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BORSE OGGI 22 FEBBRAIO – Il rischio tassi spaventa i mercati e affonda il Nasdaq

Torna la paura di nuovi aumenti dei tassi e il Big Tech del Nasdaq è il primo a soffrirne – Molta incertezza anche sulle piazze azionarie europee

BORSE OGGI 22 FEBBRAIO – Il rischio tassi spaventa i mercati e affonda il Nasdaq

I mercati Usa hanno vissuto ieri la peggior seduta del 2023. L’Asia prosegue stamane in rosso anticipando un avvio difficile per le piazze europee. Certo, pesano i venti di guerra. Ma lo scivolone si spiega soprattutto con un numero: 50,2. A tanto è risalito ieri l’indice Usa del business, solo un filo sopra il confine tra crescita e contrazione ma sufficiente a far scattare l’ennesimo allarme Fed: il miglioramento dell’economia, da attribuire quasi solo ai servizi (la manifattura resta sotto quota 50), potrebbe spingere la banca centrale ad aumentare i tassi di un altro mezzo punto già a marzo. La pubblicazione stasera dei verbali dell’ultima riunione della Fed aiuterà a capire gli umori di Powel e soci. Ma, forse, il peggio non è passato.

Tremano i big. Nasdaq -2,50%. I Treasury sfiorano il 4%

• Sotto la pressione delle vendite sui Big della tecnologia, sotto anche del 3,5%, gli indici hanno chiuso in profondo rosso: Dow Jones -2,96%, S&P -2%. Peggio di tutti il Nasdaq -2,50%.
• Le indicazioni sull’andamento dell’economia hanno spinto il rendimento del Treasury Note a 3,95%, +12 punti base rispetto alla chiusura di venerdì. Il Treasury a due anni è arrivato sui massimi dal 2007 a 4,70%.
• I conti positivi di Wal Mart +0,6% non hanno riportato il buonumore: il colosso (164 miliardi di ricavi) fa previsioni caute sul resto dell’anno. Home Depot – 4%.

Boom dei servizi anche in Europa. Rendimento dei Btp al top

Il vento freddo in arrivo dall’Atlantico è destinato a condizionare l’apertura dei listini europei: i future dell’Eurostoxx arretrano dello 0,2%. A segnare la mattinata saranno i dati sull’inflazione in Italia ed in Germania. Alle 11 uscirà l’indice tedesco della fiducia, l’Ifo
• Anche nell’Eurozona il Pmi composito a febbraio è aumentato oltre le attese a 52,3 punti dai 50,3 precedenti. In Germania l’indice Zew di febbraio sulla fiducia degli investitori istituzionali è aumentato a 28,1 punti.
• Secondo le stime provvisorie dell’Ocse, nel quarto trimestre 2022 il Pil dell’Italia ha fatto segnare un -0,1%, contro il +0,5% registrato nel trimestre precedente.
Piazza Affari, ieri -0,68% sotto la pressione delle banche, aspetta i conti di Stellantis. La sua performance resta la migliore della zona euro: +15,6%
• Da seguire anche i bilanci di Danone ed Iberdrola. A Londra, ieri sostenuta dalla performance di Hsbc +4,3%, in programma i conti del colosso minerario Rio Tinto.
• Btp decennale a 4,45% e Bund decennale tedesco a 2,52% di rendimento, entrambi sul massimo dell’anno.

Il Giappone frena l’aumento dei bond, sale Hong Kong

Sotto pressione stamane anche i listini asiatici.
• Il Nikkei di Tokyo perde l’1,3%. La banca del Giappone è intervenuta stamane sul mercato per frenare l’aumento dei J-bond decennali saliti oltre quota 0,55%. Il membro del board della banca centrale del Giappone, Naoki Tamura, ha detto ad un evento che la politica monetaria più appropriata alle condizioni macro è quella attuale, più avanti però, potrebbe essere necessaria una revisione della struttura, in modo da aggiornarla all’andamento dell’inflazione.
• In ribasso anche il Kospi di Seul l’1,5%. Il CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen scende dello 0,9%. L’Hang Seng di Hong Kong ha quasi del tutto annullato le perdite e si avvia a chiudere intorno alla parità. Il segretario alle finanze della ex colonia inglese, Paul Chan, ha detto stanotte in una conferenza stampa che il Pil del 2023 dovrebbe segnare una crescita tra il 3,5% ed il 5,5%, in forte miglioramento dal -3,5% del 2022.

La Nuova Zelanda aumenta i tassi

• Sul mercato valutario si indeboliscono lo Won della Corea del Sud ed il Dollaro dell’Australia. Poco mosso il Dollaro neozelandese dopo l’annuncio tassi della banca centrale, la Reserve Bank of New Zeland ha portato il costo del denaro a 4,75%, +50 punti base.

Ancora giù petrolio e gas naturale

Debole l’energia. Il petrolio Brent tratta a 82,70 dollari, il Wti scivola a 76 dollari con il sesto calo consecutivo. Da inizio anno -4% circa. Le tensioni sui tassi fanno temere una brusca frenata della domanda globale nel prossimo futuro.
Il Gas Naturale USA ha perso il 3,5% scivolando a 2 dollari, nuovo minimo pluriennale. Il Gas Naturale europeo è sceso sotto i 48 euro/mwh per la prima volta in 14 mesi. Da inizio anno -37%. Il consumo nell’Ue è diminuito del -19,3% tra agosto 2022 e gennaio 2023, rispetto al consumo medio di gas negli stessi mesi tra il 2017 e il 2022. Lo stima Eurostat. Le misure decise nel 2022 dal Consiglio dell’Ue e parte del piano RepowerEu fissano un obiettivo di riduzione del 15% tra agosto ’22 e marzo ’23. Leggermente sotto la media Ue l’Italia, che comunque è oltre l’obiettivo del 15%.

Bitcoin, soffrono i clienti di Rock Trading

Nuove grane per il Bitcoin: I circa 34mila della piattaforma di trading italiana The Rock Trading continuano ad aspettare i loro soldi. Oltreoceano, CoinBase, uno degli exchange più importanti del mondo, ha perso il 5% a WallStreet, dopo aver annunciato una perdita trimestrale di 557 mln di dollari. La società ha segnalato che i ricavi si sono ridotti del 75% rispetto a un anno fa e che il volume di trading si è ridotto del 86%.

Stellantis: buy back e premio per i dipendenti. Fsi sale in Anima

Il 2022 di Stellantis si chiude con 23,3 miliardi di euro di utile operativo, circa un miliardo di euro sopra le stime del consensus. Il dividendo proposto è pari a 4,2 miliardi, leggermente sotto le aspettative, la società ha annunciato un piano di acquisto di azioni proprie da 1,5 miliardi di euro. Nel 2023 il margine operativo è stimato superiore al 10%, il consensus era 10,3%. Stellantis distribuirà un ammontare record di 2 miliardi di euro ai dipendenti di tutto il mondo come riconoscimento del loro contributo ai risultati finanziari del 2022.

Tim. Il fondo KKR ha comunicato alla società di aver prolungato di un mese, al 24 marzo, la validità dell’offerta per una quota di NetCo.
Anima Holding. Fsi sale ancora nel capitale e raggiunge il 9%.
Campari. Mediobanca e Credit Suisse alzano il target price, Bernstein lo abbassa.

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