando il Leicester di Ranieri non ha alzato la posta mettendone 27 sul tavolo delle trattative.

A questo punto però, più che i 2 milioni di differenza, potrebbe essere decisiva la volontà del giocatore, oltre che il lungo lavoro ai fianchi del ds interista. Staremo a vedere, nel frattempo, nonostante le parole di De Boer, bisogna monitorare con attenzione il caso Icardi. Già, perché al di là dei tweet ambigui della moglie-agente Wanda Nara, c’è un Napoli alle prese con una vera e propria girandola di attaccanti, che potrebbe coinvolgere nuovamente Maurito. E se i malumori di Gabbiadini erano già noti da tempo (“vorremmo restare ma se dovesse arrivare un altro giocatore la situazione cambierebbe” ha ribadito il suo procuratore Sivlio Pagliari), la novità è rappresentata da Insigne, la cui permanenza all’ombra del Vesuvio non è più così scontata. “De Laurentiis ha sempre decantato Lorenzo come il Totti di Napoli ma certe risposte che ci ha dato nell’ultimo incontro non ci sono piaciute – ha fatto sapere il suo agente Fabio Andreotti. – Il Napoli dice di non volerlo cedere ma ci ha offerto un contratto che non ci soddisfa, abbiamo offerte migliori che arrivano da tre club, tutti tra i più ricchi d’Europa”. Insomma, dopo Higuain ecco che un altro simbolo della squadra potrebbe lasciare, con tutte le conseguenze del caso.

Decisamente meno traumatico l’addio di Pogba alla Juventus, anche perché ormai il suo passaggio al Manchester United era il segreto di Pulcinella. Di curioso semmai c’è l’ammontare dell’incasso, ben al di sotto delle aspettative. Perché se è vero che i milioni arrivati dall’Inghilterra sono quelli circolati nei giorni scorsi (105 più 5 di bonus), è anche vero che la commissione di Raiola è stata pagata dalla Signora e non dai Red Devils. “Tale operazione, al netto del contributo di solidarietà e degli oneri accessori, genera un effetto economico di circa 72,6 milioni di euro” si legge sul sito ufficiale della Juve: un bell’affare, ci mancherebbe (il francese era arrivato praticamente a zero), ma meno “galattico” del previsto. Ad ogni modo a Torino devono voltare pagina e tuffarsi su un centrocampista che, pur con caratteristiche diverse (di Pogba non se ne trovano facilmente), possa sostituire l’ex 10 bianconero. “Matuidi ha un contratto di due anni, non abbiamo mai parlato della sua partenza” ha fatto sapere Al Khelaifi, presidente del Psg, Marotta però conserva ancora qualche speranza perché il procuratore del francese è proprio quel Mino Raiola appena riempito di denari. La prima scelta bianconera però sembra essere Axel Witsel, anche se trattare con lo Zenit non sarà facile: i russi hanno acconsentito alla cessione ma solo in cambio di 25 milioni, cifra ritenuta troppo alta dalla dirigenza juventina.

E poi c’è il Milan, sempre alle prese con un mercato difficile che stenta a decollare. La novità di ieri risiede in una telefonata tra Berlusconi e Galliani, con l’ormai ex proprietario che avrebbe dato il via libera all’acquisto di un centrocampista, a patto che l’esborso non superi i 15 milioni. L’ad vorrebbe investirne una decina su Badelj ma la Fiorentina, al momento, non ci sente: vedremo se la pressione del giocatore, ormai convintosi a cambiare maglia, non possa favorire la trattativa. Impossibile invece arrivare a Isco, almeno stando alle parole del suo papà-procuratore: “In queste settimane sono uscite tante voci ma non ci interessano, vogliamo rinnovare con il Real Madrid”. La sensazione è che in mancanza di una partenza eccellente (uno tra Bacca e De Sciglio, non tutti e due) a Milanello non arriveranno giocatori di prima fascia, nemmeno quel Cuadrado tanto desiderato da Montella.

Infine la Roma, di nuovo serena dopo aver abbracciato Thomas Vermaelen. “Sono appena arrivato ma mi sento pronto per giocare subito” ha spiegato il difensore belga, preso dal Barcellona con la formula del prestito con diritto di riscatto (10 milioni). Spalletti, vista l’emergenza in difesa, lo prenderà in parola e, molto probabilmente, lo schiererà titolare già nella sfida col Porto del 17 agosto, primo (e fondamentale) crocevia della stagione giallorossa.

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