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Btp Valore segna un nuovo record di raccolta con 18,31 miliardi. Il Tesoro: il maggior risultato di sempre

Il pubblico retail si è evoluto. Scottato dall’erosione dell’inflazione ha abbandonato i conti correnti e ha imparato a investire. Il Btp Valore ha molte ragioni per essere apprezzato. Il confronto nella tabella

Btp Valore segna un nuovo record di raccolta con 18,31 miliardi. Il Tesoro: il maggior risultato di sempre

Ne parlano anche al bar. Subito dopo la classifica di campionato e l’ultima puntata di Master Chef. Il Btp Valore è piaciuto agli italiani, tanto da diventare argomento di conversazione, come insegna del resto la sua pubblicità che ti promette persino una crociera, se lo sottoscrivi.

Segno di tempi. Si diceva che gli italiani non volevano investire e tenere la liquidità sui conti correnti. E invece eccoli qui, scottati da oltre un anno di inflazione pesante che si è mangiata parte del valore del patrimonio, i cosiddetti Bot people, ma in una versione più evoluta, hanno imparato a investire, a fare arbitraggi, ad aggirarsi tra le varie scadenze, comondamente seduti davanti alla loro postazione di homebanking.

Non troppo lungo, un rendimento che difficilmente si vedrà ancora in questi anni, un confronto premiante rispetto anche agli asset sul mercato, anche grazie al premio fedeltà che ispira anche un certo senso di partecipazione al progetto. Ecco alcuni dei segreti del successo dell’ultimo prodotto offerto dallo stato italiano: il Btp Valore 2024-2030.

Nuovi record: raccolta 18,31 miliardi, contratti 656.369

E’ terminato alle ore 13 di oggi il collocamento della terza emissione del Btp Valore a sei anni e il ministero dell’Economia e delle Finanza brinda registrando un nuovo record di ordini raccolti dal pubblico retail a cui il titolo era dedicato: 18,31 miliardi, superando anche il record precedente che spettava alla prima emissione del giugno scorso (18,2 miliardi di euro). La seconda emissione di ottobre 2023, che si era chiusa con 17,2 miliardi. “Si tratta” ha detto il Tesoro, “del risultato più elevato di sempre in termini di valore sottoscritto, ma anche per numero di contratti registrati” pari a 656.369 unità.

Per questa nuova emissione del BTP Valore ai risparmiatori verranno pagate le cedole ogni tre mesi, con tasso del 3,25% per i primi tre e del 4% dal quarto in poi (tassi confermati rispetto all’annuncio del 23 febbraio) a cui si aggiunge un eventualie premio fedeltà dello 0,7% riservato a chi lo acquista durante i giorni di collocamento e lo detiene fino alla scadenza.

Una nuova tipologia di Bot People: il modello evoluto

Si sa, gli italiani sono da molto tempo riconosciuti come i Bot people, in quanto affezionati sottoscrittori delle scadenze più brevi della gamma proposta dal Tesoro. Certo, negli anni 90, i Bot avevano rendimenti a doppia cifra (a fronte di una altrettanto elevata inflazione), ma la zia Jole che qualche lira (la valuta corrente di allora) l’aveva investita, poi non dormiva la notte per la paura che non gliele restituissero più in tempi in cui il default dello stato italiano non era uno scenario da fantaeconomia.

Le cose sono cambiate. Anche in meglio, al netto di un debito pubblico che invece continua a crescere e continua a tenere il podio nel mondo in quanto a consistenza. Ma negli anni l’economia e lo stato italiano ha maturato una certa stima tra gli investitori internazionali soprattutto. Come testimonia l’indicatore per eccellenza, lo spread che ora viaggia intorno ai 150 punti base, ben lontano dalla crisi anche solo del 2011 quando si era avvicinato ai 500 pb.

A questo punto, tra un’inflazione che erode e un’offerta allettante, i Bot people si sono lanciati, mostrando di essere anche evoluti e ben capaci anche di utilizzare l’home banking.

L’ultima versione del Btp valore offerto sulla piattaforma Mot (il mercato telematico delle obbligazioni e titoli di Stato di Borsa Italiana) ha visto ordini ben più consistenti rispetto a quelli della zia Jole. Già nel primo giorno di offerta, lo scorso lunedì 26 febbraio, è arrivato un ordine da 3 milioni di euro e il giorno successivo, alle ore 15.10, qualcuno ha inserito sul Mot un ordine 10 milioni di euro.
A parte i due maxi ordini, risulta che il contratto medio è stato intorno ai 30.000 euro, più alto sia dei 28.165 di ottobre sia dei 28.648 di giugno.

Prendendo a riferimento proprio quell’ordine da 10 milioni, l’investimento frutterà circa 370 mila euro lordi all’anno, 352 mila netti. Un buon rendimento anche se non soddisfa le promesse della pubblicità di potersi fare una crociera: per avere un rendimento che paghi il biglietto, diciamo del valore medio di 3000 euro, occorre dunque investire 100.000 euro, decisamente a portata di un investitore più che evoluto.

Le scelte sul mercato e gli arbitraggi

Ma i Bot people “modello evoluto” hanno mostrato anche di sapersi destreggiare sul mercato tra le varie scadenze offerte. Dopo aver sottoscritto a piene mani anche le due emissioni simili collocate dal Mef lo scorso anno (in totale oltre 36 miliardi), non appena è stata annunciata la nuova emissione a fine gennaio i Bot people hanno venduto quello vecchio per far posto al nuovo, guadagnandoci anche in termini di prezzo. Ecco in che modo.

