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Borse: Piazza Affari al top da 13 mesi, Dow Jones oltre 27mila

Continuano le scintille in Borsa – Nel 2019 il Ftse Mib ha guadagnato il 21,5%, mentre a New York l’indice Dow Jones ha superato la soglia psicologica dei 27mila punti base

Borse: Piazza Affari al top da 13 mesi, Dow Jones oltre 27mila

Borse asiatiche positive, ma con prudenza, nell’ultima seduta della settimana in attesa stasera dei dati della bilancia commerciale cinese e, soprattutto, dei numeri del prodotto interno lordo del Drago, previsti per lunedì. È quasi scontato che, complice la guerra dei dazi, Pechino debba annunciare la crescita più debole da 27 anni a questa parte. Ma conta di più, per ora, l’aria di record che soffia da Wall Street.

CINA IN SALITA IN ATTESA DEI DATI SUI COMMERCI

Hong Kong si avvia a chiudere in rialzo dello 0,4%, meglio il CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen (+0,6%). Non spaventa gli operatori l’ultimo tweet di Donald Trump che protesta perché non sono ancora arrivati gli ordini di acquisto sull’agricoltura Us promessi dal presidente Xi nel recente incontro di Osaka.

Positivi il Nikkei di Tokyo (+0,1%) ed il Kospi coreano, anche se sale di tono la disputa sulle forniture di componenti per i chips tra le due potenze dell’elettronica.

LA SANITÀ AIUTA WALL STREET, PETROLIO IN SALITA

Ancora alla ribalta i listini americani, sostenuti dalle parole del presidente della Fed. L’artiglieria delle banche centrali è pronta ad entrare in azione, non solo oltre Oceano. Diversi segnali hanno confermato ieri che la Bce intende varare misure espansive robuste già dal prossimo vertice del 25 luglio. Il presidente della Fed Jerome Powell ha ribadito ieri la linea da “colomba” della banca centrale Usa: per il primo taglio dei tassi americani dal 2008 basterà pazientare fino al 31 luglio prossimo.

Ieri sera il Dow Jones ha chiuso in rialzo dello 0,85% e ha raggiunto un nuovo massimo storico toccando quota 27.088 punti, per la prima volta nella storia oltre la soglia dei 27mila. L’indice S&P 500 +0,23% non riesce però a restare sopra i 3 mila punti a 2,999.91. Il Nasdaq scende dello 0,08%.

A favorire il rally il balzo in avanti del gigante delle assicurazioni sanitarie UnitedHealth Group (+5,6%) e ai considerevoli guadagni di Boeing e Goldman Sachs.

A catalizzare l’interesse sul comparto sanitario è stata la notizia che l’amministrazione Trump aveva abbandonato una proposta per porre fine agli sconti pagati agli intermediari che negoziavano i prezzi dei farmaci per conto degli assicuratori sanitari. Sono balzate in avanti anche Cigna (+8%) e CVS Health (+6%). Giù le farmaceutiche: Merck, Pfizer e Johnson & Johnson.

Sul fronte del mercato obbligazionario, il rendimento del Treasury a 10 anni è risalito al 2,12% da 2,05% del giorno prima a fronte di un aumento dell’inflazione che può incidere sulle decisioni sui tassi: al netto delle componenti più volatili (alimentari e energia) l’incremento è stato del 2,1%, sopra il +2% atteso.

Il petrolio WTI è in salita a 60,60 dollari il barile. Stesso rialzo per il brent a 67,05 dollari al barile. La settimana si sta per chiudere con un guadagno superiore al 4% per entrambe le tipologie. Bene i petroliferi a Milano. Saipem in lieve rialzo sostenuta anche dai contratti in Arabia Saudita. Tenaris +1,8%.

LA BCE PRONTA AD ENTRARE IN AZIONE

L’euro si apprezza ancora contro dollaro a 1,127 su dollaro, +0,2%. Intano i I future sulle borse europee anticipano un avvio in moderato rialzo. Dai verbali della Bce è arrivata la conferma della linea accomodante della banca centrale: “I membri della Banca centrale – si legge nelle minute – prenderanno in considerazione l’iniezione di nuovi stimoli nel breve termine alla luce della debolezza dell’inflazione e delle crescenti incertezze a livello globale destinate a peggiorare nel prossimo futuro”.

La pensa così Philip Lane, il nuovo capo economista dell’istituto, molto apprezzato da Mario Draghi: “Abbiamo gli strumenti e una buona esperienza per reagire a rischi di ogni tipo – ha risposto in una sessione di tweet aperta agli operatori – Il modo più efficace per portare l’inflazione al livello voluto è l’adozione di misure pro-attive, compresa l’adozione dei tassi negativi”.

Infine, nel rapporto, l’ultimo sull’eurozona prima che il direttore generale del Fmi Christine Lagarde passi alla guida della Bce a novembre, il Fondo ha dichiarato che i piani di Francoforte per mantenere una politica monetaria accomodante sono “vitali”.

