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Borse oggi esterrefatte dal tira e molla di Trump sul destino di Powell. Un brivido è corso ieri sui mercati: era un test di Donald?

Sui mercati ieri è corso un brivido, quando Trump ha detto di voler licenziare Powell. Poi ha smentito tutto: ha voluto fare un test? Occhi sulle nuove indicazioni sui dazi di Trump. Borse europee viste aprire in rialzo. A Milano risiko in primo piano.

Borse oggi esterrefatte dal tira e molla di Trump sul destino di Powell. Un brivido è corso ieri sui mercati: era un test di Donald?

I mercati stamane sembrano annichiliti, incapaci di prendere posizioni nette di fronte all’ennesima manifestazione dei “tira e molla” di Trump, questa volta su un tema cruciale come l’indipendenza della Banca centrale Statunitense. Intanto, sul fronte dazi, Trump ha annunciato l’invio di lettere a più di 150 paesi per informarli che le loro aliquote tariffarie potrebbero essere del 10% o del 15%. La giornata sarà segnata da nuovi importanti dati trimestrali, tra cui Tsmc e Nexflix. Le borse asiatiche sono sospese, quelle europee sono viste aprire in rialzo, con la”enzione al risiko bancario a Piazza Affari.

Ieri sui mercati è corso un brivido di fronte alla saga Trump-Powell

Ieri sui mercati è corso un brivido, trovandosi di fronte alla possibilità che le parole di Trump circa un licenziamento di Powell potessero tradursi in azioni concrete, e presto. La reazione è stata netta: il dollaro è crollato di oltre l’1%, S&P 500 e Nasdaq sono scesi di oltre l’1% e i rendimenti dei titoli del Tesoro a lungo termine sono aumentati vertiginosamente. Poi le direzioni sono state in gran parte invertite dopo che il presidente ha detto di non aver veramente intenzione di licenziare Powell.

“Non escludo nulla, ma ritengo che sia altamente improbabile, a meno che non debba andarsene per frode”, ha detto Trump, riferendosi alle recenti critiche della Casa Bianca e dei parlamentari repubblicani sui costi eccedenti per la ristrutturazione da 2,5 miliardi di dollari della storica sede centrale della Fed a Washington. Non ci sono state prove di frode e la Fed ha respinto le critiche sulla sua gestione del progetto.

Powell ha ripetutamente detto di voler concludere il suo mandato , che durerà fino al 15 maggio 2026. Una recente sentenza della Corte Suprema ha consolidato un’interpretazione di legge consolidata da tempo, secondo cui il presidente della Fed non può essere licenziato per divergenze politiche, ma solo “per giusta causa”. Tuttavia, Trump ha detto che quando martedì sera ha incontrato una dozzina di repubblicani alla Camera e li ha interrogati sull’argomento, quasi tutti si sono dichiarati favorevoli al licenziamento.

Tuttavia, il capo della Fed non è privo di difensori. L’elenco include anche i mercati finanziari globali. Un’ipotesi è addirittura che ieri Trump stesse lanciando un sondaggio e che ciò che ha visto lo abbia scoraggiato. Nonostante le richieste di Trump di allenamenti monetari, i funzionari della Fed hanno evitato di tagliare i tassi finché non sarà chiaro se i dazi sui partner commerciali statunitensi riaccenderanno l’inflazione.

L’indice di volatilità CBOE, l'”indicatore della paura” di Wall Street, ha raggiunto il massimo delle ultime tre settimane in seguito ai primi resoconti di Powell, per poi rallentare ulteriormente rispetto a quei livelli.

Wall Street alla fine chiude in rialzo. Nasdaq a un nuovo record

Dopo le parole più tranquille di Trump, a Wall Street gli indici hanno chiuso in rialzo: Dow 0,53%, S&P 500 0,32%, Nasdaq 0,26%. Quest’ultimo in particolare ha registrato il quinto massimo storico nelle ultime sei sessioni. Ieri, secondo giorno della nuova stagione di trimestrali Usa, i risultati di alcune grandi banche di Wall Street non sono riusciti a far salire molto i prezzi delle loro azioni.
Goldman Sachs è salita dello 0,9% dopo aver registrato un aumento degli utili del 22%, mentre i titoli di Bank of America e Morgan Stanley sono diminuiti rispettivamente dello 0,3% e dell’1,3%, nonostante abbiano registrato profitti più elevati .
Johnson & Johnson invece è balzato del 6,2%, posizionandosi al secondo posto tra i migliori risultati dell’indice S&P 500, dopo aver dimezzato le aspettative sui costi di quest’anno relativi ai nuovi dazi e aumentato le previsioni di vendite e profitti per l’intero anno.

Dazi: lettere a 150 paesi per una tariffa del 10-15%. Occhi alla Cina

Il presidente Donald Trump ieri ha annunciato che invierà lettere a più di 150 paesi per informarli che le loro aliquote tariffarie potrebbero essere del 10% o del 15%. “Invieremo un avviso di pagamento a oltre 150 Paesi, e l’avviso di pagamento indicherà quale sarà la tariffa”, ha detto Trump ai giornalisti mercoledì alla Casa Bianca. “Sarà tutto uguale per tutti, per quel gruppo”, ha aggiunto Trump, affermando che i partner commerciali che avrebbero ricevuto quelle lettere “non erano grandi paesi e non facevano molti affari”. In un’intervista con Real America’s Voice trasmessa più tardi Trump ha affermato che il tasso “sarà probabilmente del 10 o 15%, non abbiamo ancora deciso”.

