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Calcio, oggi Barcellona-Milan apre la mitica Champions: ecco le pagelle delle grandi d’Europa

Chi riuscirà a fermare l’invincibile armata spagnola di Guardiola? Oggi il Milan ci prova,. ma senza Ibra – Otto grandi team a caccia del più ambito trofeo calcistico del mondo: Barcellona, Real Madrid, i due Manchester, Chelsea, Bayern, Milan e Inter – Galleria di campioni

“Lasciate ogni speranza o voi che entrate” era la scritta che, minacciosamente, campeggiava sulla porta dell’inferno di Dante. Lo slogan però, senza voler essere blasfemi, sembra perfetto anche per la Champions League 2011/2012, ovviamente sopra il logo del Barcellona. Perchè, almeno sulla carta, nessuno sembra in grado di poter impensierire i blaugrana, campioni in carica e ulteriormente rafforzati da una maestosa campagna acquisti. Nel calcio però si sa, essere favoriti può rappresentare più un peso che un vantaggio, dunque ci sono alcune possibilità che qualcuna delle altre big europee riesca a strappare al SuperBarça la coppa dalle grandi orecchie. La prima squadra a doversi misurare con i blaugrana sarà il Milan, che questa sera è atteso da una prova importantissima al Camp Nou. Certo, la gara odierna non deciderà nulla, ma per i rossoneri sarà fondamentale per quantificare la propria forza ed eventualmente i propri limiti. Ma in Europa non ci sono solo Barcellona e Milan. Real Madrid, Manchester United, Manchester City, Chelsea, Inter e Bayern Monaco, insomma il meglio del calcio mondiale si confronterà nella Champions che sta per cominciare. E allora spostiamo il nostro tiro di voti e pronostici sulle grandi d’Europa, consapevoli che tanto, com’è giusto che sia, il giudizio finale lo darà il campo. Ci sei mancata Champions League e ora non vediamo l’ora di guardarti da vicino.

BARCELLONA CONTRO TUTTI, QUALCUNO RIUSCIRA’ A FERMARLO?
VOTO: 9

Solo perchè il 10 è esclusiva di Maradona e Pelè. Questo Barça meraviglioso sembra davvero inarrestabile e inattaccabile, uno spettacolo per gli occhi e per la mente, un prodotto unico e ineguagliabile di Calcio, rigorosamente con la C maiuscola. Una squadra quasi perfetta già da 3 anni, che quest’estate si è arricchita con due gioiellini niente male: Sanchez (che però si è infortunato e starà fuori un paio di mesi) e Fabregas. Guardiola, consapevole che dopo tanti successi aumenta il rischio di avere “la pancia piena”, ha deciso di rinforzare la rosa con due pezzi da 90, che gli consentiranno di alzare la concorrenza interna e cambiare all’occorrenza il collaudassimo 4-3-3. E allora, vi starete chiedendo, cosa la giocano a fare la Champions League? Il pallone è rotondo amici di First Online, lo sapete benissimo anche voi, e le partite prima di essere vinte vanno giocate. Questo Barcellona è meraviglioso, ma non invincibile, nel calcio nessuno lo è. I catalani partono favoriti d’obbligo, ma per rivincere la coppa dovranno sudare, anche se a partire dagli ottavi di finale. Il girone infatti, Milan a parte, vede Viktoria Plzen e Bate Borisov come sparring partner più che avversari. Prepariamoci dunque alla solita scorpacciata di gol, che quando gioca il Barcellona non mancano mai.

