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Brexit si allontana e le Borse volano: Milano +2,54%

I mercati scommettono sulla permanenza della Gran Bretagna nell’Unione Europea e le Borse vanno in orbita – Malgrado l’appesantimento (-0,7%) dello stacco cedola per 12 importanti società, Piazza Affari guadagna il 2,54% – In grande spolvero le banche ma non solo – Intesa, Unicredit, Mps ma anche Eni, Telecom e Mediaset in rialzo.

Brexit si allontana e le Borse volano: Milano +2,54%

I sondaggi sulla Brexit vedono il fronte del “remain” in recupero e in vantaggio sui “leave” (45% contro 42%). La sterlina mette a segno un forte recupero e le Borse europee prendono fiducia: Milano sale del 2,45%, nonostante sia giornata di stacco di cedola (che pesa in media per uno 0,7) e quindi sostanzialmente in linea con il resto degli indici europei, Parigi +3,50%, Francoforte +3,43%, Londra +3,04%.

Con le tensioni che rientrano si allenta anche la corsa ai titoli rifugio come bund e oro. Lo spread Btp-Bund chiude in calo a 137 punti base e rendimento all’1,44% e l’oro è calo dell’1% a 1.285 dollari l’oncia, allontanandosi dai 1.300 punti.

Anche a Wall Street gli indici si muovono in territorio positivo con sotto i riflettori i titoli bancari. Sul fronte dei cambi l’euro dollaro sale sopra la soglia di 1,13. L’attenzione è rivolta al presidente della Federal Reserve Janet Yellen, che domani e mercoledì sarà in Congresso per la testimonianza semestrale sullo stato di salute dell’economia. Il mercato si attende toni cauti sulla traiettoria futura della politica monetaria, dopo che il Fomc, al termine della riunione della settimana scorsa, ha privilegiato la prudenza sui rialzi dei tassi di interesse e sulla ripresa. Balza il petrolio con il Brent che sale del 2,22% asopra i 50 dollari al barile e il Wti del 2,31% a 49,09 dollari al barile.

A Piazza Affari le banche rimbalzano dopo una settimana di sell off. Occhi su Unicredit +3,4% dopo le  indiscrezioni sulla nomina, a breve, del nuovo Ad, che dovrebbe essere Corrado Passera. Intesa +3,04%, Mps +5,17%, Ubi Banca +0,57%. In controtendenza Banco popolare -2,7% che chiude mercoledì l’aumento e invariata la sposa Bpm.

Miglior titolo del Ftse Mib è però Azimut +8,18%, seguito da Yoox +6,68%, Unipol +6,26%, Saipem +5,91% e Mediobanca +5,53%. Sotto i riflettori le municipalizzate tra cui soprattutto Acea, che dopo l’elezione di Virginia Raggi a sindaco di Roma, cede il 4,79% a 10,94 euro, mentre Kepler Cheuvreux ha ridotto il prezzo obiettivo da 14 a 12,5 euro, confermando la raccomandazione hold. Gli analisti sono preoccupati che il neo sindaco Raggi possa cambiare “il cda per motivi politici”, finendo per alterare la strategia del gruppo in maniera negativa. Male anche Iren (-5,2%) dopo il ribaltone a Torino con la vittoria di Appendino su Fassino. Cede terreno anche Hera -4,11% la municipalizzata di Bologna dove è stato confermato il sindaco Pd Merola. Poco mossa A2a che scivola dello 0,59%. A Milano Sala, così come il suo avversario Parisi, si è espresso perché il comune scenda al di sotto del 50% della compagnia.

Da ricordare che a Piazza Affari oggi sull’andamento dei titoli pesa lo stacco delle cedole. Cairo Communication +0,6% dopo il rilancio del 33% dell’Ops su Rcs, passata da 0,12 a 0,16 azioni per ogni titolo Rcs. Parte oggi anche l’offerta di Bonomi e soci attraverso International Media Holding che avrà cinque giorni per decidere un eventuale rilancio della loro offerta. Rcs cede l’1,73%.

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