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Borse oggi 19 giugno: a Piazza Affari test per la Pirelli un po’ meno cinese e pioggia di dividendi in arrivo

Riflettori accesi oggi in Borsa dopo l’adozione di Golden Power per Pirelli che argina l’influenza cinese – Ricche cedole per le utilities – Wall Street chiusa per festività

Borse oggi 19 giugno: a Piazza Affari test per la Pirelli un po’ meno cinese e pioggia di dividendi in arrivo

Il segretario di Stato Usa Anthony Blinken ha inaugurato la sua visita a Pechino con un incontro di sette ore e mezzo con il ministro degli Esteri, Qin Gang. Un colloquio “franco e costruttivo” ma che non ha avvicinato le due superpotenze, i cui rapporti, dice la Cina, ”restano ai minimi storici dal 1979”. È una pesante ipoteca per i mercati: Pechino, in particolare, rischia di archiviare un trimestre a crescita poco più di zero, pregiudicando i pur modesti obiettivi per i fine anno (pil +5%). Ma anche Washington sembra aver rinviato la fine della stretta creditizia che comincia a mordere l’economia reale.

Perde colpi il Nikkei, clima d’attesa in Cina

In questa cornice non stupisce la prudenza dei listini asiatici che restano in attesa di energici interventi per rilanciare la Borsa cinese. In attesa di nuovi interventi sui tassi arretrano sia l’Hang Seng di Hong Kong -1,5%, che il CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen -0,7%. Giù anche il Kospi di Seul -0,8%. Interrompe la corsa a Tokyo il Nikkei -1,2%. Nella riunione di venerdì la Bank of Japan è stata avara di indicazioni sulle rotte future della politica monetaria. Ne risente lo yen, ai minimi da sette mesi sul dollaro. Il produttore statunitense di chip, Intel Corp, investirà 25 miliardi di dollari per una nuova fabbrica in Israele: è il più grande investimento internazionale mai effettuato nel Paese, sottolinea Reuters.

In arrivo l’aumento dei tassi a Londra e in Svizzera

Chiusa per vacanza Wall Street, l’attenzione dei mercati si concentra sui listini europei. Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in calo, in sintonia con il ribasso di Wall Street di venerdì: S&P500 -0,4%. Future dell’indice EuroStoxx50 -0,6%.

Tira ancora aria di rialzo dei tassi. A ritoccare all’insù la leva del costo del denaro di un quarto di punto saranno in settimana la Bank of England e la banca centrale svizzera.

In vista cose turche per la banca di Erdogan

Ma c’è molta curiosità per il debutto della nuova banca centrale turca: Erdogan, vinte le elezioni intende cambiar registro. È atteso il raddoppio del costo del denaro dal 4 all’8,5%, primo passo per arginato l’inflazione al 70%.

Btp a difesa dei recenti record: si parte da 4,03%

In questo quadro turbolento l’Italia spera che possa continuare la luna di miele con i Btp. Lo spread riparte da quota 155 punti base, il livello più basso da aprile 2022, un mese fa era a 192 punti base. Il successo dell’asta di Btp Valore, l’europeismo del governo di centro-destra, la resilienza dell’economia italiana, sono i principali fattori che hanno reso di nuovo attraenti i nostri titoli di Stato.

Il Bund decennale riparte da 2,47% di rendimento, il BTP da 4,03%.

Banca d’Italia ha alzato drasticamente le stime di crescita per il 2023 a +1,3% da +0,6% indicato a gennaio, mentre ha abbassato la stima sul tasso di inflazione armonizzata a +6,1% da +6,5%. Nel frattempo, Istat ha confermato la stima sui prezzi al consumo di maggio a +7,60%, da +8,20% di aprile.

In arrivo i dati Pmi, Germania sotto osservazione

Il dato più rilevante della settimana sarà l’uscita dei Pmi manifatturieri delle principali economie europee, attesi per verificare la gravità della crisi dell’industria, specie in Germania.

L’economia tedesca si contrarrà quest’anno e l’inflazione resterà al di sopra del 2% almeno fino al 2025, ha detto oggi la Bundesbank in un aggiornamento biennale delle sue proiezioni.

L’atteggiamento “falco” delle ultime uscite della Bce si riflette nell’andamento del cross euro/dollaro: 1,093, un livello di cambio che non si vedeva da oltre un mese.

Wall street in vacanza, poi parlerà Powell

Dopo la pausa di oggi, la Fed tornerà protagonista della scena finanziaria da domani. Il presidente Jerome Powell interverrà mercoledì alla Camera e giovedì al Senato per la consueta audizione semestrale davanti ai parlamentari americani. Le audizioni non dovrebbero discostarsi molto da quanto detto mercoledì al termine del Fomc. Dopo 10 rialzi dei tassi consecutivi, l’istituto si è fermato riservandosi tuttavia di valutare almeno altre due strette entro la fine dell’anno.

Grazie alla tecnologia, Wall Street sta digerendo meglio del previsto l’aspra medicina dei rialzi dei tassi.

L’indice S&P500 è riuscito a chiudere la quinta settimana consecutiva di rialzi e ora tratta a livelli superiori rispetto al 16 marzo 2022, il giorno in cui la Fed ha avviato il ciclo di rialzi più aggressivo da quarant’anni.

In calo petrolio e gas

Il petrolio cede l’1,5% in avvio di seduta dal +2,4% accumulato la scorsa settimana. Sono sempre le preoccupazioni sulla tenuta della crescita cinese a frenare la salita. Per alcuni addetti ai lavori, l’OPEC e i suoi alleati, inclusa la Russia, o OPEC +, faranno anche fatica a ottenere il rispetto delle quote di produzione.

Il gas naturale UE (Amsterdam) venerdì ha chiuso in ribasso del 15% a 35,0 euro/mwh.

Pirelli dopo il Golden Power, dividendi per Acea, Hera e Iren

Riflettori accesi in Borsa su Pirelli dopo la decisione adottata dal governo di sollevare la golden share a tutela della tecnologia dei sensori dei pneumatici e di altre caratteristiche strategiche dell’azienda. Ma il Governo ha peraltro dato il via libera al patto parasociale tra Camfin e ChemChina, forte del 37% del capitale. L’assemblea, che dovrà svolgersi entro la fine di luglio, eleggerà un nuovo cda, che alla prima riunione distribuirà le deleghe: quattro dei 12 consiglieri di amministrazione della lista di maggioranza dovranno essere designati da Camfin. Ai cinesi spetterà l’indicazione di 8 consiglieri senza la possibilità di interferire sulla scelta dell’ad.

Pioggia di dividendi oggi su Piazza Affari. Staccano la cedola:

  • Acea (0,85 euro)
  • Carel Industriel (0,18)
  • Hera (0,125)
  • Iren (0,11)
  • Masi Agricola (0,06)
  • Ovs (0,06)
  • Poste Italiane (0,44)
  • Snam (0,1651)
  • Tamburi (0,13)
  • Terna (0,2083)

Masi Agricola ha chiuso il primo trimestre 2023 con ricavi in crescita del +30% rispetto al periodo pre covid (primo trimestre 2019). Il fatturato ha visto ha visto un incremento costante negli ultimi anni, passando dai 51,7 milioni del 2020 ai 74,7 milioni del 2022.

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