Come si sa, dopo la fine del collocamento al prezzo di 100, il Btp Valore passa alle normali contrattazioni di mercato. Il Btp valore collocato a ottobre a 100, a fine gennaio quando è stato annunciato il nuovo, quotava ben 103,65 e c’è chi lo ha venduto (tant’è vero che il prezzo di quel titolo ora è sceso a 102,50) per spostarsi su quello nuovo, con, in più, il vantaggio di incamerare il plus di valore. Si chiama arbitraggio: cosa di cui la zia Jole nemmeno conosceva l’esistenza probabilmente.

Che cosa hanno visto i Bot people in questo nuovo prodotto?

L’incubo che i Bot people hanno vissuto negli ultimi mesi e che ha preso le sembianze dell’inflazione, viene ora messo a tacere, almeno per qualche anno. Se il costo della vita è superiore ai rendimenti dei titoli allora, nonostante le cedole, ci sarà una “perdita finale reale”. Attualmente l’inflazione annuale è intorno 6%, quindi al di sopra dei rendimenti del Btp Valore.

Ma al bar tutti ormai sanno che le stime per l’inflazione per i prossimi mesi sono per un calo e che si prevede che fra il 2024 e il 2025 possa, complici le politiche monetarie della Bce, tornare intorno al 2,5%-2%. Ecco dunque la convenienza del rendimento del Btp Valore.

Anche questa nuova emissione avrà un premio extra finale di fedeltà, che questa volta sarà pari allo 0,7% del capitale investito (era allo 0,5% in occasione della prima e della seconda tranche) per chi acquista il titolo durante i giorni di collocamento e lo conserverà in portafoglio senza soluzione di continuità fino alla scadenza. Per semplificare il riconoscimento a chi ha diritto all’extra premio finale fedeltà dello 0,7%, al Btp Valore verrà assegnato un codice Isin “speciale” e un codice Isin regolare.

Il Mef ricorda inoltre che l’ultima legge di bilancio ha escluso i titoli di Stato ed altri prodotti finanziari garantiti dello Stato, fino ad un limite massimo di 50mila euro complessivi, dall’indicatore Isee. Il Btp Valore, precisa il Mef, verrà escluso dall’indicatore di situazione economico-patrimoniale, a partire dal 2025 con il completamento dell’iter di attuazione della misura che è stato avviato e si concluderà prossimamente con l’emanazione di modifiche all’apposito Dpcm.

Rendimento a confronto con altri titoli

Ma anche il confronto con altri prodotti offerti dallo stato premia. L’attuae Btp Valore offre una doppia cedola: al 3,25% per i primi 3 anni e del 4% per i successivi tre a cui va ad aggiungersi il premio fedeltà dello 0,7% per chi detiene il titolo fino alla scadenza. Il calcolo finale da un rendimento medio del 3,77% lordo per l’intero periodo dei sei anni.

Rispetto ad altri titoli paragonabili di pari scandenza si tratta di una maggiorazione di circa 30 punti base. Addirittura risulta anche di poco inferiore rispetto al rendimento del Btp decennale. Vediamo.
Il Btp con scadenza 1 marzo 2030 (cedola 1,75%) oppure con il Btp 15 giugno (cedola 1,85%) offrono un rendimento attorno al 3,45% e 3,53% rispettivamente. Su un investimento di 10mila euro corrisponde a 25-30 euro in più rispetto alla cedola del Btp tradizionale di pari durata. Il Btp Italia con rendimento agganciato all’inflazione a scadenza giugno 2030 e cedola minima garantita dello 0,8%, offre un rendimento al prezzo corrente attorno al 3,42%.
Semmai una buona alternativa al Btp valore potrebbero essere ancora i conti deposito della banche che solitamente si estendono fino a cinque anni. Con la migliore proposta disponibile sul mercato, dice ConfrontaConti, per un deposito non svincolabile a cinque anni, è possibile avere un tasso di interesse lordo del 4,75% costante per tutta la durata del deposito. Bisogna però calcolare anche una tassazione del 26% invece di quella al 12,5% del Btp. In entrambi c’è poi l’imposta di bollo annuale dello 0,2% dell’importo. Fuori concorso sono invece i Buoni di Poste Italiane che non riescono a raggiungere le quote di rendimento del Btp Valore.

Le prossime cartucce che sparerà il Tesoro

Chi non è stato di questa partita, non deve preoccuparsi. Il Tesoro avrà molto da fare anche nei prossimi mesi per compensare la cifra monster di oltre 330mila euro di titoli in scadenza nel solo 2024. E quindi verrà a proporci altri modelli di titoli di stato. Certamente, dicono gli esperti, ci verrà riproposto un altro Btp Valore, a giugno e/o a ottobre. Riguardo il Btp Italia, agganciato all’inflazione, ci sono un po’ più di dubbi, visto che con i prezzi al consumo in calo, potrebbe essere meno attrattivo.

Btp Valore
prima emissione
(giugno 2023)
Btp Valore
seconda emissione
(ottobre 2023)
Btp Valore
terza emissione
(febbraio 2024)
Durata4 anni5 anni6 anni
Cedolesemestralitrimestralitrimestrali
Formula
Step up
2+23+23+3
Tasso
minimo garantito
3,25% per il primo e il secondo anno;
4% per il terzo e il quarto anno
4,10% per il primo, secondo e terzo anno; 4,5% per il quarto e quinto anno3,25% per il primo, secondo e terzo anno; 4% per il quarto, quinto e sesto anno
Tasso
finale
3,25% per i primi due anni; 4% per i successivi due4,10% per i primi tre anni, 4,5% per i successivi due3,25% per il primo, secondo e terzo anno; 4% per il quarto, quinto e sesto anno
Premio fedeltà0,5%0,5%0,7%
Raccolta18,14 miliardi17,2 miliardi18,31 miliardi
Ordini654.575 contratti641.881 contratti656.369 contratti

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