Negli ultimi giorni, Trump ha scatenato una raffica di richieste tariffarie, informando le altre economie di nuovi dazi che entreranno in vigore il 1° agosto se non riusciranno a negoziare condizioni migliori con gli Stati Uniti.”Potremmo forse raggiungere un accordo con l’Europa. Sai, sono molto indifferente al riguardo”, ha detto Trump a Real America’s Voice. Quando gli è stato chiesto durante l’intervista cosa pensava sarebbe successo al Canada, che ad agosto dovrà affrontare una tariffa del 35% su alcuni beni, il presidente ha risposto che era “troppo presto per dirlo”.

Il presidente Donald Trump sta abbassando i toni del confronto con la Cina, in vista di un importante vertice con il suo omologo Xi Jinping, scrive Bloomberg. Nel corso di una riunione a porte chiuse con i suoi collaboratori, avvenuta due giorni fa, Trump avrebbe detto che gli Stati Uniti andranno avanti a combattere la Cina, ma “in modo molto amichevole“. I funzionari dell’amministrazione affermano che Trump ha sempre apprezzato Xi personalmente, ma questo non ha fermato, durante il suo primo mandato, l‘imposizione di restrizioni su Huawei, di dazi sulla maggior parte delle esportazioni cinesi, nel suo secondo. Sarebbe stato direttamente il presidente, la scorsa settimana, a decidere la marcia indietro degli Stati Uniti sul divieto di vendita dei chip H20 di Nvidia alla Cina.

Intanto aleggia lo spettro di dazi sui prodotti farmaceutici e sui semiconduttori sempre a partire dall’inizio del mese prossimo.

In Asia salgono le borse di Tokyo e Shanghai

Dopo il rialzo del Nasdaq ieri le borse asiatiche cercano di rimanere in territorio positivo, anche se con molta cautela. L’indice Nikkei di Tokyo è a +0,3%. Sony, una delle società più internazionali del listino giapponese, fornisce il contributo più rilevante al rialzo, con un guadagno del 2%: il titolo è reduce da cinque sedute di ribasso. Lo yen si svaluta a 148,5 su dollaro, il cross tocca i massimi da inizio aprile: secondo alcuni trader citati da Bloomberg, quota 150 potrebbe essere raggiunta entro la fine dell’anno.
Le esportazioni giapponesi sono scese per il secondo mese in giugno, mentre i dazi di Donald Trump zavorrano il commercio e aumentano ulteriormente il rischio di una recessione tecnica. Il calo registrato il mese scorso è dello 0,5% anno su anno, ha comunicato il Ministero delle Finanze. Il dato è da ricondurre alla flessione del valore delle spedizioni di automobili e acciaio. Gli economisti si aspettavano un aumento dello 0,5%. Le esportazioni verso gli Stati Uniti sono scese dell’11,4% rispetto a un anno fa, in linea con il calo del mese precedente. Il valore delle spedizioni di veicoli è sceso del 27%, mentre l’acciaio è crollato del 29%.

In Cina il Hang Seng di Hong Kong e Taiex di Taipei sono sulla parità. CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen +0,3%.

Tsmc, il più grande produttore di chip al mondo, ha registrato un balzo del 60% dell’utile nel secondo trimestre a 398,3 miliardi di dollari taiwanesi, un livello record e oltre le previsioni degli analisti. Si tratta del quinto trimestre consecutivo di crescita a due cifre. Il titolo Tsmc, quotato a Taiwan, ha registrato un’impennata dell’80% lo scorso anno. Il 17 luglio il 5% a causa delle preoccupazioni per i dazi. Entrambe le aziende sono considerate barometri fondamentali per l’industria dei semiconduttori, data la loro importanza nella catena di approvvigionamento.

Il numero uno di Nvidia ha elogiato stanotte DeepSeek e gli altri contributi della Cina alla ricerca sull’intelligenza artificiale, nel corso di una serie di incontri con i leader della politica e della tecnologia a Pechino. Huang ha detto che i modelli di IA cinesi open-source stanno aiutando il resto del mondo durante un meeting con Wang Jian, un ex dirigente di Alibaba che ha contribuito a creare l’unità cloud dell’azienda. Il CEO della prima società al mondo per quanto riguarda la capitalizzazione, ha affermato che la ricerca sull’intelligenza artificiale di DeepSeek. “È una scienza di qualità assolutà A-plus, un’ingegneria di qualità A-plus”.

In rialzo dello 0,7% l’indice S&P Asx200 di Sidney. Sulla parità le borse dell’India e della Corea del Sud, in rialzo del 2,7% l’indice Thai della Tailandia.

Borse europee viste aprire in rialzo. A Milano risiko in primo piano

Le borse europee sono viste aprire in rialza, sulla base del future sull’Eurostoxx in crescita dello 0,7%.

Unicredit- Banco Bpm. Indiscrezioni di stampa riportano che il ceo dell’istituto di Piazza Gae Aulenti starebbe lavorando a una istanza per il rinvio dell’offerta di 15 giorni.

Eni ha annunciato la firma di un accordo ventennale con Venture Global per l’acquisto di gas naturale liquefatto.

Poste. L’Italia vuole che Poste e la Zecca di Stato riprendano le trattative per l’acquisto di PagoPA, la piattaforma di proprietà del Tesoro che gestisce i pagamenti digitali per la pubblica amministrazione, hanno riferito due fonti vicine alla situazione.

Banca Ifis.Alla fine della riapertura dei termini dell’opas di Banca Ifis su Illimity le adesioni complessive sono state pari al 92,48%, quindi sopra la soglia del 90% che fa scattare il premio in denaro di 0,1775 euro per ciascuna azione Illimity portata in adesione. Si apre ora dal 28 luglio al 29 agosto il periodo per la cessione a Banca Ifis delle azioni residue prima di procedere al delisting.

Italgas. Citi ha avviato la copertura del titolo con una raccomandazione buy e un target price a 7,8 euro.

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