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Brasile, spaventoso ritardo nelle opere previste per i Mondiali 2014: il 40% è ancora sulla carta

A due anni dall’inizio della Coppa del mondo di calcio, su 101 opere previste, appena cinque sono state concluse – I ritardi maggiori riguardano le infrastrutture, ma il ministro dello Sport getta acqua sul fuoco e promette: “Tutto pronto entro il 2014”.

Brasile, spaventoso ritardo nelle opere previste per i Mondiali 2014: il 40% è ancora sulla carta

Man mano che passa il tempo, la domanda si fa sempre più ricorrente: ce la farà il Brasile ad arrivare preparato all’appuntamento con i Mondiali del 2014?

Il ministro dello Sport, Aldo Rebelo, nei giorni scorsi si è mostrato fiducioso: “Il 68% delle opere sarà consegnato entro la fine del 2013 e il 17% si concluderà nel 2014, prima dell´inizio dei Mondiali”.

Al di là delle rassicurazioni, a due anni dal fischio d´inizio della competizione, lo scenario comincia a destare forte preoccupazione, tanto che Joseph Blatter ha sgridato il Brasile, accusandolo di “non fare i compiti a casa nel tempo fissato”. Secondo il bilancio divulgato dal governo nei giorni scorsi, infatti, appena il 5% delle opere previste si può dire concluso, mentre il 40% è ancora fermo sulla carta.

In totale si parla di 101 infrastrutture: 5 concluse, 55 in fase di realizzazione, 41 ancora sulla carta, 17 in attesa di essere appaltate, 15 in fase di finalizzazione del progetto e nove in attesa di avvio dei lavori.

Gli stadi

Lo stadio che ha accumulato il maggior ritardo è quello di Curitiba, nel sud del Paese, il cui cronogramma è fermo ad un misero 11%. Anche a Porto Alegre non se la passano molto bene: l´esecuzione dei lavori dello stadio Beira-Rio avanza lentamente raggiungendo appena il 20% del totale.

Il Maracanã di Rio de Janeiro che ospiterà la finale del Mondiale alla fine ce la farà (potrebbe non essere altrimenti?) ma ad oggi i lavori sono fermi al 45% e nel 2013 ci sarà già il primo test a cui arrivare preparati, la Coppa delle Confederazioni. Ritardi significativi si segnalano anche nei lavori di costruzione del nuovo stadio di San Paolo (32% realizzato), a Manaus, nel cuore dell´Amazzonia (38%) e a Natal, nel nordest del Paese (22%).  

Aeroporti e porti

Se gli stadi alla fine, in qualche modo, saranno pronti, sono gli aeroporti invece a destare fortissime preoccupazioni: già ad oggi, la capacità dei principali scali del Paese è messa a dura prova dal sovraffollamento di passeggeri, mentre i lavori di ampliamento sono praticamente al palo.

Dei fondi previsti, circa tre miliardi di euro, appena il 3% è stato utilizzato: in totale sono 31 opere previste in 13 aeroporti, eppure solamente 5 sono concluse, mentre 13 non sono nemmeno cominciate.

L´infrastruttura portuale più importante del Paese, quella di Rio de Janeiro, secondo le previsioni del governo di Dilma Rousseff, sarà pronta solo nel maggio del 2014, alla vigilia dei Mondiali, e che sarà in grado di ospitare delle navi-hotel per sopperire ad un´altra mancanza, quella dei posti letto in città.

Mobilità urbana

Oltre ai lavori in corso al porto e all´aeroporto, Rio de Janeiro è anche la città con il maggior numero di cantieri aperti. La cidade maravilhosa sarà infatti protagonista anche delle Olimpiadi del 2016 e avrà quindi bisogno di un processo di restyling più ampio che ne cambierá il volto.

La situazione delle infrastrutture di mobilità urbana rimane però nel complesso allarmante: il 45% dellle opere pubbliche previste nelle 12 città scelte dalla Fifa non è nemmeno iniziato. Eppure il governo è convinto che l´80% dei lavori verrà concluso entro la fine del 2013. 

La corsa contro il tempo è già cominciata e, nonostante i ritardi, i brasiliani rimangono ottimisti e convinti che i Mondiali del 2014 saranno indimenticabili sia per loro, sia per i turisti. Per portare a termine i lavori in tempo, poi, basterà affidarsi al consueto jeitinho brasileiro, cioè a quell´innata arte di arrangiarsi che li contraddistingue e che in qualche modo li farà arrivare preparati all´ora X.

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