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Borse oggi 24 luglio: pioggia di trimestrali in Usa e Europa. Pesa sui Bonos l’incertezza politica in Spagna

Apertura debole delle Borse europee in attesa della partita sui tassi. A Piazza Affari va in pagamento la cedola Enel. In evidenza Stellantis, sale il target per Ferrari e Snam

Borse oggi 24 luglio: pioggia di trimestrali in Usa e Europa. Pesa sui Bonos l’incertezza politica in Spagna

No pasaran. In Spagna si ferma l’offensiva della destra, ma la rimonta socialista non è sufficiente ad evitare lo stallo tra destra e sinistra. Si profila la possibilità di un esecutivo di minoranza o di nuove elezioni. Una situazione che rischia di rallentare l’attività della presidenza spagnola del Consiglio europeo. Il risultato potrebbe riflettersi nelle quotazioni del Bonos (venerdì il decennale era al 3,45%) introducendo una nota di incertezza alla vigilia delle riunioni delle grandi banche centrali e della pioggia di trimestrali da Wall Street all’Europa. 

In questa cornice, le Borse dell’Europa aprono in lieve ribasso, future indice EuroStoxx 50 -0,2%. Milano – 0,47%, Francoforte – 0,31%, Madrid -1,61% paga il risultato elettorale incerto.

Stabile l’euro a 1,112 sull’euro. Il Bund apre a 2,46%. BTP a 4,05%.

Piazza Affari parte debole ma tenta l’assalto a quota 29.000

Calendario intenso in Piazza Affari: 

  • dividendo in arrivo per l’Enel che distribuirà il saldo della cedola dopo l’anticipo di gennaio. Il rendimento complessivo è del 6,36%.
  • Staccano la cedola anche Pirelli (4,52%), MediaforEurope, Ivs e Toscana Aeroporti.
  • In giornata si terrà il Cda sui conti di Poste Italiane (dati pubblicati domani) e quello di Sogefi. Ultima seduta prima dl delisting di Autogrill.
  • Piazza Affari riparte dopo una settimana positiva: l’indice FTSEMIB ha ritoccato i massimi degli ultimi 15 anni a 28.919 punti grazie alla notizia che il governo italiano incasserà per intero la terza e la quarta rata del PNRR e al balzo di Recordati (+5%). Il +21,70% accumulato da inizio anno rappresenta la miglior performance della zona euro.
  • L’appuntamento centrale della mattina sarà la pubblicazione dei dati Pmi di Francia e Germania.

Trimestrali Europa: in arrivo Unicredit, Intesa e Eni

Su fronte societario in arrivo anche i dati di Philips. Sarà una settimana intensa per le trimestrali europee. Attesa martedì per Lvmh, Essilux, mercoledì si prosegue con Unicredit, Saipem, Italgas, Edison, Enel, Stellantis, Deutsche Bank, Moncler, Campari, Inwit, Hera e Fincantieri. Venerdì in arrivo i conti di Hermes, Eni, Intesa, Cnh Industrial, Leonardo, A2a.

Per la BCE si dà per scontata una stretta di 25 punti base nella runione di giovedì che porterà il tasso chiave sui depositi al 3,75%. Da sottolineare che uno dei membri più falchi, l’olandese Klaas Knot, ha sottolineato nei giorni scorsi che qualsiasi futura mossa dopo luglio non è “affatto una certezza”.

Wall Street: arrivano i conti di 150 titoli dell’S&P 500

Partenza morbida in vista anche per i listini Usa in attesa che cominci domani la riunione del comitato monetario della Fed. La conferenza stampa di Jerome Powell è prevista per mercoledì sera.

In settimana usciranno i conti di 150 società sulle 500 dell’indice S&P. 

Venerdì il Dow Jones ha chiuso con un guadagno di microscopica entità, sufficiente a stabilire che l’indice è arrivato alla sua decima seduta consecutiva di rialzo, il bilancio settimanale è +2,5%.

Il Dollaro ha completato la prima settimana positiva, dopo tre al ribasso guidate dalla crescente convinzione che la FED sia arrivata quasi al picco del suo ciclo rialzista dei tassi.

In salita Tokyo e la Corea, giù la Cina

La finanza globale si interroga anche sulle scelte della Bank of Japan che si riunirà venerdì. La valuta giapponese ha chiuso la settimana con un calo del -2% e stamattina resta debole. La banca centrale ha fatto capire che non è tranquilla sull’evoluzione delle dinamiche dell’inflazione, più vischiosa del previsto. Ma nonostante questa tendenza, la Banca del Giappone ha dato scarse indicazioni sul fatto che intenda inasprire la sua politica ultra-espansiva nel breve termine, e si prevede che questo venerdì manterrà i tassi di interesse e le sue misure di controllo della curva dei rendimenti. 

