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Borse, Unicredit e Mps corrono ma crolla Amazon

Piazza Affari applaude il progetto di aggregazione Unicredit-Mps ma non rinuncia a prese di beneficio sui titoli che nelle scorse settimane hanno corso di più – A Wall Street pesante caduta di Amazon dopo i conti deludenti

Borse, Unicredit e Mps corrono ma crolla Amazon

Dopo la corsa di ieri, la settimana borsistica si chiude nel segno delle prese di beneficio. In calo le Borse europee nonostante la pioggia di trimestrali e i dati positivi sul Pil pubblicati oggi dai principali istituti di statistica. Grazie alla ripresa di industria e servizi, l’Istat stima che nel secondo trimestre del 2021 il PIl italiano abbia registrato un rialzo del 2,7% rispetto al trimestre precedente e del 17,3% rispetto allo stesso periodo del 2020, quando il prodotto interno lordo crollò del 12% a causa del lockdown. Il dato italiano batte nettamente quelli dell’Eurostat sulla zona euro (+2%) e sulla Ue a 27 (+1,9%). A livello statale, l’Italia fa meglio della Francia (+0,9%) e della Germania (+1,5%), ma viene sorpassata di un soffio dalla Spagna, dove nel secondo trimestre il Pil è aumentato del 2,8%. 

In questo contesto, Piazza Affari peggiora nel finale e cede lo 0,6% a 25.363 punti nonostante gli exploit di Unicredit e Mps. A Parigi (-0,23%), per centrare il verde non bastano né la corsa di Iliad (+61%) dovuta all’opa del fondatore Niel, né il forte rialzo di EssilorLuxottica (+3,77%). Giù dello 0,5% Francoforte, scende dello 0,59% Londra, Madrid è la peggiore con un ribasso dello 1,19%.

Dall’altra parte dell’oceano viaggia in ribasso Wall Street, dove a soffrire è soprattutto il Nasdaq (-0,47%), zavorrato dal crollo di Amazon (-7,2%). Per la prima volta in tre anni, il colosso dell’e-commerce ha diffuso una trimestrale inferiore alle attese degli analisti, annunciando parallelamente stime deludenti sul prossimo trimestre. Sul fronte macro, l’indice Usa per l’inflazione Pce ‘core’ ha rilevato un aumento annuale del +3,5%.

Sul Ftse Mib, l’attenzione degli investitori è catalizzata su Unicredit, che segna una delle migliori performance della seduta con un rialzo del 2,8%. La banca ha annunciato di aver avviato negoziati con il Ministero dell’Economia per rilevare le attività commerciali di Monte dei Paschi (+3,35%). L’istituto di Piazza Gae Aulenti ha inoltre pubblicato i conti del secondo semestre, chiuso un utile netto di 1,03 milioni di euro. 

Miglior titolo della giornata è Amplifon (+3,3%), seguita da Ferrari (+1,6%) e Recordati (+1,36%). Sale Leonardo (+1,13%), che nel primo semestre del 2021 ha registrato una crescita di ordini e ricavi e un raddoppio dei profitti, dando netti segnali di miglioramento al mercato. 

Sopra la parità (+0,14%) Eni, dopo il ritorno all’utile e ai livelli pre-covid del II trimestre. Crolla invece Saipem (-4,4%) dopo aver annunciato di avere chiuso il primo semestre con un rosso di 779 milioni di euro e ricavi in calo del 13% a 3,2 miliardi. Fa ancora peggio Nexi (-4,1%) che, oltre ai dati semestrali e trimestrali, ha reso noto lo slittamento al quarto trimestre del completamento dell’acquisizione di Sia. In rosso anche Banco Bpm (-3,7%) ed Enel (-2,93%).

Fuori dal Ftse Mib si ferma la corsa di Banca Carige che dopo il crollo registrato nel giorno del suo ritorno in borsa e il rally delle due sedute successive, archivia l’ultima seduta della settimana con un ribasso del 8,78%.

Sul secondario, lo spread è a 112 punti base (+0,81%), mentre sul fronte cambi l’euro aggancia la soglia di 1,19 dollari.

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