IL REAL MADRID ALLA RISCOSSA, MOU SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO.
VOTO: 8,5

La storia dice che le squadre di Josè Mourinho danno sempre il meglio nella seconda stagione. E se l’anno scorso, il Real Mou è arrivato fino alla semifinale (battutto proprio dal Barcellona), i conti sono fatti. Il teorema Mourinhiano però, non è legge, e se finora ha avuto successo con Porto e Inter, così non è stato con il Chelsea, con cui il tecnico portoghese non è riuscito a vincere la coppa. Dunque, il Real Madrid inizia la Champions con la pressione di chi sa che non può più permettersi secondi posti, che nella capitale spagnola equivalgono ad un fallimento. Vedere poi l’odiato Barça vincere, vincere e ancora vincere, rischia di far venire un esaurimento nervoso a Mourinho, che dovrà essere bravo a convincere i suoi che i catalani non sono poi così superiori. In questo senso, le sfide di Supercoppa hanno aiutato, anche se alla fine ad alzare il trofeo è stato ancora una volta Pep Guardiola. Il Madrid però si è rinforzato, mentalmente (ad agosto ha affrontato il Barça senza paura, a differenza della scorsa stagione) e tecnicamente. Alla rosa già ottima sono stati aggiunti Sahin, miglior giocatore della Bundesliga e Fabio Coentrao, giocatore duttile e di altissimo livello. In panchina poi siede ancora un certo Kakà, uno che se dovesse rientrare in forma scombussolerebbe gli equilibri di tutt’Europa. Il girone, insidioso ma tutto sommato abbordabile (Ajax e Lione non sono più quelle di una volta, e la Dinamo Zagabria si è già candidata per l’ultimo posto in classifica) non dovrebbe creare problemi. Il bello si  vedrà da febbraio in poi, quando Mou dovrà tornare ad essere il re dei ko. Superando, necessariamente, la sindrome Barcellona. Altrimenti la stessa gli sarà fatale.

DUE FINALI (PERSE) IN TRE ANNI: IL MANCHESTER UNITED CERCA VENDETTA.
VOTO: 8

Passano gli anni ma Sir Alex Ferguson sembra non invecchiare mai. Il santone del calcio inglese (70 anni il prossimo 31 dicembre) guida da 25 anni il Manchester United, con cui ha fatto incetta di trofei di ogni tipo (37!) ma nonostante questo ogni anno riesce a rinnovare la squadra in maniera incredibile. I risultati poi gli danno quasi sempre ragione, dunque il Manchester United si candida come una delle favorite alla prossima Champions. La coppa dalle grandi orecchie è un po’ croce e delizia per Sir Alex: due volte l’ha vinta (Barcellona ’99 e Mosca 2008) ma altrettante gli è sfuggita di mano proprio nell’atto finale (Roma 2009 e Londra 2011). Certo, i numeri sono dalla sua, visto che negli ultimi 4 anni per ben 3 volte è riuscito ad arrivare in fondo, ma le due finali perse stridono un po’ con la grandezza del personaggio. Che anche quest’anno è partito fortissimo in Premier League, ha rinforzato la squadra (presi il portiere De Gea, il difensore centrale Jones e l’esterno sinistro Young) e confermato giovani interessantissimi (Cleverley e Smalling, 43 anni in due). Insomma, le carte per essere protagonisti in Europa ci sono tutte, a partire da un girone che non dovrebbe dare nessun problema (Benfica, Basilea e i rumeni dell’Otelul Galati).

