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BORSE OGGI 30 NOVEMBRE – Mese da record per i listini: +4,5% per MSCI World e +12,5% per gli Emerging

Grazie soprattutto alla spinta dei mercati emergenti (Corea del Sud in testa), le Borse chiudono un novembre da record – Attesa per il discorso di Powell – Ottimo debutto di DRS (Leonardo) al Nasdaq

BORSE OGGI 30 NOVEMBRE – Mese da record per i listini: +4,5% per MSCI World e +12,5% per gli Emerging

I primi segnali di frenata dell’inflazione in giro per il mondo e la sensazione che qualcosa stia cambiando nella politica anti Covid della Cina spingono i mercati ad un cauto ottimismo in attesa delle parole di Jay Powell. Il presidente della Fed alle 19 e trenta risponderà alle domande degli economisti alla Brooking Institution. L’occasione giusta per anticipare la strategia della banca centrale nel prossimo futuro.

Migliora la fiducia dei consumatori, future positivi

• I mercati non si fanno illusioni: la stretta delle banche centrali per ora continuerà. Ma i future segnalano un’apertura con il segno più sui listini europei e a Wall Street. Migliora, per la prima volta dall’invasione dell’Ucraina, la fiducia dei consumatori.
• In mattinata riflettori accesi sui dati economici italiani, prezzi al consumo e pil in evidenza. L’ascesa dei prezzi dovrebbe frenare dal 12,6 al 12,1% , in linea con quanto registrato ieri in Germania (da 11,6 11,3%) ed in Spagna (da 7,3% a 6,6%).
• Progressi minimi, per ora, ma sufficienti ieri, assieme al recupero dei petroliferi, a sostenere in terreno positivo le piazze del Vecchio Continente: Milano è salita dello 0,1%, in linea con gli altri listini.
• Migliora anche l’appeal della carta italiana: scende lo spread a 182 punti, il rendimento del decennale (3,8%) scende sotto il 4% anche in sede di collocamento. Il Tesoro ha infatti interamente assegnato 3 miliardi ad un tasso al 3,96% (dal 4,24% nell’asta precedente).

Novembre record per gli emergenti

Novembre si sta per rivelare un ottimo mese per quasi tutte le borse, guidate dai primi segnali di rallentamento dell’inflazione e dall’arretramento del dollaro assurto per parecchi mesi ad unico bene rifugio tra gli asset finanziari.
• L‘indice MSCI World è cresciuto complessivamente del +4,5% e l‘indice MSCI Emerging Markets del +12,5%, grazie soprattutto allo strepitoso rimbalzo della Corea del Sud +16,6% e della Cina: +12,0%.

Apple e Amazon in calo: i mercati Usa segnano il passo

• Il calo di Apple (-2,1%, quarto ribasso di fila) e di Amazon (-1,3% nel giorno del collocamento di un bond di 8,25 miliardi di dollari) ha frenato ieri Wall Street: Nasdaq -0,59%, S&P -0,16%. Piatto il Dow Jones.
• Il Treasury Note a dieci anni tratta a 3,72%, da 3,69% di ieri.
• Il dollar index, basato su un paniere delle sei valute più scambiate, è in lieve calo a 106,5, novembre dovrebbe chiudersi con un calo di oltre il 4%. Per ritrovare una performance negativa di tale entità si deve andare indietro alla tarda primavera del 2020 o anche prima all’autunno del 2010.
• Da segnalare la performance di Billibilli, l’Internet company cinese che ha messo a segno al Nasdaq un balzo del 22% dopo la pubblicazione dei dati di penetrazione tra i giovani cinesi.

Cina: frena l’economia, corre la Borsa

• Le notizie in arrivo dalla Cina continuano a tenere i mercati con il fiato sospeso. Filtrano notizie di nuovi disordini a Guangzhou ed altre città, ma anche su un primo cambio di rotta nelle politiche di contenimento del contagio. Ieri le autorità sanitarie hanno annunciato l’avvio di una campagna di vaccinazioni per gli anziani.
• I listini del Drago chiudono un mese eccellente, anticipando una possibile ripresa: Hang Seng di Hong Kong +0,2%, novembre si sta per chiudere con un rialzo di oltre il +24%. CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen +0,3%, +10% circa il mese.
L’economia riflette il disagio provocato dallo stop alle attività dalla pandemia: l’indice PMI manifatturiero è sceso a 48 da 49,2: gli economisti si aspettavano una conferma del dato di ottobre. Ancora peggio il PMI non manifatturiero, sceso a 46,7 da 48,7, a fronte di un consensus a 48,0.

Il drago frena l’industria in Giappone e Corea

• La frenata del Drago si fa sentire sul resto del Continente. In Giappone la produzione industriale è scesa in ottobre del 2,6% mese su mese, il dato preliminare è peggiore delle aspettative. Stesso trend, da ricondurre alla perdita di potenza della Cina, per la produzione industriale della Corea del Sud, scesa il mese scorso del 3,5%: il consensus si aspettava -1%. L’indicatore è sui minimi da maggio del 2020.
• Il Nikkei di Tokyo perde lo 0,3%, bilancio provvisorio del mese, +1,3%. Hang Seng di Hong Kong +0,2%, per l’indice di riferimento della borsa della ex colonia inglese, novembre si sta per chiudere con un rialzo di oltre il +24%. CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen +0,3%, +10% circa il mese. Taipei di Taiwan +0,8%, +14,5% il mese. Kospi di Seul +1% (+17%). BSE Sensex invariato (+3%).

Petrolio in calo -11% a novembre, attesa per l’Opec +

• Il petrolio WTI è in rialzo dell’1% a 79 dollari il barile. La perdita provvisoria di novembre è intorno al -11% e porterà al quinto mese negativo degli ultimi sei, con la quotazione sui minimi dell’anno. Nella riunione del 4 dicembre, l’Opec + non dovrebbe toccare le quote attuali, mentre si guarda con prudenza alla riapertura della Cina. Oggi escono i dati EIA sulle scorte di greggio degli Stati Uniti.
• Gas europeo +6% a 136 euro per mwh, +5% il bilancio mensile. La discussione sul price cap prosegue tra mille difficoltà.

  • Oro +0,3% a 1.754 dollari, +7,4% il bilancio provvisorio del mese.
    Bitcoin si riavvicina a quota 17.000, in rialzo del 2,5% stamattina

Leonardo, esordio positivo a Wall Street di Drs

Leonardo parte bene. Ieri la controllata americana Leonardo DRS ha debuttato al Nasdaq, chiudendo a 10,99 dollari (+11,3%).
Banco BPM. Crédit Agricole Assurances ha avuto un periodo di esclusiva per valutare una partnership nel settore Danni/Protezione.

  • Nuova prova del fuoco per la Juventus, ieri in chiusura sotto dello 0,93% . Dopo le dimissioni dell’intero Cda, l’azionista di riferimento Exor ha indicato Gianluca Ferrero al posto dell’uscente Andrea Agnelli in vista dell’assemblea degli azionisti convocata per il 18 gennaio 2023 per il rinnovo del consiglio.
  • Avio. Arianespace ha firmato un contratto con la Commissione europea per il lancio di cinque missioni Copernicus con il lanciatore Vega C per il posizionamento in orbita bassa dei satelliti della costellazione per l’osservazione della Terra tra il 2024 e il 2026.
  • DeA Capital. Il socio di maggioranza avrebbe incaricato Mediobanca di sondare soggetti potenzialmente interessati all’acquisto della società.

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