Condividi

Borse tutte positive in Europa dopo il boom pro-accordo antispread: Piazza Affari in leggero rialzo

I mercati scommettono sulla tenuta dell’intesa europea e soprattutto aspettano il taglio dei tassi della Bce – Tutti positivi i listini europei – Piazza Affari guadagna lo 0,24% – Balzo all’insù di Mps che avanza di oltre il 2% – Si complica il caso Fonsai e si arroventa lo scontro su Impregilo

Borse tutte positive in Europa dopo il boom pro-accordo antispread: Piazza Affari in leggero rialzo

BORSE. L’EFFETTO BCE NEUTRALIZZA IL GELO DA HELSINKI

MILANO +0,24%, MA LO SPREAD SUI BTP NON SI RIDUCE PIU’

La doccia fredda è arrivata da Helsinki. Il governo finlandese, in un’informativa al Parlamento, ha detto che intende bloccare gli acquisti di bond governativi da parte dell’Esm. Per essere effettuati, gli acquisti di bond sul mercato secondario devono essere approvati da tutti i 17 membri dell’eurozona. Nel rapporto, il primo ministro rivela inoltre che la Finlandia avrebbe proposto di utilizzare lo strumento dei covered bond per accedere al mercato a tassi piu’ bassi.

Il vento della speranza continua a soffiare da Francoforte. Giovedì la Bce dovrebbe deliberare il taglio di un quarto di punto del tasso di sconto. Ventiquattrore prima frau Angela Merkel sarà a Roma: il duello con Mario Monti continua.

La Borsa di Milano ha retto all’impatto del no di Finlandia (e Olanda): l’indice Ftse Mib ha chiuso in rialzo dello 0,24% aquota 14.308. Madrid sale dello 0,39%. Londra guadagna l’1,25%, Parigi +1,36%, Francoforte +1,24%.

Il petrolio tipo Wti tratta a 83,8 dollari il barile, in ribasso dell’1,3%. L’euro si svaluta nei confronti del dollaro a 1,261 da 1,266 di venerdì.

Ondivago pure l’andamento del debito sovrano: prima lo spread tra Bund e Btp scende a 406 punti base poi torna atorno a quota 2420, come venerdì scorso. Il future del Bund a 10 anni è poco mosso a 140,89 dopo aver toccato in mattinata un massimo di 141,5.

La Borsa americana si muove in moderato ribasso con gli investitori delusi dal dato negativo dell’Ism manifatturiero, un indice che anticipa l’evoluzione dell’attività industriale nei prossimi tre mesi. L’indice è sceso a giugno sotto quota 50, che fa da spartiacque fra prospettive di crescita e prospettive di contrazione, attestandosi a 49,7 da 53,5 di maggio. Le previsioni degli economisti lo indicavano a 52.

A Wall Street il Dow Jones scende dello 0,5%,Nasdaq -0,1%. L’indice S&P arretra dello 0,3%.

Tornando a Piazza Affari da segnalare i contrasti nel settore bancario. Unicredit -1,41%, Intesa Sanpaolo è in ribasso del 1,43%, Banco Popolare dello 0,76%. Monte Paschi sale del 2,19% e Ubi Banca dell’1,17%. Invariata Banca Popolare di Milano.

Generali sale dell’1,2% mentre Fondiaria Sai segna un calo del 6%:nell’attesa dell’esito del consiglio di amministrazione odierno. Cattolica Assicurazioni sale del 4,5%.

In Europa si mettono in luce le società delle costruzioni (Stoxx +1,7%), le società minerarie (Stoxx +2%), le società tecnologiche (Stoxx +1,8%) e le banche (Stoxx +1,8%).

A Milano, nel paniere delle blue chip, avanzano Prysmian 2,64%%, Tenaris +1,96% e Buzzi +2,43%.

Buon rialzo di Atlantia +2,49% e di Eni +1,31%. In calo Fiat -0,96% e Fiat Industrial -0,52%. Tra le small cap corre Prelios +4%, la società ha annunciato un’operazione di vendita di attivi in Germania. Infine Impregilo -0,89%. Beniamino Gavio ha proposto piatto un buy-back che potrebbe arrivare fino al 20% del capitale e un dividendo straordinario per convincere gli azionisti a votare a suo favore alla prossima assemblea del 12 luglio, ma esclude il lancio di un’Opa nel caso dovesse uscire sconfitto dallo scontro con il contendente Salini.

Commenta