PIAZZA AFFARI RESTA LA BORSA MIGLIORE, SOFFRE FRANCOFORTE

In questa cornice la Borsa di Milano (+0,56%) ha chiuso in rialzo, sui massimi degli ultimi tredici mesi a quota 22.169 punti.

La performance da inizio anno del FtseMib si amplia a +21,5%, meglio dell’Eurostoxx fermo a +16,70%, 

Soltanto due azioni sulle 40 che compongono l’indice, Pirelli e Bpm, registrano una performance negativa da inizio anno. Venti azioni sono riuscite a “battere” l’indice con guadagni superiori al +21%.

In rosso gli altri listini. La peggiore è Francoforte (-0,3%): ad aggiungere incertezza sono le condizioni di salute di Angela Merkel sempre al centro dell’attenzione per i suoi inspiegabili tremori. Deboli anche Parigi -0,28% e Londra -0,25%. Bene Madrid +0,29%.

Ancora una giornata di gloria per la carta italiana.

Lo spread con il Bund è sceso a 192 punti base, sui minimi da giugno del 2018. Il differenziale con il Bono spagnolo si porta a 125 punti base, minimo degli ultimi dodici mesi, da 128 di ieri: era balzato al record storico di 200 punti base a fine maggio nella fase di massima conflittualità tra governo Lega/M5s e Bruxelles.

ANCORA UN SUCCESSO PER IL TESORO NELLE ASTE

Il rendimento del Btp decennale scende a 1,68% da 1,73%.

Ieri, nell’ultima giornata delle aste di metà mese, il Tesoro italiano ha assegnato tutti i 5,5 miliardi di euro dei due titoli con scadenza tre e sette anni. Sono stati assegnati 3 miliardi di triennale al rendimento di 0,49%, da 1,05% di metà giugno. Il Tesoro ha anche assegnato 2,5 miliardi di titoli a sette anni con rendimento 1,24%, da 1,96%.

ALITALIA, ATLANTIA PRONTA AD INVESTIRE 400 MILIONI

Sotto i riflettori Atlantia (+2,57%): il board della holding infrastrutturale ha deciso di valutare in particolare i termini del piano industriale e la struttura della compagnia azionaria della nuova Alitalia che dovrebbe vedere coinvolte Fs al 35%, il Mef al 15% e il vettore Usa Delta al 10-15%. La società del gruppo Benetton prevede un impegno nell’ordine dei 400 milioni.

BLACKROCK OLTRE IL 10% DI FINECO

Bancari positivi ma senza fuochi d’artificio per festeggiare il calo dello spread sotto i 200 punti. Intesa Sanpaolo avanza dell’1%, Unicredit +1,2%, Ubi +0,9%. Nuovo rialzo per Mps (+1,36%). Fa eccezione Bper (-0,8%).

In Fineco (-0,48%) cresce la presenza di BlackRock, salita al 10,233% in concomitanza con l’uscita dal capitale di Unicredit.

Nexi (+1,8%) ha segnato un nuovo record storico.

CREDIT SUISSE PROMUOVE ENEL

Tra le utilities brilla Enel (+1,3%): Credit Suisse alza il target price. Fa ancor meglio Acea (+1,52%). Terna +1%.

Frena Fiat Chrysler: in una lunga intervista alla Stampa in occasione dei 120 anni dalla nascita della società, John Elkann ha confermato che l’operazione Renault è sfumata. In ribasso anche Cnh (-1,5%) ed Exor (-1%).

RECORD PER INWIT, FALCK E DIGITAL BROS

Inwit segna il nuovo massimo storico a 9,10 euro in attesa del consolidamento del settore.

Falck Renew (+2,4%) si spinge su nuovi top dal 2008 sotto la spinta dei nuovi incentivi previsti per le rinnovabili.

Nuovo primato dal 2018 anche per Digital Bros (+3%).

TIRO AL BERSAGLIO SU MEDIASET

Seduta difficile, invece, per Mediaset, che ha lasciato sul terreno l’1,65% a 2,749 euro, sotto quota 2,77 euro, che rappresenta la soglia per esercitare il diritto di recesso da parte dei soci che non intendano partecipare al progetto di una holding olandese cui conferire le attività tv in Italia e Spagna del Biscione nell’assemblea del prossimo 4 settembre. Anche la controllata spagnola (-1,53%) è scesa sotto il prezzo di recesso.

Titolo di giornata è stato Risanamento (+15,09%), sotto la spinta dei progetti per le Olimpiadi invernali 2026.

Maglia nera per Avio (-14,07%): il lanciatore Vega due minuti prima del decollo, ha registrato un’anomalia poco dopo l’accensione del secondo stadio che ha portato alla conclusione prematura della missione. È il primo flop dopo 14 lanci di successo.

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