Il Nikkei di Tokyo sale dell’1,3% nel giorno della pubblicazione degli indici PMI da parte di Jibun Bank. Da questa indagine emerge che l’attività economica in Giappone ha registrato in luglio un’altra espansione, la settima consecutiva. L’indice PMI Composito (manifattura + servizi) è salito a 52,1 punti. Il Kospi di Seul è in rialzo dello 0,4%. 

L’indice S&P ASX200 di Sidney è sulla parità. In Australia, l’attività economia ha registrato una battuta d’arresto lo scorso mese, la prima da marzo: l’indice PMI Composito curato da Juno Bank è sceso a 48,3, sotto la soglia che separa espansione da contrazione.

La Borsa di Kuala Lumpur è in rialzo dello 0,4%: l’inflazione in Malesia è scesa sui minimi degli ultimi sedici mesi, al 2,3%.

Deboli i mercati cinesi. L’indice Hang Seng di Hong Kong perde l’1,5%, il CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen lo 0,2%.

La Commissione nazionale per lo sviluppo e la riforma (NRDC) ha pubblicato lunedì un piano che sottolinea l’importanza degli investimenti delle aziende private. La mossa ha fatto seguito a una rara dichiarazione congiunta della settimana scorsa del Partito Comunista e del governo che si impegnava ad aiutare gli imprenditori. Il governo si sforzerà di mantenere la quota degli investimenti privati negli investimenti fissi complessivi a un livello “ragionevole”, ha dichiarato stanotte la NRDC, la principale agenzia di pianificazione economica del Paese. 

Si è chiusa una settimana di lieve progresso a livello globale con l’indice MSCI World in crescita dello 0,4%, ma con l’indice MSCI Emerging Markets in calo dell’1,4%. È sempre la Cina a creare qualche problema di tenuta per l’area, mentre gli altri mercati che possiamo definire di seconda fascia continuano ad andare bene. Il Brasile per esempio ha chiuso in rialzo di quasi il +3% venerdì portandosi sui top dell’anno.

Petrolio apre quasi piatto, Brent a 81 dollari. Venerdì ha messo a segno la quarta settimana positiva di seguito. Le attuali azioni Opec+ a sostegno del mercato petrolifero sono sufficienti per ora, ma al gruppo serve “solo una telefonata” se dovessero essere necessarie ulteriori misure, ha detto venerdì il ministro dell’Energia degli Emirati Arabi Uniti, Suhail al-Mazrouei.

Ferrari e Snam aumentano il target

  • Stellantis e Samsung SDI hanno annunciato stanotte “di aver firmato un memorandum d’intesa per la creazione di un secondo impianto di produzione di batterie negli Stati Uniti, nell’ambito dell’esistente joint venture StarPlus Energy. L’impianto, che dovrebbe iniziare la produzione nel 2027, avrà una capacità produttiva annuale iniziale di 34 gigawattora (GWh).
  • Ferrari. JP Morgan alza il target price a 293 dollari.
  • Snam HSBC aumenta il target price a 5,2 euro.
  • Unicredit, Banco BPM, Intesa Sanpaolo. A partire da settembre la Bce invierà alle banche una richiesta di informazioni su base settimanale, per avere dati più freschi per il monitoraggio della liquidità. Lo ha dichiarato il capo della vigilanza dell’Eurotower Andrea Enria.
  • Generali. Diversi gruppi internazionali sono interessati all’acquisto di Tua Assicurazioni. Lo hanno riferito fonti vicine alla situazione secondo cui Tua Assicurazioni è valutata circa 300 milioni di euro.
  • Juventus. Il club ha raggiunto un accordo con la Fiorentina per la cessione, fino al 30 giugno 2024, del diritto alle prestazioni sportive del giocatore Arthur Henrique Ramos De Oliveira Melo a fronte di un corrispettivo di 2 milioni di euro, oltre a premi fino ad un massimo di 2 milioni di euro.
  • Fincantieri. L’Occar, l’organizzazione internazionale di cooperazione per gli armamenti ha esercitato l’opzione per la costruzione del terzo sottomarino di nuova generazione a U212NFS. L’unità ha un valore di oltre 500 milioni, mentre altri 160 milioni sono previsti per future attività supplementari o forniture di specifiche ulteriori capacità richieste dalla Marina Militare.
  • Fila ha approvato la partecipazione all’Ipo della controllata indiana Doms Industries Limited impegnandosi a portare in vendita un pacchetto di azioni del valore di circa 90 milioni di euro, ma rimanendo il primo azionista singolo della società.

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