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Borse ultime notizie: basta liquidità, obbligazioni meglio delle azioni. I giudizi degli esperti alla vigilia di Bce e Fed

La fine del ciclo del rialzo dei tassi apre nuove opportunità di investimento sulle obbligazioni, secondo molti esperti. Borse: Milano sale ma senza entusiasmo

Borse ultime notizie: basta liquidità, obbligazioni meglio delle azioni. I giudizi degli esperti alla vigilia di Bce e Fed

Non è più tempo di liquidità, suggeriscono gli esperti. La prudenza, a fronte di azioni e, soprattutto delle obbligazioni, comporta ormai un prezzo molto alto: “Chi ha 50.000 euro fermi sul conto corrente è destinato a perdere 2.607 euro in termini di potere d’acquisto nell’arco di un solo anno e la perdita sale a ben 7.419 euro nell’arco di tre anni”, ammonisce Moneyfarm. E così, alla vigilia degli appuntamenti di Bce (giovedì 14) e Fed (la prossima settimana) gli operatori si concentrano sulla ricerca di soluzioni che permettano di sfruttare la salita dei rendimenti decennali verso i picchi dell’anno per costruire posizioni di lungo respiro. 

Borse ultime notizie: mercati Europa in rialzo ma fiacchi

Nell’attesa i mercati azionari si muovono al rialzo, seppur senza particolare entusiasmo. Milano +0,66% alle 13:47 è la borsa migliore e apre la settimana con il segno più grazie al miglioramento delle banche legato alla probabile revisione soft del provvedimento degli extraprofitti. Altrove il Toro avanza nella previsione che la Bce interrompa la lunga striscia di aumenti dei tassi, come prevede Gabriel Debach, Italian market strategist di eToro. “Ma la decisione – precisa – tuttavia resta ancora assai in bilico, tra pressioni salariali che invitano la BCE a non demordere dal ciclo di rialzi (la scorsa settimana i redditi da lavoro dipendente del secondo trimestre hanno continuato a crescere a un ritmo del 5,5% a/a), e rischi di recessione con prospettive per l’Eurozona che rimangono deboli”. Non è ancora tempo, dunque, per tornare in forze sul mercato azionario per sfruttare il propellente della ripresa.

Grandi opportunità per le obbligazioni: ecco perché

Il risultato? Molti indizi lasciano intendere che si è ormai aperta una stagione di grandi opportunità per le obbligazioni. A sostenere il cambio di rotta è l’atteggiamento di banche e società primarie, che reagiscono così al rialzo dei rendimenti reali in atto negli Usa. La scorsa settimana, quasi a sorpresa, un fronte compatto di corporations (vedi ad esempio Duke Energy e Philip Morris che vantano un rating solido) ha lanciato una robusta serie di bond per più di 50 miliardi di dollari, nonostante tassi reali ai massimi da 15 anni. 

Lo stesso vale per l’Europa. Negli ultimi giorni decine di società, a partire dalle banche, stanno emettendo obbligazioni per investitori istituzionali approfittando di una finestra adatta per costi e domanda.

Alla grande fiera del reddito fisso non poteva mancare il mercato italiano. Intesa Sanpaolo, Mps, Bper, Generali, Banco Desio, Banca Ifis e poi Eni: tra fine agosto e la prima settimana di settembre banche, assicurazioni e non solo hanno fatto a gara a emettere bond, tutti riservati a investitori istituzionali, riscuotendo un notevole successo da parte della loro platea di compratori. La moral suasion del Tesoro, preoccupato per la concorrenza, ha frenato per ora la pressione degli emittenti. Il Mef ha così posto le premesse per un decollo lanciato della prossima emissione di Btp Valore di inizio ottobre, con la novità della cedola trimestrale. 

La fine del ciclo dei rialzi dei tassi: la parola agli esperti

Una preoccupazione forse eccessiva, dettata dalle prossime esigenze di cassa di via XX Settembre che dovrà far fronte di qui a fine anno al rimborso di titoli per 81 miliardi.  Gli esperti promuovono comunque il trend generale. Ecco quel che scrive Capital Group: ”E’ il momento di abbandonare la liquidità e tornare alle obbligazioni e di farlo ora, perché lo storico treno sta già passando. Il massimo del rendimento in portafoglio (16% nei cicli economici precedenti, dagli anni Ottanta a oggi) dura 10 mesi”. 

La storia, insistono gli analisti, insegna che la fine di un ciclo di rialzi dei tassi offre una straordinaria opportunità di investimento nel reddito fisso. A giudicare da quanto successo in passato prima di un cambio di strategia delle banche centrali, gli investitori hanno l’opportunità di assicurarsi gli attuali livelli di rendimento interessanti e trarre potenzialmente beneficio da futuri tagli dei tassi. Per contro, gli investimenti in liquidità potrebbero determinare un ciclo di rendimenti in discesa nei prossimi anni.

Anche per Marco Valle, responsabile obbligazionario di Generali Investment Partners è arrivata l’ora di abbandonare la strategia della liquidità. Con un occhio di riguardo ai governativi ed alle obbligazioni emesse dall’Unione Europea. 

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