RIUSCIRA’ IL CHELSEA A REGALARE AD ABRAMOVICH L’IRRAGGIUNGIBILE COPPA?
VOTO: 7,5

Da quando è diventato proprietario del Chelsea (2003), Roman Abramovich ha una sola ossessione: la Champions League. In questi anni, nonostante la vagonata di milioni spesi, il Chelsea non è mai riuscito ad accontentarlo. Una sola volta, nella sua Mosca, i Blues sono stati vicinissimi a regalargli l’ambito trofeo, ma capitan John Terry, scivolando sul dischetto, vanificò il tutto, permettendo agli odiati rivali del Manchester United di festeggiare la coppa davanti a lui. A Londra si dice che a dividere Abramovich dalla Champions League ci sia una sorta di maledizione, e a prima vista sembrerebbe vero, visto che, dove non sono arrivati gli errori dal dischetto, ci hanno pensato gli arbitri (ricordate il signor Ovrebo in Chelsea – Barcellona 2009?). A guardar bene però, anche l’ultra miliardario russo ci ha messo del suo, collezionando allenatori come fossero figurine (Ranieri, Mourinho, Grant, Scolari, Hiddink, Ancelotti e ora Villas Boas). Chissà se il baby prodigio portoghese (pagato 15 milioni!) riuscirà a sfatare la maledizione, intanto però per la prima volta il Chelsea non è stato protagonista del calciomercato. Nononstante le richieste di Villas Boas infatti, a Stanford Bridge sono arrivati solo Mata dal Valencia e Raul Meireles dal Liverpool. Un po’ poco per chi deve assolutamente vincere la coppa dalla grandi orecchie, anche se il girone (Valencia, Bayer Leverkusen e Genk) dovrebbe permettere ai Blues di qualificarsi senza problemi. Gli ottavi si giocheranno dopo il mercato di gennaio, e chissà che allora ad Abramovich non torni la voglia di spendere per il suo Chelsea.

GLI SCEICCHI FANNO SUL SERIO! MANCHESTER CITY LA MINA VAGANTE.
VOTO: 7,5

Più completi del Chelsea, ma sicuramente più inesperti. I Citizens si riaffacciano sulla finestra della Coppa dei Campioni dopo 43 anni, con l’obiettivo di arrivare subito in fondo. Non sarà facile, perchè per vincere in Europa non bastano i soldi, ma sicuramente il Manchester City ha una squadra di assoluta qualità. Il mercato ha regalato a Roberto Mancini giocatori fortissimi: su tutti il Kun Aguero, sogno proibito della Juve di Marotta, ma anche i francesi dell’Arsenal Gael Clichy e Samir Nasri. Insomma, tanta roba, se aggiunta a Dzeko, Tevez, Balotelli, Yaya Tourè eccetera eccetera. Il City però partirà con un girone infernale, già soprannominato da tutti “il gruppo di ferro”. Bayern Monaco, Villarreal e Napoli, con cui Mancini si confronterà già domani sera. La partita del “City of Manchester” si preannuncia bellissima, e anche se i Citizens sono favoriti, gli uomini di Mazzarri possono creare problemi. Di sicuro però il Manchester City si candida ad essere la mina vagante della Champions League. Che lo sceicco Mansour vuole fortemente, e di solito, quando si mette in testa una cosa…

LA FINALE IN CASA PUO’ ESSERE LA MARCIA IN PIU’ DEL BAYERN MONACO.
VOTO: 7

Si dice che i gatti abbiano 9 vite, e che i tedeschi addirittura 10. Il Bayern Monaco comincia quest’edizione della Champions League senza esserne il favorito, cosa tra l’altro abituale, ma con uno stimolo da non sottovalutare assolutamente: la finale del 19 maggio 2012 si giocherà proprio all’Allianz Arena. Per i ragazzi di Jupp Heynckes un’occasione irripetibile di festeggiare la coppa dalle grandi orecchie in casa propria, ecco perchè il Bayern di quest’anno va preso ancor più in considerazione. La squadra poi è rimasta di buon livello, ottima dalla cintola in su (Robben, Ribery, Muller e Gomez formano uno degli attacchi più forti al mondo) mediocre in difesa (Badstuber e Van Buyten farebbero fatica a giocare in una squadra di mezzaclassifica italiana). La differenza però potrebbe farla l’organizzazione di gioco, già decisiva nel 2010 con Van Gaal (ma poi a Madrid vinse l’Inter) e ora cambiata con Heynckes, che sembra prestare più attenzione alla fase difensiva di quanto non facesse il santone olandese. Certo, la strada per la finale è durissima già da ora (del girone A abbiamo già parlato nel capitolo dedicato al Manchester City) ma ai tedeschi le sfide piacciono. La Champions League è avvisata.

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