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CALCIOMERCATO – E’ Nainggolan l’oggetto del desiderio ma occhio ai ritorni di Menez e Lamela

Il re del mercato di gennaio è il cagliaritano Nainggolan, conteso da Roma, Milan e Inter – Ma si profilano anche clamorosi ritorni in Italia come quello di Menez (Juventus) e Lamela (Inter) – Honda e Rami già al Milan – Il Napoli blinda Higuain, insidiato da Mourinho, e punta su N’Koulou e Gonalans per accontentare Benitez – Pjanic in bilico

CALCIOMERCATO – E’ Nainggolan l’oggetto del desiderio ma occhio ai ritorni di Menez e Lamela

Che le danze abbiano inizio. Al via del mercato invernale manca ancora qualche giorno, ma le big del nostro calcio sono già schierate ai blocchi di partenza. Le strategie sono delineate, gli obiettivi individuati: ora non resta che vedere se andranno in porto. E’ così per tutti, indipendentemente da classifiche e budget. La Juventus per esempio non vuole cullarsi troppo sul primato e punta con decisione un esterno offensivo, uno in grado di interpretare il 3-5-2 della casa, ma anche il 4-3-3 tanto desiderato da Conte.

Il nome caldo è quello di Jeremy Menez, da tempo relegato ai margini della ricchissima rosa del Psg. Il francese piace per tanti motivi, da quelli tattici di cui sopra a quelli ambientali. Avendo già giocato in Italia il suo inserimento non sembrerebbe un problema, e poi a fare il resto c’è la situazione contrattuale, davvero favorevole. Menez andrà in scadenza a giugno, il che permette a Marotta un’operazione low cost. Il Psg chiede 3,5 milioni per liberarlo subito, il dg bianconero vuole spuntarla per la metà. Una situazione che ricorda molto quella di Honda, che il Milan avrebbe volentieri acquistato nella sessione estiva e che invece arriverà solo ora.

Il suo e quello di Rami non saranno i soli volti nuovi a sbarcare a Milanello, come dimostra la frenetica attività di Via Aldo Rossi. Nel mirino c’è Radja Nainggolan, che dopo essere stato accostato a Inter, Juventus e Roma, potrebbe invece vestire il rossonero. Galliani e Cellino non hanno ancora trovato l’intesa definitiva, ma ci sono vicini: 7 milioni per la comproprietà la richiesta del Cagliari, 5 più la metà del giovane Cristante l’offerta del Milan. Ballano un paio di milioni insomma, una differenza che potrebbe essere colmata solo per decisione di Silvio Berlusconi. Anche l’altro numero 1 di Milano sarà grande protagonista del mercato.

Milioni di tifosi interisti attendono di capire le mosse di Erick Thohir, l’uomo più atteso della sessione invernale. E il tycoon ha deciso di intervenire in prima persona, come dimostra la cena londinese con Nasser Al Khelaifi, presidente del Psg. Un meeting importante, nel quale Thohir ha chiesto ufficialmente in prestito Lavezzi, sentendosi però opporre un secco “no”. Il Pocho costa 25 milioni, cifra troppo alta per il budget nerazzurro. E siccome la controproposta (Pastore) non stuzzica affatto Mazzarri, ecco che l’Inter potrebbe virare su Lamela, che al Tottenham non trova spazio. Molto comunque dipenderà dal mercato in uscita, a cominciare da Guarin. Il colombiano piace al Chelsea, ma al momento la distanza tra domanda (20) e offerta (15) è considerevole. Se il Guaro partirà il mercato nerazzurro avrà un’impennata, viceversa Branca e Ausilio dovranno battere altre piste. Molto determinato anche Aurelio De Laurentiis, che vuole a tutti i costi accontentare Rafa Benitez.

Lo spagnolo ha chiesto rinforzi in difesa e a centrocampo, e con ogni probabilità li avrà. Nicolas N’Koulou e Maxime Gonalons sono i più accreditati: per il difensore del Marsiglia ci vogliono una decina di milioni, per il centrocampista del Lione 13. Monitorati con attenzione anche Agger, Vermaelen e il solito Mascherano, da sempre pallino di Benitez. Difficile invece, se non addirittura impossibile, che possa partire Gonzalo Higuain, nonostante l’offerta monstre (50 milioni più David Luiz) del Chelsea. Mercato più incerto quello della Roma, diviso fra il sogno scudetto e le tentazioni che arrivano dall’estero. Il Manchester United ha puntato Benatia e Strootman, il Psg Pjanic. Sui primi due non se ne parla (almeno fino a giugno), il bosniaco invece non ha ancora rinnovato il contratto (scadenza 2015), il che lascia aperte tutte le strade.

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